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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3287 del 23 gennaio 2009
«Il potere sostitutivo attribuito al presidente del tribunale, in caso di impedimento del giudice monocratico, non è circoscritto alla sola sottoscrizione della sentenza, ma si estende anche alla stesura dei motivi della decisione.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4992 del 9 febbraio 2012
«Una volta disposto dalla Corte di Cassazione l'annullamento della sentenza di patteggiamento in relazione al calcolo riguardante l'ammontare del prezzo oggetto di confisca per equivalente, il giudizio di rinvio deve proseguire davanti al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10 del 3 luglio 1992
«Pur dopo la sentenza della Corte costituzionale n. 445/1990, con la quale è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'art. 554, comma 2, c.p.p., nella parte in cui questo non prevedeva che, a fronte di una richiesta di archiviazione per...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 275 del 13 gennaio 2005
«Dal combinato disposto degli artt. 309, comma 8, e 127, comma 3, c.p.p., e tenuto conto della sentenza della Corte costituzionale 17 gennaio 1991 n. 45, non può desumersi che, qualora l'interessato, detenuto in località esterna all'ambito...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6665 del 7 giugno 1995
«Anche nel giudizio di appello avverso sentenza pronunciata nel giudizio abbreviato ex art. 442 c.p.p., in virtù del richiamo operato dall'art. 443 ultimo comma c.p.p. all'art. 599, il quale a sua volta al primo comma richiama «le forme previste...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1212 del 7 febbraio 1995
«Nel giudizio di appello avverso sentenza pronunciata con il rito abbreviato, che si svolge, ai sensi degli artt. 443 e 599 c.p.p., in camera di consiglio con le forme previste dall'art. 127 c.p.p., deve essere l'imputato, il quale sia sottoposto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 244 del 16 gennaio 1995
«Non dà luogo a nullità la mancata traduzione del decreto di citazione a giudizio in grado di appello in una lingua nota all'imputato straniero che non conosca quella italiana, quando il giudizio di appello debba svolgersi con il rito camerale, ai...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1749 del 2 luglio 1993
«La puntuale lettura della sentenza 31 gennaio 1991, n. 45 della Corte costituzionale e il disposto dell'art. 127, terzo comma, in riferimento all'art. 309, ottavo comma, c.p.p., rendono palese che non esiste il diritto dell'interessato detenuto in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1278 del 3 maggio 1993
«La delega rogatoria prevista dall'art. 127, terzo comma c.p.p. (richiamato dagli artt. 309 e 310 c.p.p.), per ragioni di sicurezza e di economia processuale, al giudice di sorveglianza, quando l'interessato sia detenuto in luogo esterno al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42 del 6 febbraio 1995
«Deve ritenersi suscettibile di confisca obbligatoria, ai sensi del primo comma dell'art. 301 D.P.R. 23 gennaio 1973, n. 43 (T.U. delle disposizioni legislative in materia doganale), un'autovettura assoggettata a sequestro, che, in quanto cosa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29175 del 6 luglio 2005
«Deve ritenersi ammissibile il ricorso per cassazione proposto dall'imputato avverso l'ordinanza di revoca della sentenza di non luogo a procedere adottata con procedura de plano anziché con l'osservanza delle forme di cui all'art. 127 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1713 del 16 gennaio 2003
«Il principio dell'immutabilità del giudice, sancito dall'art. 525, secondo comma c.p.p., pur essendo espressamente riferito alla sentenza pronunciata a seguito di dibattimento, è applicabile anche all'ordinanza emessa all'esito della procedura...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46207 del 19 dicembre 2005
«Avuto riguardo alla valorizzazione del principio del contraddittorio operata dal riformulato art. 111 Cost., deve ritenersi che la procedura camerale partecipata, quale prevista dall'art. 127 c.p.p., costituisca, rispetto a quella de plano, non...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7551 del 27 giugno 1998
«È manifestamente infondata, in riferimento all'art. 24 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 486, comma quinto, c.p.p., nella parte in cui non si applica ai procedimenti in camera di consiglio che si svolgono a norma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4214 del 7 aprile 1998
«Nella fase di appello del giudizio abbreviato — che si svolge in camera di consiglio, ai sensi degli artt. 443, comma quarto, e 599 c.p.p. — l'udienza è rinviata se sussiste un legittimo impedimento dell'imputato che ha manifestato la volontà di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 119 del 3 marzo 1992
«Il deposito degli atti e dei documenti processuali in cancelleria costituisce una semplice attività materiale ed i relativi adempimenti non sono soggetti ad alcuna formalità. Trattandosi di adempimento ordinario di un atto di ufficio, esso deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5122 del 11 febbraio 2011
«È nulla la notifica dell'avviso di deposito dell'estratto contumaciale della sentenza effettuata nei confronti del difensore di ufficio nominato in giudizio, ai sensi dell'art. 128 c.p.p., in sostituzione del difensore di fiducia non comparso.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 31312 del 19 settembre 2002
«Alle parti presenti non deve essere dato avviso del deposito della sentenza di non luogo a procedere emessa a norma dell'art. 424 c.p.p., nel caso in cui la stessa, anziché contestualmente, sia motivata nel trentesimo giorno dalla pronuncia.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 11 del 2 giugno 1998
«Ai fini della perdita di efficacia del provvedimento che dispone la misura coercitiva personale per omessa decisione del tribunale sulla richiesta di riesame entro il decimo giorno dalla ricezione degli atti, deve farsi riferimento alla data di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6664 del 20 febbraio 2012
«Nel giudizio di appello il tardivo deposito del verbale stenotipico dell'udienza di primo grado non comporta alcuna nullità processuale della sentenza. (Fattispecie nella quale la S.C. ha ritenuto che, per la presentazione dell'impugnazione, al...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31307 del 16 luglio 2004
«In tema di documentazione degli atti, è nullo - e la nullità si estende alla pronuncia della sentenza successiva - il verbale redatto in forma stenotipica da un tecnico autorizzato, che non l'abbia sottoscritto, nella sua qualità, limitatamente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9975 del 5 marzo 2003
«Il verbale di udienza nel processo penale fa piena prova fino a querela di falso in quanto è atto pubblico redatto da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni il cui regime di efficacia è sancito dalla norma generale dell'art. 2700...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32924 del 29 luglio 2004
«In tema di incompetenza, l'imputato non appellante per carenza di interesse, essendo stato assolto in primo grado, qualora il pubblico ministero impugni la sentenza assolutoria, può riproporre, a norma dell'art. 24, comma primo, c.p.p.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6194 del 8 luglio 1996
«La riserva di impugnazione, per spiegare il proprio duplice effetto — di consentire contemporaneamente l'impugnazione della sentenza non definitiva e di quella definitiva e di precludere alla parte, dopo la riserva, di proporre l'impugnazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3917 del 30 marzo 1998
«La nullità prevista dall'art. 142 c.p.p. per i verbali con incertezza assoluta delle persone intervenute, o privi di sottoscrizione del pubblico ufficiale che li ha redatti, non ha carattere assoluto sia perché non definita come tale sia perché...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11311 del 22 marzo 2011
«La sentenza non è compresa tra gli atti rispetto ai quali la legge processuale assicura all'imputato alloglotta, che non conosca la lingua italiana, il diritto alla nomina di un interprete per la traduzione nella lingua a lui conosciuta.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38639 del 5 ottobre 2009
«In tema di mandato di arresto europeo, non sussiste alcun obbligo di traduzione nella lingua nazionale della persona richiesta, che non conosce la lingua italiana, della motivazione della sentenza della corte di appello che dispone la consegna. Il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44101 del 26 novembre 2008
«La sentenza non rientra tra gli atti rispetto ai quali grava sull'autorità giudiziaria l'obbligo di traduzione nei confronti dello straniero che non comprenda la lingua italiana (fattispecie relativa a sentenza di condanna).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19136 del 31 maggio 2006
«Sia la sentenza, in quanto atto scritto, che l'estratto contumaciale non rientrano tra gli atti per i quali, a norma dell'art. 143 c.p.p., è assicurata la traduzione gratuita nella lingua conosciuta dall'imputato di nazionalità straniera.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10675 del 15 marzo 2001
«Alla luce delle innovazioni introdotte dalla legge 16 dicembre 1999 n. 479 e, segnatamente, di quanto disposto dagli artt. 421 bis, 422, comma 1, 425, comma 3, c.p.p. (il primo di tali articoli inserito e gli altri due novellati da detta legge),...»