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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6998 del 22 novembre 2017
«L'assimilazione delle acque reflue di vegetazione dei frantoi oleari a quelle domestiche, a norma dell'art. 101 D.Lgs. n. 152/2006, come innovato dalla Legge n. 221/2015, a) opera soltanto ai fini dello scarico in pubblica...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 77 del 12 aprile 2017
«È infondata, nei sensi di cui in motivazione, la questione di legittimità costituzionale dell'art. 1 L. reg. Liguria 7 aprile 2015 n. 12, nella parte in cui stabilisce che la giunta regionale può individuare, sulla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13447 del 23 giugno 2005
«Non è configurabile una giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo neanche ove la controversia investa l'atto generale di aumento delle tariffe, attesa la possibilità da parte del giudice ordinario di disapplicare gli atti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25619 del 27 ottobre 2017
«Con riferimento alla illegittima eduzione di acqua potabile, la presentazione della domanda di concessione in sanatoria è condizionata al pagamento della sanzione inflitta e non esonera dall'obbligo di pagare la detta sanzione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28108 del 5 novembre 2018
«In tema di opposizione a sanzioni amministrative, ricorre il vizio di incompetenza assoluta dell'amministrazione quando l'atto emesso concerne una materia del tutto estranea alla sfera degli interessi pubblici attribuiti alla...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 30135 del 5 aprile 2017
«Le indicazioni sulle metodiche di prelievo e campionamento del refluo, contenute nell'Allegato 5 alla Parte II D.Lgs. n. 152/2006, nello specificare che la metodica normale è quella del campionamento medio, non stabiliscono un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18218 del 17 maggio 2005
«Il c.d. "scarico indiretto" non è più considerato scarico, ma viene classificato come "rifiuto liquido costituito da acque reflue" ed è sottoposto alla disciplina dei rifiuti; d'altra parte lo scarico diretto di reflui liquidi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2877 del 25 gennaio 2007
«L'insediamento di una nuova attività produttiva del medesimo capannone facente capo a diversa persona giuridica priva di ogni collegamento con quella precedentemente insediata, seppure avente non dissimile oggetto sociale,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11256 del 24 marzo 2010
«Anche a seguito della depenalizzazione della condotta di scarico senza autorizzazione di reflui provenienti da attività d'allevamento del bestiame per effetto delle modifiche introdotte dal D.Lgs. 16 gennaio 2008 n. 4...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2246 del 16 gennaio 2008
«La disciplina applicabile allo smaltimento dei rifiuti allo stato liquido, derivanti da attività ospedaliera, continua ad essere quella relativa agli scarichi di cui alla sez. II, parte terza, del D.Lgs. n. 152/2006 e non quella in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8403 del 28 febbraio 2007
«La disciplina attuale, in materia dei reflui di allevamento, è posta dall'art. 101, comma 7 lett. b) D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, che assimila alle acque reflue domestiche quelle provenienti da imprese dedite ad allevamento di...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 100 del 20 aprile 2012
«Non è fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 24 della L.R. 19 maggio 2011, n. 6 della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia (Disposizioni in materia di attività estrattive e risorse geotermiche),...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 84 del 15 maggio 2015
«Non spettava alla giunta regionale dell'Abruzzo prevedere che la movimentazione di materiali in ambiente marino, inferiore alla soglia dei 25.000 metri cubi, non è soggetta ad autorizzazione, ma ad una mera comunicazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24239 del 27 aprile 2007
«La qualificazione di tutte le acque come appartenenti al demanio pubblico, salvo limitatissime eccezioni, ribadita dall'art. 1 del D.P.R. 18 febbraio 1999, n. 238, è stata da ultimo confermata dall'art. 144 del D.Lgs. 3...»
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Tribunale Superiore delle acque pubbliche, sentenza n. 6 del 13 gennaio 2009
«Sussiste il difetto d'interesse all'annullamento del progetto di piano di tutela delle acque (ai sensi dell'art. 121, D.Lgs. n. 152/2006, con cui è stata resa operativa la direttiva n. 2000/60/CE in materia di protezione delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5741 del 27 febbraio 2019
«La parte che si sia vista rigettare dal giudice le proprie richieste istruttorie ha l'onere di reiterarle, in modo specifico, quando precisa le conclusioni, senza limitarsi al richiamo generico dei precedenti atti difensivi, poiché, diversamente,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 3229 del 5 febbraio 2019
«L'interpretazione degli artt. 189, 345 e 346 c.p.c., secondo cui l'istanza istruttoria non accolta nel corso del giudizio, che non venga riproposta in sede di precisazione delle conclusioni, deve reputarsi tacitamente rinunciata, non contrasta con...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 11547 del 2 maggio 2019
«L'art. 190, comma 2, c.p.c., prescrivendo che le comparse conclusionali devono contenere le sole conclusioni già precisate dinanzi al giudice istruttore e il compiuto svolgimento delle ragioni di fatto e di diritto su cui si fondano, mira ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 25022 del 8 ottobre 2019
«In tema di consulenza tecnica d'ufficio, la violazione, da parte del CTU, dell'obbligo di bene e fedelmente adempiere le funzioni affidategli comporta la nullità della perizia, rilevabile d'ufficio, poiché l'ausiliare del giudice svolge nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 33769 del 19 dicembre 2019
«In tema di disconoscimento dell'autenticità della sottoscrizione di una scrittura privata prodotta in copia fotostatica, ove gli eredi dell'apparente sottoscrittore affermino di non conoscere la scrittura del "de cuius", la parte che l'abbia...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7240 del 14 marzo 2019
«Il disconoscimento della scrittura privata da parte di una persona giuridica, perché sia validamente effettuato e sia idoneo ad onerare l'avversario (che insista ad avvalersi dello scritto) di richiederne la verificazione, necessita di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 15113 del 3 giugno 2019
«In tema di disconoscimento della scrittura privata, la disposizione dell'art. 215, comma 1, n. 2), c.p.c. dispone che la scrittura privata prodotta in giudizio si ha per riconosciuta se la parte comparsa non la disconosce "nella prima udienza o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23636 del 24 settembre 2019
«L'eccezione di tardività del disconoscimento della scrittura privata ai sensi degli artt. 214 e 215 c.p.c. è rimessa alla disponibilità della parte che ha prodotto il documento, in quanto unica ad avere interesse a valutare l'utilità di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 8575 del 27 marzo 2019
«È legittimato a proporre querela di falso chiunque abbia interesse a contrastare l'efficacia probatoria di un documento munito di fede privilegiata in relazione ad una pretesa che su di esso si fondi, non esclusa la stessa parte che l'abbia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4720 del 19 febbraio 2019
«Ai fini della valida proposizione della querela di falso, l'obbligo di indicazione degli elementi e delle prove della falsità previsto dall'art. 221 c.p.c. può essere assolto con qualsiasi tipo di prova che sia idonea all'accertamento del falso e,...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 5725 del 27 febbraio 2019
«La confessione deve avere ad oggetto fatti obiettivi - la cui qualificazione giuridica spetta al giudice del merito - e risponde alla regola per la quale ove la parte riferisca fatti a sé sfavorevoli le sue dichiarazioni hanno valore confessorio....»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 2482 del 29 gennaio 2019
«La confessione resa da uno dei litisconsorti necessari può essere liberamente apprezzata dal giudice per trarne elementi di convincimento anche nei confronti degli altri, con una valutazione discrezionale che non soggiace al sindacato di...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 1874 del 23 gennaio 2019
«L'art. 244 c.p.c., nell'esigere l'indicazione specifica dei fatti sui quali è dedotta la prova testimoniale, pur non imponendo alla parte l'onere di precisare in ogni dettaglio le circostanze articolate nei relativi capitoli, richiede che la...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 11765 del 6 maggio 2019
«L'esigenza di specificazione dei fatti sui quali i testimoni devono deporre è soddisfatta se, ancorché non precisati in tutti i loro minuti dettagli, tali fatti siano esposti nei loro elementi essenziali, per consentire al giudice di controllarne...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 63 del 30 marzo 2017
«È dichiarato estinto - per rinuncia al ricorso in mancanza di costituzione in giudizio della Regione resistente - il processo relativo alla questione di legittimità costituzionale degli artt. 1, 2, comma 2, e 6, comma 1,...»