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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3631 del 24 gennaio 2017
«Il mancato o l'inesatto adempimento da parte del difensore di fiducia dell'incarico di proporre impugnazione, a qualsiasi causa ascrivibile, non sono idonei a realizzare le ipotesi di caso fortuito o forza maggiore - che legittimano la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21312 del 14 maggio 2018
«In tema di letture dibattimentali, la prevedibilità o meno della successiva irreperibilità del teste in fase dibattimentale deve essere valutata dal giudice "ex ante" e, quindi, con riferimento alle conoscenze che la parte processuale interessata...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3147 del 8 novembre 1971
«L'art. 16, comma secondo, delle disposizioni sulla legge in generale nel dichiarare applicabile anche alle persone giuridiche straniere il comma primo dello stesso articolo, il quale ammette lo straniero a godere dei diritti civili attribuiti al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5454 del 7 giugno 1990
«Dal coordinamento dell'art. 16 delle preleggi, che ammette lo straniero a godere dei diritti civili attribuiti al cittadino italiano a condizione di reciprocità, con l'art. 24, primo comma della costituzione – per il quale tutti possono agire in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7935 del 6 agosto 1990
«Nel caso in cui il cittadino straniero agisca in giudizio davanti al giudice italiano, la verifica della sussistenza della condizione di reciprocità di cui all'art. 16 delle disposizioni preliminari al codice civile non investe una questione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1309 del 3 febbraio 1993
«Il cittadino italiano può sempre essere convenuto, senza alcuna limitazione, davanti al giudice nazionale, da parte dello straniero, senza che tale qualità dell'attore, implichi la restrizione della giurisdizione italiana alle sole domande che il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17914 del 25 novembre 2003
«Non è fonte di responsabilità civile per l'Amministrazione pubblica, in quanto inidoneo a produrre un diretto pregiudizio economico, l'atto del Comune indirizzato ad un privato, che esprima la valutazione dell'ente in ordine alla necessità di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5392 del 17 marzo 2004
«In tema di notificazioni di atti processuali civili, la legittimazione di chi vi provvede è condizione essenziale perché la notificazione esplichi, almeno in parte, gli effetti che le sono propri. Ne consegue che la notificazione eseguita a mezzo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5840 del 13 marzo 2007
«Quando l'autentica della sottoscrizione sia stata effettuata da un difensore esercente in Italia, il rilascio del mandato e l'autentica della sottoscrizione del mandante devono presumersi avvenuti nel territorio dello Stato, anche qualora il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 532 del 15 gennaio 2010
«A seguito della norma di interpretazione autentica recata dall'art. 1 del d.l. 29 dicembre 2000, n. 394, convertito, con modificazioni, nella legge 28 febbraio 2001, n. 24, i criteri fissati dalla disciplina, oggetto dell'interpretazione...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 665 del 13 gennaio 2011
«Al cittadino straniero che agisca davanti al giudice italiano è consentito il rilascio del mandato "ad litem" nella forma prevista dall'art. 83 c.p.c., dovendosi presumere la presenza di esso nello stato italiano, che costituisce il presupposto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14811 del 30 giugno 2014
«Qualora lo straniero proponga dinanzi al giudice italiano una domanda nei confronti del cittadino italiano, l'esistenza della condizione di reciprocità, ai sensi dell'art. 16 delle preleggi, è fatto costitutivo della pretesa. Quindi, il cittadino...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9636 del 12 maggio 2015
«In presenza di norme che deve conoscere ed applicare in modo professionale, come quella sulla registrazione del contratto da parte della Corte dei conti, la P.A. che non informi il privato su quanto potrebbe determinare l'invalidità o inefficacia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2832 del 10 dicembre 1965
«Per l'estradizione del cittadino straniero dall'Italia allo Stato estero richiedente è necessario che il fatto costituisca reato secondo la legislazione di entrambi gli Stati, ma non occorre che nei due ordinamenti sia identica la figura giuridica...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7386 del 19 maggio 1989
«La norma incriminatrice ex art. 659, secondo comma, c.p. è norma incompleta od imperfetta, in quanto il precetto in essa contenuto, non è pienamente formulato ed ha bisogno di integrazione con il richiamo a disposizioni di altre leggi o di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6935 del 11 giugno 1992
«In considerazione della presunzione di non colpevolezza che accompagna ogni cittadino sino alla condanna definitiva (art. 27, secondo comma, Cost.) solo l'alibi sicuramente falso può essere valutato come indizio a carico dell'imputato, mentre la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10898 del 31 ottobre 1994
«L'invito a presentarsi presso l'ufficio della Questura, rivolto dai carabinieri a un cittadino extracomunitario perché sfornito di documenti di identificazione, ha lo scopo di consentire al competente ufficio di verificare la regolarità della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2398 del 11 marzo 1995
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 650 c.p., per quel che concerne l'elemento psicologico, è sufficiente — come per tutte le contravvenzioni — la mera colpa; peraltro l'uso dell'avverbio «indebitamente» nel contesto normativo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4943 del 2 dicembre 1997
«Il giudizio di convalida dell'arresto e del fermo, nel caso in cui il P.M. abbia rimesso in libertà l'arrestato o il fermato, pur dovendo necessariamente seguire al provvedimento di arresto o di fermo, non deve essere richiesto entro il termine...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6453 del 3 luglio 1997
«La contravvenzione di cui all'art. 650 c.p. — inosservanza dei provvedimenti di polizia — è reato non necessariamente ma solo eventualmente permanente: lo è sicuramente quando la condotta omissiva (in presenza o meno di un termine) protraendosi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 726 del 3 febbraio 1997
«L'ordine di comparire davanti all'autorità di P.S. impartito al cittadino straniero per motivi inerenti alla sua permanenza nel territorio dello Stato costituisce reato anche dopo la depenalizzazione dell'art. 15 R.D. 18 giugno 1931, n. 773 (testo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7131 del 7 giugno 1999
«Deve ritenersi fondata la censura di manifesta illogicità della motivazione della sentenza di condanna per il c.d. furto di cose di antichità e d'arte (art. 67 della legge 1 giugno 1939 n. 1089), laddove la sentenza ha tratto argomento per la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41101 del 20 ottobre 2004
«L'inosservanza, da parte del cittadino straniero, dell'ordine di presentarsi dinanzi alla Autorità di P.S. integra il reato di cui all'art. 650 c.p. e si consuma alla scadenza della data di comparizione fissata dal provvedimento dell'autorità di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47781 del 23 dicembre 2008
«È illegittimo il provvedimento di diniego della liberazione condizionale nei confronti del cittadino straniero privo di domicilio nel territorio dello Stato, motivato con l'asserita impossibilità di applicazione della misura di sicurezza della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5471 del 6 febbraio 2009
«I familiari del cittadino straniero regolarmente soggiornante nel territorio dello Stato hanno diritto ad agire costituendosi parte civile nel giudizio per il risarcimento dei danni subiti a seguito dell'omicidio colposo del loro congiunto, anche...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31660 del 11 agosto 2010
«È configurabile il delitto di furto in caso di appropriazione di molluschi messi a dimora da un privato sul fondale di un'area lagunare, appartenente al demanio dello Stato e già oggetto di concessione d'uso per acquacoltura scaduta, in quanto la...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6948 del 6 novembre 2009
«Il principio di efficienza concorre ad assicurare che un procedimento sia rispettoso della dignità del cittadino a non subire richieste vessatorie, defatigatorie ed inutili da parte dei pubblici uffici e dell'interesse privato alla conclusione del...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1736 del 17 aprile 2007
«Il principio di proporzionalità, che investe lo stesso fondamento dei provvedimenti limitativi delle sfere giuridiche del cittadino (specie quelle di ordine fondamentale) e non solo la graduazione della sanzione, assume nell'ordinamento interno lo...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1406 del 7 marzo 2013
«Il ritardo nell'emanazione di un atto amministrativo è elemento sufficiente per configurare un danno ingiusto, con conseguente obbligo di risarcimento, nel caso di procedimento amministrativo lesivo di un interesse pretensivo dell'amministrato,...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1271 del 28 febbraio 2011
«In caso di ritardo nel rilascio di un permesso di costruire in variante (intervenuto solo a seguito di impugnazione del silenzio del Comune), il privato è abilitato a richiedere innanzi al g.a. il risarcimento del danno da ritardo: infatti,...»