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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36174 del 22 settembre 2003
«In tema di sequestro preventivo, di cui all'art. 321 c.p.p., il fatto che il pubblico ministero sia già intervenuto nel procedimento, per essere già in corso indagini relativamente agli stessi fatti, non è di ostacolo a che la polizia giudiziaria...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3460 del 31 luglio 1995
«L'art. 321, comma 3 bis, c.p.p., consente agli ufficiali di polizia giudiziaria di procedere al sequestro preventivo in tutti quei casi in cui, per la situazione di urgenza, non è possibile attendere il provvedimento del pubblico ministero, al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4252 del 23 novembre 1993
«Soltanto il giudice è l'organo competente a valutare se vi siano i presupposti per un sequestro che abbia finalità preventive, che può essere attuato da parte del pubblico ministero o della polizia giudiziaria in via d'urgenza purché si osservi la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1170 del 25 giugno 1992
«La polizia giudiziaria non ha un generale e autonomo potere di sequestro, ma può eseguire di propria iniziativa, a determinate condizioni, tanto sequestri probatori e cioè di cose necessarie per l'accertamento dei fatti (art. 354, comma secondo,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25849 del 4 luglio 2012
«In tema di sequestro preventivo, non è previsto da alcuna disposizione di legge l'obbligo del previo avviso al difensore di fiducia dell'indagato circa l'esecuzione del sequestro, nè sussiste l'obbligo per la polizia giudiziaria di avvisare...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20168 del 30 maggio 2005
«Il disposto di cui all'art. 114 delle norme di attuazione, coordinamento e transitorie del codice di procedura penale, secondo cui, «nel procedere al compimento degli atti indicati nell'art. 356 del codice, la polizia giudiziaria avverte la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1766 del 16 giugno 1999
«Nel caso di decisione favorevole del tribunale del riesame avverso il decreto di convalida del sequestro, eseguito di iniziativa della polizia giudiziaria, si verifica l'effetto preclusivo del ne bis in idem (c.d. giudicato interno), che impedisce...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1266 del 25 giugno 1993
«Nell'ipotesi in cui il giudice per le indagini preliminari, con unico provvedimento, convalidi il sequestro preventivo eseguito di propria iniziativa dalla polizia giudiziaria e, su autonoma richiesta del pubblico ministero, emetta decreto di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4452 del 13 febbraio 1996
«Gli artt. 347 e 348 c.p.p. attribuiscono alla polizia giudiziaria, nel periodo antecedente alla comunicazione della notizia di reato ed in quello successivo, il potere di espletare un ventaglio di attività ad iniziativa. Tra le attività — libere e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 515 del 7 aprile 1993
«Contro le ordinanze del giudice per le indagini preliminari di convalida di sequestri preventivi disposti dal pubblico ministero o eseguiti di iniziativa della polizia giudiziaria è consentito l'appello, a norma dell'art. 322 bis c.p.p., con la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2669 del 28 ottobre 1999
«...al procedimento incidentale da lui stesso promosso. (Principio enunciato nel caso di notificazione a mezzo degli agenti di polizia giudiziaria i quali, recatisi presso lo studio del difensore, lo avevano trovato chiuso per ferie di fine anno).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2092 del 28 maggio 1996
«...per non avere il tribunale tenuto conto della configurabilità, nel fatto oggetto del giudizio, anche di un reato che tuttavia non risultava ipotizzato né nel verbale di sequestro operato dalla polizia giudiziaria né nel decreto di convalida).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41693 del 7 novembre 2008
«In caso di sequestro operato di iniziativa della polizia giudiziaria il termine per proporre istanza di riesame decorre dalla data di notifica del decreto di convalida ovvero, in caso di mancata notificazione, dalla data in cui l'interessato ha...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29493 del 14 luglio 2003
«Il termine per proporre istanza di riesame del provvedimento di convalida del sequestro eseguito di sua iniziativa dalla polizia giudiziaria, decorre dalla data di notifica del decreto di convalida ovvero dalla data in cui l'interessato ha avuto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1191 del 15 maggio 1995
«Si tratta di termini alternativi, nel senso che il termine decorre dall'esecuzione del provvedimento quando essa è effettuata alla presenza di chi è legittimato al riesame (chiunque vi abbia interesse, ex art. 318 c.p.p., nel sequestro...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 65 del 25 febbraio 1995
«Le cose che soggiacciono a confisca obbligatoria non possono essere restituite in nessun caso all'interessato, anche quando siano state sequestrate dalla polizia giudiziaria di propria iniziativa e per finalità esclusivamente probatorie, dacché...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4328 del 7 aprile 1999
«La mancata convalida del sequestro operato dalla polizia giudiziaria — ex art. 355 c.p.p. — non incide sull'utilizzazione a fini probatori delle cose sequetrate ma soltanto sulla possibilità di mantenimento del sequestro stesso: la convalida — i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10135 del 24 settembre 1994
«...atti di un procedimento è sempre consentita la divulgazione delle notizie attinte direttamente da persona che abbia assistito o sia a conoscenza di un «fatto» anche quando lo stesso sia oggetto di accertamento da parte della autorità giudiziaria.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11597 del 29 novembre 1995
«Per «altra autorità» (avente l'obbligo di riferire all'autorità giudiziaria ai sensi dell'art. 361 c.p.) alla quale può essere fatta dal pubblico ufficiale denuncia con effetto liberatorio deve intendersi, oltre a quella di polizia giudiziaria,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1228 del 4 marzo 1993
«La facoltà di «diffida» attribuita agli ispettori del lavoro dall'art. 9 D.P.R. 19 marzo 1955, n. 520 - estesa dall'art. 21 L. 23 dicembre 1978, n. 833 (istituzione del servizio sanitario nazionale) agli ispettori delle Usl per la legislazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12728 del 29 dicembre 1995
«L'art. 41, R.D. 18 giugno 1931, n. 773 prevede l'obbligo della polizia giudiziaria di compiere perquisizioni e sequestri quando abbia ricevuto notizia, anche anonima, della presenza illecita di armi, munizioni e materie esplodenti, non denunziate,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21258 del 24 maggio 2001
«È ritualmente proposta la querela presentata, con le formalità di cui agli artt. 337 e 333 comma secondo c.p.p., al direttore provinciale delle Poste, se relativa a reati attinenti, direttamente o indirettamente, all'organizzazione, all'esercizio,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40355 del 13 novembre 2001
«È configurabile il reato di calunnia anche nel caso, espressamente previsto dall'art. 368 c.p., in cui la falsa incolpazione sia contenuta in una denuncia anonima, in quanto, pur dopo l'entrata in vigore dell'art. 333 c.p.p. che esclude qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 820 del 12 marzo 1996
«...iscritto nel registro degli atti non costituenti notizia di reato (mod. 45) senza inviare avviso alla persona che, presentando un esposto alla polizia giudiziaria, aveva fatto richiesta di essere avvertita della richiesta di archiviazione.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24279 del 4 giugno 2003
«Di conseguenza la persona offesa che ha reso alla polizia giudiziaria versioni contrastanti sui fatti, non può, per ciò solo, essere considerata indagata di favoreggiamento personale, da intendersi collegato a quello per cui si procede, ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7083 del 16 giugno 1994
«Esso va, pertanto, annoverato tra gli atti non ripetibili compiuti dalla polizia giudiziaria (art. 431, lett. b, c.p.p.); come tale, va inserito nel fascicolo per il dibattimento e ne va data lettura a richiesta di parte o su iniziativa del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41456 del 24 ottobre 2012
«La richiesta rivolta all'indiziato, nella fase delle indagini preliminari, di pronunciare delle espressioni verbali, al fine di consentire il riconoscimento della voce da parte della persona offesa costituisce atto atipico di indagine della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1028 del 12 gennaio 2006
«Il prelievo di saliva, avvenuto all'insaputa dell'imputato, mediante il sequestro di un bicchierino di caffè offerto dalla polizia giudiziaria, può essere effettuato ai sensi dell'art. 348 c.p.p. in quanto l'attività non determina alcuna incidenza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6712 del 16 febbraio 1999
«Alla luce della disciplina del nuovo codice di procedura penale, la polizia giudiziaria, una volta intervenuto il Pubblico Ministero, deve compiere non solo gli atti ad essa specificamente delegati, ma anche tutte le altre attività di indagine...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1235 del 1 aprile 1998
«Nell'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, la polizia giudiziaria dispone di un margine di autonoma operatività non solo prima della comunicazione al P.M. della notizia di reato (art. 347 c.p.p.), ma anche dopo tale comunicazione (art....»