-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9512 del 3 luglio 1990
«In tema di favoreggiamento personale, il termine aiuto riguarda qualsiasi attività positiva (o negativa), atta a favorire un'altra persona, per eludere le indagini dell'autorità di polizia giudiziaria. Nel novero di tali comportamenti rientra...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6199 del 18 febbraio 2011
«In tema di favoreggiamento personale, sussiste la circostanza aggravante di avere commesso il fatto avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416 bis c.p., ovvero al fine di agevolare l'attività dell'associazione di tipo mafioso (art. 7 D.L....»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13678 del 13 ottobre 1989
«Non integra gli estremi del delitto di evasione la condotta dell'imputato che, trovandosi agli arresti domiciliari con autorizzazione ad uscire dalla propria abitazione per recarsi al lavoro, arbitrariamente si allontani, per qualche istante, dal...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 65 del 4 gennaio 2005
«La configurabilità del reato di cui all'art. 388, comma secondo, c.p. non è esclusa dal fatto che il provvedimento del giudice civile impositivo di una misura cautelare, la cui esecuzione sia stata elusa dall'agente, venga successivamente revocato...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32604 del 23 agosto 2001
«Non sussiste concorso formale fra il reato di cui all'art. 388 c.p. (sottrazione di cose pignorate) e il reato previsto dall'art. 216, primo comma, della legge fallimentare (bancarotta per distrazione), atteso che vi è identità fra la condotta e...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6132 del 25 maggio 1994
«Se la misura cautelare disposta dal giudice civile in sede di reintegrazione a norma degli artt. 689 e 703 c.p.c., venga sostituita dalla sentenza del pretore che, all'esito del giudizio possessorio e, quindi, a seguito di un'indagine con...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28529 del 20 luglio 2010
«Non integra il reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) la condotta del privato che - in sede di atto di compravendita - dichiari falsamente al notaio rogante la sussistenza della procura, in realtà...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43919 del 26 novembre 2007
«In caso di condanna irrevocabile per reato successivamente depenalizzato per effetto del D.L.vo 30 dicembre 1999 n. 507 (nella specie, emissione di assegno bancario senza copertura) esula la configurabilità del delitto di cui all'art. 483 c.p....»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32256 del 22 luglio 2015
«In tema di diffamazione, la cd. prova liberatoria di cui all'art. 596 cod.pen. postula non soltanto la condizione che, nei confronti della persona la cui reputazione è stata offesa, sia pendente un procedimento penale - di per sè sola...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 14369 del 9 luglio 2015
«Intervenuta una pronuncia declinatoria della competenza, il termine ivi fissato per la riassunzione della causa innanzi al giudice indicato come competente diviene irrilevante quando sia proposto regolamento ai sensi dell'art. 42 cod. proc. civ.,...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 508 del 20 luglio 2000
«È inammissibile il regolamento preventivo di giurisdizione quando la richiesta dichiarazione del difetto di giurisdizione implica un giudizio di fatto e di diritto intorno ad una vicenda concreta (le Sezioni Unite della Suprema Corte hanno così...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15843 del 22 ottobre 2003
«La preclusione alla proposizione del regolamento preventivo di giurisdizione dopo che il giudice abbia emesso una sentenza, anche soltanto limitata alla giurisdizione o ad altra questione processuale, non opera nel caso in cui il giudice adito...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10691 del 22 luglio 2002
«Il provvedimento con il quale il giudice disponga per l'ulteriore corso del processo, dopo aver dichiarato ammissibile un mezzo istruttorio, non è suscettibile di identificare un provvedimento con attitudine al giudicato sulla questione di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27041 del 12 novembre 2008
«In virtù del provvedimento di distrazione delle spese processuali in favore del difensore con procura della parte vittoriosa (art. 93 c.p.c. ), si instaura, fra costui e la parte soccombente, un rapporto autonomo rispetto a quello fra i...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12024 del 26 ottobre 1999
«La domanda di risarcimento del danno riconducibile ad una responsabilità processuale aggravata inerente ad un procedimento dinanzi ad un giudice amministrativo non può essere proposta avanti al giudice ordinario, perché non attiene a questione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28226 del 26 novembre 2008
«In tema di risarcimento del danno per responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.c. conseguente a revoca della dichiarazione di fallimento pronunciata in difetto delle condizioni di legge, la relativa liquidazione può essere compiuta anche con il...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19804 del 28 settembre 2011
«L'azione revocatoria di cui all'art. 2901 c.c. non è esperibile, da parte del creditore del promittente venditore, contro le sentenze emesse, ai sensi dell'art. 2932 c.c., nei confronti del debitore, sulla base di un preliminare stipulato...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14376 del 8 luglio 2005
«Con riguardo agli atti costitutivi di garanzia per debito altrui (nella specie, costituzione di pegno su titoli da parte di una società a garanzia delle obbligazioni contestualmente assunte da altra società del medesimo gruppo in dipendenza di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17392 del 30 agosto 2004
«Il contrasto tra motivazione e dispositivo che dà luogo alla nullità della sentenza si deve ritenere configurabile solo se ed in quanto esso incida sulla idoneità del provvedimento, considerato complessivamente nella totalità delle sue componenti...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6377 del 13 marzo 2013
«Le notificazioni al procuratore che, pur esercitando il proprio ufficio in un giudizio che si svolge nella circoscrizione del tribunale al quale è assegnato, abbia eletto domicilio nell'ambito della medesima circoscrizione, vanno fatte in questo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13199 del 28 maggio 2013
«Ai fini processuali, mentre è ammissibile che una parte possa avere due difensori, non è concepibile che possa eleggere domicilio in due luoghi diversi. Ne consegue che nell'ipotesi di nomina in corso di causa di un nuovo difensore, accompagnata...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13767 del 3 luglio 2015
«L'azione revocatoria fallimentare avente ad oggetto un pagamento, ai sensi dell'art. 67 della legge fall., mira ad ottenere la reintegrazione della garanzia patrimoniale del debitore fallito, che si realizza qualora il corrispondente importo sia...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7193 del 4 dicembre 1986
«La conciliazione giudiziale — oltre ad avere gli effetti sostanziali derivanti dal negozio giuridico che le parti abbiano inteso stipulare (transazione, negozio di accertamento, rinuncia) — ha unicamente l'effetto processuale di determinare la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3985 del 9 luglio 1984
«L'ordinanza di cancellazione della causa dal ruolo, che sia stata resa per effetto di conciliazione delle parti e redazione del relativo processo verbale a norma dell'art. 185 c.p.c., non osta, qualora la conciliazione medesima risulti invalida ed...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22970 del 7 dicembre 2004
«Con le memorie di cui all'art. 190 c.p.c., le parti possono solo replicare alle deduzioni avversarie e illustrare ulteriormente le tesi difensive già enunciate nelle comparse conclusionali, sicchè nelle memorie non possono essere esposte questioni...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27247 del 14 novembre 2008
«Rientra nei poteri discrezionali del giudice di merito la valutazione dell'opportunità di disporre indagini tecniche suppletive o integrative, di sentire a chiarimenti il consulente tecnico d'ufficio sulla relazione già depositata ovvero di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2769 del 28 marzo 1997
«Poiché le ordinanze, anche collegiali, sono sempre revocabili e modificabili da parte del giudice che le ha emesse, con le sole eccezioni di cui all'art. 177 c.p.c., il giudice di merito ben può, nell'esercizio delle proprie discrezionali...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10816 del 9 luglio 2003
«Il giudice, il quale disattenda il parere espresso dal consulente tecnico d'ufficio, ha l'onere di dare di ciò adeguata motivazione, autonomamente e direttamente penetrando nella questione tecnica e di questa giungendo a dare propria, diversa e...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19661 del 13 settembre 2006
«Il controllo del giudice del merito sui risultati dell'indagine svolta dal consulente tecnico d'ufficio costituisce un tipico apprezzamento di fatto, in ordine al quale il sindacato di legittimità è limitato alla verifica della sufficienza e...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10543 del 22 maggio 2015
«In materia di circolazione intereuropea di titoli esecutivi, la notificazione di un titolo esecutivo italiano eseguita, in uno degli altri Stati membri dell'Unione europea (esclusa la Danimarca), a mezzo posta, è rituale in applicazione degli...»