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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5188 del 25 maggio 1996
«In tema di concorso di persone nel reato, la responsabilità del compartecipe ai sensi dell'art. 116 c.p. (concorso «anomalo») richiede, anzitutto, l'adesione di tutti ad un reato concorsualmente voluto ad un evento diverso che costituisce un altro...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4399 del 2 febbraio 2001
«In tema di concorso di persone nel reato, l'attribuzione della responsabilità per il reato più grave rispetto a quello deliberato deve essere risolta caso per caso accertando se l'evento ulteriore e più grave sia stato previsto e voluto, anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2332 del 12 marzo 1997
«In tema di concorso di persone nel reato, nell'ipotesi del concorso «anomalo» di cui all'art. 116 c.p., il soggetto che non volle il reato diverso e più grave, pur non avendolo previsto ed anzi ritenuto evitabile, risponde comunque di un reato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25446 del 10 giugno 2013
«Non configura il concorso cosiddetto "anomalo" di cui all'art. 116 c.p., ma rientra nella comune disciplina del concorso di persone l'ipotesi in cui vengano commessi reati ulteriori rispetto a quello programmato, sia pure ad esso collegati....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3756 del 22 aprile 1997
«In tema di concorso di persone nel reato, tutte le volte che il soggetto non soltanto si rappresenta l'evento, ma lo vuole, sia sotto il profilo del dolo diretto che del dolo indiretto (in tutte le sue accezioni), non ricorre l'ipotesi di cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11352 del 10 novembre 1994
«In tema di concorso di persone nel reato, l'applicabilità della norma di cui all'art. 116 c.p. — che prevede il concorso «anomalo» — è soggetta a due limiti negativi. Il primo di essi è costituito dall'accertamento che l'evento diverso non sia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3167 del 23 gennaio 2014
«In tema di concorso di persone nel reato, la responsabilità del compartecipe ex art. 116 cod. pen. può essere esclusa solo quando il reato diverso e più grave si presenti come un evento atipico, dovuto a circostanze eccezionali e del tutto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6419 del 11 febbraio 2008
«In tema di getto pericoloso di cose, poiché è configurabile il concorso formale tra il reato di cui all'art. 674 c.p. e le norme speciali in materia ambientale, non sussiste rapporto di specialità tra la predetta fattispecie penale e la norma di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32906 del 17 agosto 2007
«Integra il delitto di resistenza a pubblico ufficiale la condotta di chi si frapponga fisicamente tra forze dell'ordine postesi all'inseguimento di un pregiudicato per catturarlo e quest'ultimo (nella specie realizzata da più persone in concorso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11915 del 12 marzo 2014
«La circostanza attenuante dell'aver agito per suggestione di una folla in tumulto postula la sussistenza di una riunione imponente e disordinata di individui che, per effetto di una spinta emozionale, reagisca in modo improvviso e rumoroso e il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33450 del 7 settembre 2001
«L'ipotesi delittuosa del favoreggiamento personale, in forza dell'espressa clausola «fuori dei casi di concorso» contenuta nell'art. 378 c.p., in tanto ricorre, in quanto il soggetto non sia stato coinvolto nel reato presupposto né oggettivamente,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10778 del 14 marzo 2002
«Sussiste il concorso di persone nel reato di estorsione anche quando il contributo del correo sia limitato alla fase finale dell'attività delittuosa, dovendosi escludere la configurabilità del delitto di favoreggiamento personale, la cui condotta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2939 del 4 marzo 1988
«In tema di associazione per delinquere preordinata allo spaccio di sostanze stupefacenti, ricorre un'ipotesi di concorso nel reato associativo, e non di favoreggiamento personale nel fatto di chi, a conoscenza dell'esistenza dell'associazione e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16339 del 10 aprile 2013
«L'associazione per delinquere si caratterizza per tre fondamentali elementi, costituiti da un vincolo associativo tendenzialmente permanente, o comunque stabile, destinato a durare anche oltre la realizzazione dei delitti concretamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 66 del 30 gennaio 1997
«In tema di associazione per delinquere, l'indeterminatezza del programma criminoso non costituisce un requisito indefettibile per la configurabilità del reato di cui all'art. 416 c.p.; la lettera della norma, infatti, postula solo una pluralità di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3161 del 23 marzo 1995
«Il criterio distintivo del delitto di associazione per delinquere, rispetto al concorso di persone in reato continuato, risiede essenzialmente nel modo di svolgersi dell'accordo criminoso, che, nel concorso di persone, avviene in via occasionale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10835 del 22 ottobre 1994
«L'associazione per delinquere in tanto sussiste, in quanto si costituisca, e permanga, un vincolo associativo continuativo fra tre o più persone, allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti, attraverso la predisposizione comune dei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3402 del 24 marzo 1992
«Elementi strutturali del delitto di associazione per delinquere sono la formazione e la permanenza di un vincolo associativo continuativo, fra tre o più persone, allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti, con la predisposizione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6204 del 6 giugno 1991
«Il delitto di associazione per delinquere si distingue dal concorso di persone nel reato disciplinato dagli artt. 110 e ss. c.p. poiché l'accordo criminoso (il quale può intervenire anche tra due persone soltanto) è circoscritto alla commissione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13558 del 31 marzo 2008
«Integra il concorso di persone nel reato di falso ideologico in atto pubblico (art. 110 e 479 c.p. ) e non quello di tentativo di induzione in inganno del pubblico ufficiale, autore del falso la condotta del destinatario di un provvedimento di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 321 del 10 gennaio 1985
«Infatti tra essi vi è non già concorso apparente di norme, bensì concorso formale di reati, perché l'imputato con unica condotta colposa determina due distinti eventi: quello di danno per le persone investite e quello di pericolo per la pubblica...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1541 del 21 febbraio 1983
«L'ipotesi prevista dal terzo comma dell'art. 589 c.p.p., nella nuova formulazione di cui alla L. 11 maggio 1966, n. 296, in tema di omicidio colposo con morte di più persone ovvero di morte di una o più persone o di lesioni di una o più persone,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1365 del 1 febbraio 1980
«...ideale omogeneo. Pertanto, realizzandosi la fattispecie prevista dal citato art. 590 (lesione di più persone) l'applicabilità del beneficio dell'amnistia va esaminata in rapporto a ciascuna azione delittuosa, considerata separatamente dalle altre.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 569 del 15 gennaio 2015
«In tema di prova testimoniale, i testimoni "de relato actoris" sono quelli che depongono su fatti e circostanze di cui sono stati informati dal soggetto che ha proposto il giudizio, così che la rilevanza del loro assunto è sostanzialmente nulla,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44075 del 23 ottobre 2014
«In tema di riesame, la violazione del termine di tre giorni liberi di cui agli artt. 309, comma ottavo, e 324, comma sesto, cod. proc. pen. non determina una nullità di carattere assoluto, con la conseguenza che essa è assoggettata ai termini di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 51779 del 24 dicembre 2013
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, ai fini del riconoscimento dell'indennizzo può anche prescindersi dalla sussistenza di un "errore giudiziario", venendo in considerazione soltanto l'antinomia "strutturale" tra custodia e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15951 del 16 aprile 2015
«In tema di bancarotta fraudolenta patrimoniale post-fallimentare impropria, la condotta distrattiva, non potendo essere compiuta interamente dall'amministratore, ad eccezione dei casi in cui la disponibilità dei beni dell'impresa fallita è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37038 del 9 novembre 2006
«In tema di reati fallimentari commessi da persone diverse dal fallito, gli elementi di prova ritenuti insufficienti per radicare la qualità di amministratore di fatto in capo all'estraneo non possono essere utilizzati come prova presuntiva della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 48029 del 14 novembre 2016
«Ai fini dell'accertamento del concorso di persone nel reato, il giudice di merito non è tenuto a precisare il ruolo specifico svolto da ciascun concorrente nell'ambito dell'impresa criminosa, essendo sufficiente l'indicazione, con adeguata e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28251 del 7 luglio 2016
«In tema trasporto di sostanze stupefacenti occultate in ovuli ingeriti da parte di più soggetti, sono elementi sufficienti a configurare il concorso di persone nel reato, in relazione all'intera quantità di stupefacente, le circostanze che: i...»