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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17583 del 27 luglio 2010
«Ai fini della competenza del tribunale a dichiarare il fallimento, a norma del nuovo art. 9, comma 2, della legge fall., non rileva il trasferimento della sede dell'imprenditore intervenuto nell'anno antecedente all'esercizio dell'iniziativa per...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 408 del 16 giugno 1995
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale relativa al nuovo testo dell'art. 727 c.p., la cui fattispecie, pur caratterizzata da forma aperta, per la ragione che indica il risultato e non le specifiche modalità del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 601 del 29 gennaio 1997
«La norma ricavabile dal nuovo testo dell'art. 727 c.p. e relativa alla detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura non si trova in alcun modo in una situazione di puntuale ed inevitabile contraddizione con la norma della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13357 del 7 giugno 2007
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 186 legge fallim., nella parte in cui prevede la dichiarazione d'ufficio del fallimento dell'imprenditore in concordato preventivo a seguito della risoluzione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6945 del 22 marzo 2007
«Tale principio deve quindi ritenersi violato ogni qual volta il giudice, interferendo nel potere dispositivo delle parti, alteri alcuno degli elementi obiettivi di identificazione dell'azione (petitum e causa petendi), attribuendo o negando ad...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11455 del 19 giugno 2004
«Il principio della corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato, fissato dall'art. 112 c.p.c. — che implica il divieto per il giudice di attribuire alla parte un bene non richiesto o comunque di emettere una statuizione che non trovi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23816 del 24 novembre 2010
«...e il deposito del ricorso e non soggetto agli eventi di cui agli artt. 299 e seguenti c.p.c., il deposito di un atto redatto dal nuovo difensore (nella specie denominato "atto di costituzione") su cui possa essere apposta la procura speciale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 131 del 14 marzo 1990
«...e tale natura di fonte di prova la perizia conserva anche nel nuovo c.p.p. come risulta evidente dall'art. 220 e segg. e dall'art. 434, stante anche la sua collocazione nel libro terzo titolato «Prove» e nel titolo secondo «Mezzi di prova».»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7364 del 11 maggio 2012
«In tema di motivazione della sentenza, il principio secondo il quale non è carente di motivazione la sentenza che recepisce "per relationem" le conclusioni ed i passi salienti di una relazione di consulenza tecnica d'ufficio di cui dichiari di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17453 del 31 luglio 2006
«La notificazione effettuata, ai sensi dell'articolo 139 c.p.c., nel luogo in cui il destinatario ha l'ufficio o dove esercita l'industria o il commercio non postula una relazione di fatto con il luogo di lavoro caratterizzata da una presenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 993 del 8 febbraio 1985
«Qualora la parte istante per la notificazione di un atto conosca — o all'ufficiale giudiziario procedente risulti — che il destinatario della notificazione si sia trasferito dal luogo indicato nei registri anagrafici, la notificazione stessa deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 474 del 19 gennaio 1994
«Poiché l'art. 180, ottavo comma, del nuovo codice della strada, approvato con il D.L.vo 30 aprile 1992, n. 285, reprime con una mera sanzione amministrativa il fatto di colui che senza giustificato motivo «non ottempera all'invito dell'autorità di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 759 del 6 aprile 1993
«L'inosservanza dell'ordine impartito dall'autorità di esibire i documenti di circolazione, già integrante il reato di cui all'art. 650 c.p., ricade attualmente nella previsione di cui all'art. 180, comma ottavo, del nuovo codice stradale, di cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 974 del 16 aprile 1993
«L'inosservanza dell'ordine impartito dall'autorità per esibire i documenti di circolazione ricade nella previsione di cui all'art. 180, comma ottavo, del nuovo codice della strada, di cui al D.L.vo 30 aprile 1992, n. 285 e la sanzione applicabile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1003 del 16 aprile 1993
«Pertanto, nel caso di violazione commessa prima dell'entrata in vigore dell'indicato nuovo codice, in conseguenza della suddetta depenalizzazione deve dichiararsi che il fatto non è previsto come reato, senza che vadano trasmessi gli atti alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 709 del 22 marzo 1999
«...beni, era stato annullato dal Riesame, aveva sostenuto essere non conforme a legge la successiva ordinanza del medesimo giudice che aveva rigettato sua istanza di riesame avverso un nuovo decreto di sequestro, incidente sullo stesso oggetto).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2600 del 17 agosto 1995
«Solo le norme del nuovo codice di procedura penale che formano con le disposizioni sui termini di durata della custodia cautelare un unico corpus sono di immediata applicazione nei procedimenti che proseguono con l'osservanza delle norme...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17457 del 27 luglio 2009
«Si ha "mutatio libelli" quando si avanzi una pretesa obiettivamente diversa da quella originaria, introducendo nel processo un "petitum" diverso e più ampio oppure una "causa petendi" fondata su situazioni giuridiche non prospettate prima e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9090 del 5 luglio 2001
«...sicché la relativa richiesta introduce un nuovo tema di indagine e di decisione in qualunque grado del giudizio intervenga, concretando, per l'effetto, una vera e propria mutatio libelli, anche se formulata nel corso del giudizio di primo grado.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18513 del 3 settembre 2007
«Il mutamento della causa petendi determina una mutatio libelli quando la diversa causa petendi essendo impostata su presupposti di fatto e su conseguenti situazioni giuridiche non prospettati in precedenza, comporti l'immutazione dei fatti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4039 del 11 giugno 1983
«Sia nel rito ordinario che nel nuovo rito del lavoro, nel caso in cui il giudice, cui spetta la direzione del dibattimento, non abbia espressamente limitato la discussione alla trattazione di istanze preliminari, la parte ammessa alla discussione...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 1143 del 5 aprile 1995
«In seguito, avendo il tribunale ordinato la consegna anche di dette copie, il P.M. aveva proceduto a sequestro probatorio delle stesse e poi proposto ricorso per cassazione avverso il nuovo provvedimento del tribunale di revoca del sequestro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10852 del 5 dicembre 1996
«...di cui all'art. 291, primo comma, c.p.c., consiste nella reiterazione di un atto, destinato a sovrapporsi a quello già posto in esame, al fine di preservarne gli effetti, che vengono quindi ad avere la propria fonte in un nuovo fatto giuridico.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7436 del 10 agosto 1996
«Nell'ipotesi in cui la cassazione della sentenza impugnata sia avvenuta, ai sensi dell'art. 360, n. 4, c.p.c., per un errore che abbia precluso al giudice d'appello l'esame del merito della causa, di talché questi non abbia avuto modo di esprimere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 710 del 26 gennaio 1993
«...tra i corrissanti è reciproca e si elide vicendevolmente, a meno che uno dei partecipanti alla contesa abbia ecceduto i limiti accettati e prevedibili, così realizzando - con la propria reazione eccessiva - un nuovo ed autonomo fatto ingiusto.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3004 del 21 luglio 1993
«...commesso durante l'espiazione del primo, decorrendo in tal caso la pena unificata ai sensi dell'art. 72 c.p. dalla data della carcerazione per il nuovo delitto, poiché l'ergastolo inflitto per quest'ultimo copre e assorbe anche il precedente.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4042 del 4 dicembre 1991
«...in contumacia può avere decorrenza diversa da quella della notifica dell'estratto di sentenza, com'è del resto prescritto dal terzo comma dell'art. 199 in relazione all'art. 500 c.p.p. 1930 (e ora dall'art. 585 n. 1 lett. d, nuovo codice).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4855 del 4 aprile 1990
«Secondo l'attuale normativa di cui all'art. 671 nuovo c.p.p., deve ormai escludersi che, divenuta una sentenza irrevocabile, successivamente alla pronuncia di quella contro la quale pende il ricorso per cassazione e relativa a fatti in possibile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1852 del 9 febbraio 2001
«Le questioni non ricomprese nel thema decidendum del giudizio d'appello — coincidente con le questioni effettivamente devolute con i motivi d'impugnazione o, se di queste siano l'antecedente logico, con quelle rilevabili d'ufficio, su cui non sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5649 del 12 febbraio 2002
«...deliberazione dei provvedimenti stessi, e dunque non preclude l'apertura di un nuovo procedimento, e l'eventuale applicazione di una misura di prevenzione, a fronte di circostanze nuove, o di circostanze antecedenti e solo successivamente emerse.»