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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6316 del 25 maggio 1992
«È inammissibile il ricorso per cassazione proposto contro la sentenza, quando il ricorrente si limiti a denunciare l'illegittimità dell'ordinanza che lo ha dichiarato contumace, in quanto, a norma dell'art. 586, comma 1, c.p.p., l'impugnazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 50 del 24 febbraio 2000
«Il riconoscimento da parte dell'ordinamento di un potere impugnatorio specifico, benché differito, esclude la possibilità di impugnare immediatamente il provvedimento come abnorme. (Fattispecie relativa ad ordinanza dibattimentale di sospensione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21641 del 6 maggio 2004
«In tema di effetto estensivo dell'impugnazione in materia cautelare (art. 587 c.p.p.), la frammentazione del procedimento, derivante dalla diversità dei mezzi di impugnazione proposti, non preclude l'estensione degli effetti favorevoli della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 356 del 14 gennaio 2000
«In caso di abolitio criminis, poiché tale evento fa venire meno, ancor più che la validità e la efficacia della norma penale incriminatrice, la sua stessa esistenza nell'ordinamento, ogni giudice che sia formalmente investito della cognizione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5854 del 7 novembre 1997
«Attesa la presenza, nel sistema processuale penale, del principio di carattere generale fissato dall'art. 588, comma 1, c.p.p., secondo cui, salva diversa disposizione di legge, la proposizione di impugnazione sospende l'esecuzione del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2738 del 30 novembre 1998
«Il mandato di cui all'art. 571 c.p.p. può essere rilasciato al difensore anche prima della pronuncia del provvedimento da impugnare, ma per essere considerato specifico deve contenere l'espresso ed esplicito conferimento, al detto difensore, del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4471 del 2 dicembre 1992
«Avverso l'ordinanza con la quale il giudice di appello rigetta la richiesta dell'imputato intesa ad ottenere, ai sensi dell'art. 600, comma terzo, c.p.p., la sospensione della esecuzione della condanna al pagamento di una provvisionale in favore...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 33748 del 20 settembre 2005
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 570 c.p.p. (rectius art. 593 comma primo), prospettata in riferimento agli artt. 24 comma secondo e 111 Cost., nella parte in cui non prevede che il P.M. non possa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1381 del 17 maggio 1995
«Gli indizi, che sono le prove indirette del fatto, inseriti in una serie causale costituiscono anelli di una catena di rapporti naturali costantemente uniformi e di comportamenti umani che secondo l'id quod plerumque accidit conducono ad un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1119 del 27 marzo 1999
«In tema di appropriazione indebita, l'evento del reato si realizza nel luogo e nel tempo in cui la manifestazione della volontà dell'agente di fare proprio il bene posseduto giunge a conoscenza della persona offesa, e non nel luogo e nel tempo in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1238 del 12 aprile 1994
«Il potere-dovere di decidere «le questioni rilevabili d'ufficio in ogni stato e grado del processo e quelle che non sarebbe stato possibile dedurre in grado di appello», attribuito alla Corte di cassazione dall'art. 609, secondo comma, c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 3279 del 1 luglio 1995
«La procedura di correzione degli errori materiali inficianti provvedimenti giurisdizionali non è consentita allorché determini la modifica essenziale del provvedimento ovvero si risolva addirittura nella sostituzione della decisione assunta; ne...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15653 del 16 aprile 2008
«Qualora, in sede di legittimità, si riscontri, unitamente alla sopravvenuta prescrizione del reato, anche un vizio di motivazione in ordine alla ritenuta responsabilità dell'imputato, condannato dal giudice di merito anche al risarcimento del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4443 del 29 novembre 2005
«In tema di misure volte a prevenire i fenomeni di violenza in occasione di competizioni sportive, l'annullamento per vizio di motivazione dell'ordinanza di convalida della misura con cui il questore prescrive la comparizione periodica alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4050 del 30 dicembre 2000
«Nel caso di annullamento con rinvio della sentenza d'appello, fino al momento in cui gli atti, con la sentenza di annullamento, non vengano trasmessi, ai sensi dell'art. 625, comma 1, c.p.p., dalla cancelleria della Corte al giudice che deve...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1722 del 13 settembre 1993
«Nel caso in cui la Cassazione annulli l'ordinanza, con la quale il tribunale del riesame abbia revocato il provvedimento cautelare della custodia in carcere, non spetta al giudice di legittimità disporre il ripristino della medesima, in attesa...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 30 marzo 1998
«Dall'autonomia del procedimento di prevenzione rispetto al procedimento penale discende che giudice della inconciliabilità dei fatti posti a fondamento del provvedimento di applicazione della misura con quelli stabiliti in una sentenza penale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13622 del 12 aprile 2012
«In tema di revisione, il proponente non ha l'onere di allegare la sentenza cui si riferisce l'istanza, dovendo il giudice competente, individuato ai sensi dell'art. 11 cod. proc. pen., attivarsi per richiedere il provvedimento.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2417 del 20 gennaio 2003
«In tema di revisione, la competenza attribuita alla Corte d'appello, nel cui distretto si trova il giudice che ha pronunciato la sentenza di primo grado o il decreto penale di condanna, ha natura funzionale; deve quindi ritenersi affetto da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 624 del 25 giugno 1997
«L'interesse ad impugnare — che deve tendere a un risultato pratico in rapporto alle situazioni e alle facoltà tutelate dall'ordinamento — assume un contenuto di concretezza tutte le volte in cui dalla modifica del provvedimento impugnato — da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31916 del 3 agosto 2007
«In tema di esecuzione, l'incompetenza del Pubblico Ministero che ha emesso l'ordine — nella fattispecie derivante dal fatto che si trattava di magistrato appartenente alla Procura presso il giudice che aveva emesso la sentenza posta in esecuzione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21735 del 16 maggio 2003
«Non è abnorme — e quindi non è ricorribile per cassazione — il provvedimento con il quale il pubblico ministero disponga lo sgombero di un edificio sequestrato, trattandosi di atto di esercizio del potere di determinare le modalità esecutive del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 42884 del 28 novembre 2001
«L'ordine di demolizione adottato dal giudice ai sensi dell'art. 7 legge 28 febbraio 1985, n. 47, al pari delle altre statuizioni contenute nella sentenza definitiva, è soggetto all'esecuzione nelle forme previste dal codice di procedura penale,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33451 del 7 settembre 2001
«Non integra il reato di inosservanza dei provvedimenti dell'autorità di cui all'art. 650 c.p. la condotta di chi non ottempera all'ingiunzione del procuratore della Repubblica, conseguente all'ordine di demolizione del manufatto abusivo impartito...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22665 del 4 giugno 2001
«È abnorme il provvedimento del Gip il quale nel rigettare l'istanza di revoca del sequestro preventivo di un immobile abusivo ne differisca, per ragioni di mera opportunità, il termine di sgombero fissato dal P.M., così esercitando il potere di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4396 del 11 agosto 1999
«I provvedimenti emessi dal pubblico ministero nella fase esecutiva, anche se incidenti sulla libertà del condannato, non avendo contenuto decisorio e attitudine a definire il rapporto processuale, non hanno natura giurisdizionale ma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 417 del 16 marzo 1994
«Nel procedimento esecutivo il «difensore nominato dall'interessato» di cui è menzione nell'art. 655, quinto comma, c.p.p., non può essere che quello specificamente designato per la fase esecutiva, dovendosi escludere la permanente validità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1610 del 25 agosto 1993
«Il provvedimento impositivo del pagamento delle somme devolute alla Cassa delle ammende, in conseguenza della dichiarazione di inammissibilità del ricorso per cassazione, al pari di quello conseguente al rigetto, non è revocabile. L'istanza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49890 del 30 dicembre 2009
«Sull’opposizione proposta ai sensi dell’art. 667, comma 4, c.p.p. avverso il diniego della restituzione di cose sequestrate può legittimamente provvedere, senza che ciò sia causa di incompatibilità, lo stesso magistrato dal quale il provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47699 del 12 dicembre 2003
«Non è ricorribile per cassazione il provvedimento pronunciato inaudita altera parte, ex art. 667, comma quarto, c.p.p., dal giudice dell'esecuzione in materia di restituzione delle cose sottoposte a sequestro o alla misura della confisca,...»