-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 53 del 12 febbraio 1999
«Lo Stato estero il quale intenda sostenere che il pignoramento dei crediti per somme depositate presso una banca dalla propria ambasciata abbia ad oggetto crediti relativi a somme destinate a funzioni pubbliche e che quei crediti, per tale...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 225 del 25 maggio 2001
«Nelle controversie relative a sovvenzioni da parte della pubblica amministrazione per la promozione di determinate attività economiche, il discrimine fondamentale per la individuazione del giudice fornito di giurisdizione va rapportato alle...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 29529 del 17 luglio 2009
«È ammissibile il ricorso per cassazione proposto avverso la sentenza con la quale il giudice di appello abbia dichiarato la nullità di quella di primo grado, rinviando gli atti al tribunale per il nuovo giudizio, sempre che il ricorrente abbia un...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11174 del 22 marzo 2012
«In caso di concomitante impegno professionale del difensore, spetta al giudice la valutazione comparativa dei diversi impegni in modo da contemperare le esigenze della difesa e quelle della giurisdizione, accertando se sia effettivamente...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 548 del 21 marzo 1996
«In un ordinamento fondato sul principio di legalità, il potere del giudice di definire correttamente il fatto sul quale è chiamato a pronunciarsi è connaturale allo stesso esercizio della giurisdizione, che non tollera limitazioni in ordine...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12283 del 30 marzo 2005
«Il giudice dell'udienza preliminare, investito della richiesta del P.M. di rinvio a giudizio dell'imputato, non può emettere sentenza di non doversi procedere per la ritenuta sussistenza di una causa di non punibilità senza la previa fissazione...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6071 del 4 giugno 1991
«In materia di spese processuali penali, a differenza del processo civile, nei rapporti tra Stato e imputato non vige il principio della soccombenza. La materia è regolata dalle norme del c.p.p. (artt. 479 e 488 c.p.p. abrogato; artt. 425 e 427...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4693 del 28 aprile 1995
«Il termine per l'impugnazione della sentenza di non luogo a procedere prevista dall'art. 424 c.p.p. decorre, salva l'eventualità contemplata nel secondo comma di detto articolo (redazione e lettura integrale della sentenza all'atto della...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 41281 del 18 dicembre 2006
«Il potere del giudice di disporre d'ufficio l'assunzione di nuovi mezzi di prova, ai sensi dell'articolo 507 c.p.p., può essere esercitato pur quando non vi sia stata precedente acquisizione di prove, e anche con riferimento a prove che le parti...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 30200 del 30 dicembre 2011
«Il decreto della corte d'appello, emesso in un procedimento contenzioso avente ad oggetto l'attribuzione di una quota di T.F.R., ai sensi dell'art. 12 bis della legge 1º dicembre 1970, n. 898, ha valore di sentenza ed è idoneo a passare in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1421 del 20 aprile 1995
«Attesa la permanente validità del rinvio operato dall'art. 261 c.p.m.p. al codice di procedura vigente, le cui disposizioni, ai sensi di detta norma, vanno osservate anche nei procedimenti davanti ai tribunali militari salvo che la legge disponga...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2207 del 6 marzo 1997
«L'applicazione dello speciale procedimento previsto dall'art. 444 c.p.p. implica necessariamente il venire meno della giurisdizione del giudice penale sull'illecito amministrativo in quanto la possibilità del giudice penale di prendere cognizione...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1507 del 8 giugno 1993
«Il principio di specialità di cui all'art. 14 della convenzione europea di estradizione firmata a Parigi il 13 dicembre 1957 non preclude in modo assoluto l'esercizio della giurisdizione da parte dello Stato richiesto, ma vi pone solo delle...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 491 del 12 gennaio 2012
«L'esclusione del vincolo di solidarietà conseguente all'abrogazione dell'art. 535, comma secondo, c.p.p., non ha effetto sulle statuizioni di condanna alle spese emesse anteriormente in tal senso e passate in giudicato, e ciò non per la natura...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 928 del 2 giugno 1994
«La motivazione per relationem di un provvedimento dà luogo alla nullità dello stesso nel caso che essa sia adottata dal giudice dell'impugnazione poiché si risolve nella violazione del principio del doppio grado di giurisdizione. Invece nel caso...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4704 del 23 aprile 1994
«La motivazione per relationem è legittima nell'ambito della mera ricostruzione del fatto e nelle parti della sentenza di primo grado, non impugnate. Nell'ipotesi in cui l'interessato con precise considerazioni svolga specifiche censure sui singoli...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3962 del 7 aprile 1996
«La mancata riproposizione nel nuovo codice di rito dell'art. 211 c.p.p. 1930 (obbligo di rispettare i vari gradi di giurisdizione, salvi i casi espressamente eccettuati) non assume rilevanza, trattandosi di una disposizione meramente enunciativa...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5579 del 4 giugno 1996
«In forza del principio di impersonalità del pubblico ministero stabilito dall'art. 570 del c.p.p., ed in virtù delle disposizioni contenute in detta norma, deve ritenersi pienamente legittima l'impugnazione proposta dal rappresentante del pubblico...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 26643 del 18 dicembre 2009
«In tema di giurisdizione nei confronti dello straniero, ai sensi dell'art. 6, n. 2, della Convenzione di Lugano, in caso di azione di garanzia, il garante può, di massima, essere citato davanti al giudice presso il quale è stata proposta la...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4095 del 31 marzo 1999
«È manifestamente infondata l'eccezione di illegittimità costituzionale dell'art. 580 c.p.p. sollevata, in riferimento agli artt. 3 e 111 Cost., nella parte in cui, prevedendo la conversione del ricorso per cassazione in appello in caso di...»
-
Corte costituzionale, ordinanza n. 375 del 23 luglio 1991
«Il principio del giudice naturale precostituito per legge non può ritenersi violato quando, come nella ipotesi oggetto del presente giudizio, l'organo giudicante venga istituito dalla legge sulla base di criteri generali fissati in anticipo e non...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 642 del 21 marzo 1998
«La competenza a conoscere le materie attribuite alla magistratura di sorveglianza appartiene al tribunale o al magistrato di sorveglianza che hanno giurisdizione sull'istituto di prevenzione o di pena in cui si trova l'interessato all'atto della...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32356 del 23 luglio 2004
«In tema di estradizione, il principio di specialità, contenuto nel primo comma dell'art. 14 della convenzione europea di estradizione, resa esecutiva con legge 30 gennaio 1963, n. 300, pone precisi limiti alla giurisdizione del giudice procedente...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1183 del 6 maggio 1994
«Il principio di specialità, contenuto nel primo comma dell'art. 14 della Convenzione europea di estradizione - resa esecutiva con L. 30 gennaio 1963 n. 300 - non comporta una automatica e totale sospensione della giurisdizione del giudice...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7301 del 8 luglio 1991
«Il principio di specialità dell'estradizione, che costituisce causa di improcedibilità dell'azione penale e non semplice ostacolo a disporre della persona fisica dell'imputato, non è applicabile allorché l'estradizione sia stata totalmente negata...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3597 del 30 ottobre 1995
«In materia di estradizione per l'estero, nel procedimento davanti alla corte di appello, (art. 704 c.p.p.), il mancato rispetto del termine a comparire configura una nullità di ordine generale ai sensi dell'art. 178 lett. c) c.p.p., che deve...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9119 del 7 marzo 2012
«In tema di estradizione per l'estero, la commissione del reato in Italia non esclude la concorrente giurisdizione straniera, né impedisce l'estradizione fondata sulla Convenzione europea del 1957, in virtù della quale siffatta ipotesi può dar...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3281 del 27 novembre 1995
«L'art. 3, comma 2 della Convenzione europea di estradizione prevede la possibilità per lo Stato richiesto di rifiutare la estradizione per sospetto di processo politico. Il giudizio sulla eventuale sussistenza di una estradizione cosiddetta...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3125 del 13 ottobre 1995
«Devono ritenersi non sussistere le condizioni per la concessione dell'estradizione di un cittadino italiano condannato all'estero qualora la richiesta di esecuzione della pena venga dal richiedente sollecitata solo per esigenze di cosiddetta...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3744 del 29 novembre 1994
«In tema di estradizione, il giudizio concernente la valutazione dei presupposti per la consegna dell'estradando è del tutto autonomo rispetto al procedimento incidentale di natura cautelare. (Fattispecie in cui l'interessato aveva richiesto la...»