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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7997 del 18 aprile 2005
«In tema di responsabilità professionale del medico chirurgo, una accurata ricognizione del complesso rapporto intercorrente tra la fattispecie del nesso causale e quella della colpa, con specifico riferimento ai rispettivi, peculiari profili...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7083 del 28 marzo 2006
«Lo scioglimento del contratto per inadempimento salvo che la risoluzione operi di diritto consegue ad una pronuncia costitutiva, che presuppone da parte del giudice la valutazione della non scarsa importanza dell'inadempimento stesso, avuto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16507 del 18 giugno 2008
«Ove la controversia veda più parti presenti dal lato passivo in posizione reciprocamente autonoma, l'appello incidentale proposto dagli originari attori a seguito dell'appello principale proposto da una delle controparti non è tardivo, sussistendo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20393 del 22 settembre 2009
«È inammissibile per inosservanza del requisito di cui al n. 3 del primo comma dell'art. 366 c.p.c. il ricorso per cassazione che pretenda di assolvere a tale requisito mediante l'assemblaggio in sequenza cronologica degli atti della causa,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21193 del 5 ottobre 2009
«Ai sensi dell'art. 8 della legge 10 luglio 1930 n. 1078, il ricorso per cassazione avverso la sentenza della corte d'appello, emessa sul reclamo avverso le decisioni dei commissari regionali per la liquidazione degli usi civici, deve proporsi nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24178 del 17 novembre 2011
«Qualora la sentenza presenti, oltre la sottoscrizione del giudice e del relatore, due date diverse, entrambe apposte con timbro datario della cancelleria ed affiancate dall'indicazione "depositato in cancelleria", al fine di individuare il giorno...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22904 del 8 ottobre 2013
«Allorché i contraenti si riferiscano ad un dato cronologico allo scopo di indicare il periodo di tempo entro cui eseguita una determinata prestazione, dichiarando poi incidentalmente la finalità pratica sottesa alla concessione di quel termine...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3268 del 12 febbraio 2013
«L'art. 360, comma terzo, c.p.c., come modificato dall'art. 2 del d.l.vo n. 40 del 2006, ostativo al ricorso immediato per cassazione avverso le sentenze che decidono di questioni insorte senza definire neppure parzialmente il giudizio, è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22454 del 22 ottobre 2014
«La dichiarazione relativa al versamento del prezzo di una compravendita immobiliare, seppur contenuta nel rogito notarile, non ha valore vincolante nei confronti del creditore di una delle parti del contratto che abbia proposto azione diretta a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11176 del 29 maggio 2015
«La sentenza pronunciata ai sensi dell'art. 281 sexies cod. proc. civ., integralmente letta in udienza e sottoscritta dal giudice con la sottoscrizione del verbale che la contiene, deve ritenersi pubblicata e non può essere dichiarata nulla nel...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, sentenza n. 118 del 9 gennaio 2015
«La mancanza della data di pubblicazione della sentenza non è causa di nullità ove la cancelleria del competente ufficio giudiziario ne abbia annotato l'avvenuta pubblicazione nel registro cronologico, l'abbia trasmessa all'ufficio del registro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18320 del 18 settembre 2015
«In tema di risoluzione del contratto, qualora siano dedotte reciproche inadempienze, la valutazione comparativa del giudice intesa ad accertare la violazione più grave, incensurabile in sede di legittimità se congruamente motivata, deve tenere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12303 del 15 giugno 2016
«In tema di disconoscimento della scrittura privata, la disposizione dell'art. 215, comma 1, n. 2, c.p.c., secondo cui la scrittura privata prodotta in giudizio si ha per riconosciuta se la parte comparsa non la disconosce "nella prima udienza o...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18569 del 22 settembre 2016
«Il deposito e la pubblicazione della sentenza coincidono e si realizzano nel momento in cui il deposito ufficiale in cancelleria determina l'inserimento della sentenza nell'elenco cronologico, con attribuzione del numero identificativo e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 568 del 20 gennaio 1978
«Correttamente è escluso il reato di cui all'art. 468 c.p. qualora un timbro ad uso interno di un ufficio protocollo (con il quale si era apposta una falsa data di arrivo, presso un comando delle guardie di finanza, ad una domanda di pensione)...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10230 del 2 ottobre 1986
«Il possesso della refurtiva può costituire prova della sottrazione della cosa da parte del possessore quando, oltre al nesso di contiguità cronologica tra sottrazione e possesso altri elementi conducono ad escludere, sul piano logico, che il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9753 del 7 ottobre 1988
«In tema di rapina impropria l'elemento dell'immediatezza tra violenza o minaccia e sottrazione, indicato nel secondo comma dell'art. 628 del codice penale, va riferito alle nozioni di flagranza e quasi flagranza. Pertanto ai fini della sussistenza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3860 del 17 marzo 1990
«Ai fini della concessione della circostanza attenuante della riparazione del danno, di cui all'art. 62, n. 6, c.p., è correttamente negato dal giudice d'appello qualsiasi valore probatorio alla esibita copia informale di un atto di transazione e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 568 del 30 marzo 1990
«La regola posta dall'art. 78 c.p. — applicabile, per effetto del successivo art. 80, anche nel caso di condanne susseguitesi nel tempo — non comporta che un soggetto il quale abbia riportato più condanne a pene detentive temporanee, non possa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2439 del 23 febbraio 1991
«In tema di appropriazione di denaro della P.A. mediante falso, la distinzione tra peculato e truffa non va ravvisata nella precedenza cronologica dell'appropriazione rispetto al falso o viceversa, ma nel modo in cui il pubblico ufficiale viene in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 354 del 2 aprile 1991
«Ai fini della configurabilità della continuazione dei reati, venuto meno con la riforma del 1974, il requisito dell'omogeneità delle violazioni, rilevanza decisiva ha acquistato l'identità del disegno criminoso, che si orienta ancora più...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6939 del 28 giugno 1991
«In tema di impugnazione, il giudice di appello — come espressamente impone l'art. 605 nuovo c.p.p., fuori dell'ipotesi dell'art. 604 stesso codice (sentenze di annullamento) — emette sentenze che confermano o riformano in tutto o in parte quelle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1505 del 16 ottobre 1992
«Il giudice dell'esecuzione, richiesto dell'applicazione della disciplina del reato continuato ai sensi dell'art. 671 c.p.p., deve verificare se i reati esaminati sono collegati da un rapporto di immediata e diretta connessione psicologica e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3440 del 25 marzo 1992
«La prova dell'identità del disegno criminoso di cui all'art. 81 c.p., deve essere tanto più rigorosa quanto più distanti fra loro nel tempo sono le condotte antigiuridiche. Quando, poi, una certa attività illecita, commessa in un determinato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2128 del 4 marzo 1993
«Il giudice del merito deve stabilire con precisione la cronologia degli episodi criminosi avvinti in continuazione, in considerazione delle implicazioni che la data del commesso reato può comportare. (Fattispecie relativa ad ipotesi di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5333 del 26 maggio 1993
«Poiché la prescrizione costituisce un'ipotesi di rinuncia dello Stato alla pretesa punitiva la sua operatività va verificata con riferimento all'azione penale esercitata per il reato che — nelle sue componenti essenziali ed accessorie — abbia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11360 del 10 novembre 1994
«In materia di reati concernenti sostanze stupefacenti, quanto alla possibilità di concorso fra le ipotesi di acquisto e di tentativo di importazione, l'art. 73, D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 elenca una serie di condotte tipiche, con la previsione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1745 del 18 maggio 1994
«Poiché non può escludersi in linea generale che una persona si proponga di commettere due o più reati anche a distanza di tempo, il solo dato cronologico relativo all'intervallo tra le diverse violazioni non è da solo elemento sufficiente per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 396 del 11 marzo 1994
«L'onere di prospettare, da parte del condannato, fatti specifici sui quali si fonda la richiesta di applicazione in sede esecutiva dell'istituto della continuazione consente al giudice di individuare elementi rivelatori dell'identità del disegno...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4880 del 15 maggio 1996
«Ai fini della sussistenza dell'elemento soggettivo nelle contravvenzioni di cui agli artt. 659 e 674 c.p., non è configurabile la colpa nei confronti di soggetto, titolare di stabilimento industriale, che abbia adottato, anche con notevole...»