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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 27189 del 22 dicembre 2014
«In tema di società di persone (nella specie, società in nome collettivo), la mancata ricostituzione della pluralità dei soci nel termine di sei mesi non determina l'estinzione, ma solamente lo scioglimento della società e la liquidazione e,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9488 del 30 aprile 2014
«Il frazionamento soggettivo delle azioni in giudizio, ravvisabile ove più soggetti promuovano contemporaneamente distinte cause di identico contenuto nei confronti dello stesso soggetto, con identico patrocinio legale, e quindi connesse per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12606 del 18 giugno 2015
«In materia di appello, quando il giudizio di primo grado venga definito sulla base di una motivazione idonea a sorreggere la decisione, l'appellante, che postuli l'erroneità in fatto e in diritto della decisione, senza però farsi carico di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12724 del 19 giugno 2015
«L'avvenuta impugnazione della sentenza comporta la necessità che tutte le altre impugnazioni avverso la medesima decisione siano proposte in via incidentale nello stesso giudizio entro il termine di cui all'art. 343 cod. proc. civ., sicché...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., sentenza n. 15619 del 24 luglio 2015
«Qualora la responsabilità del direttore generale di una società per azioni sia stata dedotta sotto il profilo delle inadempienze poste in essere nello svolgimento delle sue mansioni, ossia nell'ambito del rapporto di lavoro (nella specie, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17123 del 25 agosto 2015
«Ai fini del riconoscimento della qualifica di dirigente, il lavoratore deve non solo provare di aver svolto mansioni implicanti l'esercizio di poteri decisionali e direttivi propri di essa, ma anche effettuare una comparazione tra il livello di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18804 del 23 settembre 2015
«In materia di arricchimento senza causa, ai fini della determinazione giudiziale dell'indennizzo previsto dall'art. 2041 c.c. trovano applicazione i principi sanciti dagli artt. 1226 e 2056 c.c. in relazione alla liquidazione del danno in via...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18877 del 24 settembre 2015
«L'eccezionalità ed imprevedibilità delle precipitazioni atmosferiche possono configurare caso fortuito o forza maggiore, idonei ad escludere la responsabilità per il danno verificatosi, solo quando costituiscano causa sopravvenuta autonomamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22560 del 4 novembre 2015
«La simulazione di una società di capitali iscritta nel registro delle imprese non è configurabile in ragione della natura stessa del contratto sociale, che non è solo regolatore degli interessi dei soci, ma si atteggia, al contempo, come norma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22951 del 10 novembre 2015
«In applicazione del principio di buona fede nell'esecuzione del contratto, la "condizione di adempimento", sospensiva o risolutiva, si considera non avverata nel momento in cui la mora del soggetto obbligato abbia assunto il carattere di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23630 del 18 novembre 2015
«In tema di azione di responsabilità nei confronti del direttore generale di società di capitali, la disciplina prevista per la responsabilità degli amministratori si applica, ai sensi dell'art. 2396 c.c. (nel testo applicabile prima delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23815 del 20 novembre 2015
«I contributi consortili di bonifica costituiscono oneri reali, giusta l'art. 21 del r.d. n. 215 del 1933, dovuti da chi, al tempo della loro esazione, sia proprietario del fondo situato nel perimetro del comprensorio, e trovano giustificazione nei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24625 del 3 dicembre 2015
«In tema di responsabilità precontrattuale, il pregiudizio risarcibile è circoscritto al solo interesse negativo, costituito sia dalle spese inutilmente sopportate nel corso delle trattative ed in vista della conclusione del contratto, sia dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24631 del 3 dicembre 2015
«La sentenza che accoglie l'opposizione di terzo revocatoria proposta avverso sentenza passata in giudicato o comunque esecutiva, ovvero avverso decreto ingiuntivo divenuto esecutivo ai sensi dell'art. 647 c.p.c., non comporta soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7007 del 8 aprile 2015
«In tema d'impresa familiare, la cognizione del giudice del lavoro, ex art. 409 cod. proc. civ., non è circoscritta all'accertamento del diritto alla remunerazione dei soggetti indicati dall'art. 230 bis cod. civ., ma comprende la domanda con la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7370 del 13 aprile 2015
«In tema di appalto, il direttore dei lavori, quale rappresentante del committente, deve avere le competenze necessarie a controllare la corretta esecuzione delle opere da parte dell'appaltatore e dei suoi ausiliari, essendo altrimenti tenuto ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8687 del 29 aprile 2015
«L'introduzione nell'ordinamento, tramite l'art. 59 del d.lgs. 9 gennaio 2006, n. 5, dell'art. 72 quater legge fall. non consente di ritenere superata la tradizionale distinzione tra leasing finanziario e traslativo, e le differenti conseguenze...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13922 del 7 luglio 2016
«Il mancato esame delle risultanze della CTU integra un vizio della sentenza che può essere fatto valere, nel giudizio di cassazione, ai sensi dell'art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c., risolvendosi nell'omesso esame di un fatto decisivo per il giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14190 del 12 luglio 2016
«Nel caso di assorbimento cd. improprio, ricorrente nel caso di rigetto di una domanda in base alla soluzione di una questione di carattere esaustivo che rende vano esaminare le altre, sul soccombente non grava l'onere di formulare sulla questione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16626 del 8 agosto 2016
«Il singolo lavoratore non è titolare di un interesse ad agire in prevenzione rispetto a provvedimenti organizzativi datoriali solo potenzialmente lesivi della sua posizione giuridica, in quanto il datore di lavoro, nell'esplicazione della libera...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 19053 del 28 settembre 2016
«In tema di danni da circolazione stradale, ove due soggetti, rimasti danneggiati nello stesso sinistro, introducano distinte domande risarcitorie, l'una davanti al giudice di pace (in quanto rientrante nella sua competenza per materia con limite...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24539 del 1 dicembre 2016
«La parte che produce in giudizio una scrittura privata (nella specie, un bonifico bancario) da lei apparentemente sottoscritta e della quale contesta l'autenticità deve fornire la prova, con gli ordinari mezzi, della falsità della sottoscrizione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26782 del 22 dicembre 2016
«La modificazione della domanda ammessa ex art. 183 c.p.c. può riguardare anche uno o entrambi gli elementi oggettivi della stessa ("petitum" e "causa petendi"), sempre che la domanda così modificata risulti comunque connessa alla vicenda...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 2 aprile 1977
«A seguito della dichiarazione di illegittimità costituzionale delle norme che attribuivano al Ministero della difesa il potere di provvedere in ordine alla liberazione condizionale dei militari condannati, la competenza a decidere appartiene, in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8408 del 26 giugno 1978
«Mentre deve escludersi la possibilità del concorso formale di reati tra il sequestro di persona e la violenza privata allorché la violenza, che è elemento comune ai due reati, sia stata usata per ottenere la privazione della libertà personale, è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2465 del 20 febbraio 1980
«Il bene giuridico della libertà personale, tutelato in via esclusiva dalla norma concernente il sequestro di persona, è leso da qualsiasi apprezzabile limitazione della libertà fisica intesa quale possibilità di movimento nello spazio secondo la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1927 del 9 marzo 1981
«Per la sussistenza del delitto di rapina non occorre che vi sia identità tra autore della violenza o della minaccia ed autore dell'impossessamento della cosa mobile altrui, purché il primo abbia agito per rendere possibile la condotta del secondo....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6202 del 24 giugno 1982
«Perché si configuri la minaccia che rappresenta l'elemento materiale costitutivo del delitto di cui all'art. 628 c.p., è sufficiente che il pregiudizio minacciato, con parole o con atti, in modo espresso o tacito, sia astrattamente idoneo a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8341 del 28 settembre 1982
«Si configura l'ipotesi di cui agli artt. 56 e 605 c.p. e non già una di quella prevista dagli artt. 610 e 393 c.p. nell'attività posta in essere da colui, che, con la forza, cerca di far entrare in un'auto la vittima, la quale non oppone una forte...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8440 del 11 ottobre 1984
«Il bene giuridico tutelato dall'art. 605 c.p. è la libertà personale ed in particolare la libertà di agire. Tale bene viene leso da qualsiasi limitazione della libertà fisica, intesa come possibilità di movimento, senza che la durata eventualmente...»