-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 29006 del 10 dicembre 2008
«Nel rito del lavoro, il giudice, ove si verta in situazione di "semiplena probatio", ha il potere-dovere di provvedere d'ufficio agli atti istruttori idonei a superare l'incertezza dei fatti costitutivi dei diritti in contestazione,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8721 del 13 aprile 2010
«Qualora una controversia cui sia applicabile il rito del lavoro (nella specie in riferimento a domanda di restituzione di somme pretesamente corrisposte illegittimamente da una società al presidente del consiglio di amministrazione) sia stata...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11233 del 16 dicembre 1996
«Nelle controversie proposte davanti al giudice del lavoro (nella specie, perché involgente un rapporto di agenzia e, quindi, ascrivibile all'ambito dei rapporti di parasubordinazione di cui all'art. 409, n. 3, c.p.c.), le preclusioni al rilievo...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 458 del 14 gennaio 2003
«Il ricorso del giudice, ai sensi dell'art. 432 c.p.c., alla liquidazione equitativa della prestazione dovuta implica un giudizio di merito, censurabile in sede di legittimità solo per insussistenza dei presupposti o per vizio di motivazione,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6488 del 23 aprile 2003
«Sussistono i requisiti di specificità dei motivi di appello, prescritti dall'art. 434 c.p.c., qualora la parte appellante indichi, sia pure a mezzo di una esposizione sommaria, le proprie doglianze in modo che il giudice del gravame sia posto in...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6170 del 5 luglio 1996
«Nel rito del lavoro l'appellante non ha l'onere di riproporre le istanze istruttorie, ritualmente proposte in primo grado, sulle quali il pretore abbia omesso di provvedere per aver ritenuto diversamente provate le circostanze di fatto allegate a...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6412 del 9 giugno 1993
«Nel rito del lavoro, l'appellante che impugna in toto la sentenza di primo grado, insistendo per l'accoglimento delle domande proposte, non ha l'onere di reiterare in modo specifico le richieste istruttorie pertinenti a tali domande, essendo tale...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9069 del 2 maggio 2005
«In mancanza di espressa previsione in deroga alle disposizioni generali (quale quella prevista per il ricorso per cassazione dall'art. 134 att. c.p.c., non suscettibile di applicazione analogica) il deposito presso la cancelleria a mani del...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1353 del 16 febbraio 1985
«Nel nuovo rito del lavoro, la costituzione dell'appellante richiede soltanto il deposito del ricorso e pertanto il mancato deposito del fascicolo di parte e della copia della sentenza impugnata non comporta l'improcedibilità del gravame, ma...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25281 del 1 dicembre 2009
«Nel rito del lavoro (applicabile in materia di locazioni ai sensi dell'art. 447 bis c.p.c.), il convenuto, rimasto contumace nel giudizio di primo grado, ben può nell'atto di appello contestare la fondatezza della domanda, nel rispetto delle...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12366 del 22 agosto 2003
«Nel rito del lavoro, l'appellante che impugna in toto la sentenza di primo grado, insistendo per l'accoglimento delle domande, non ha l'onere di reiterare le istanze istruttorie pertinenti a dette domande, ritualmente proposte in primo grado, in...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12629 del 28 agosto 2002
«La presunzione di rinuncia delle domande ed eccezioni non accolte in primo grado e non riproposte espressamente nell'atto di appello, di cui all'art. 346 c.p.c., non trova applicazione con riguardo alle istanze istruttorie, quando sia stata...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 383 del 14 gennaio 2000
«Il richiamo nella comparsa di costituzione in appello «a tutto quanto già dedotto nella comparsa di costituzione e risposta del giudizio di primo grado» non confligge con l'art. 436, comma secondo c.p.c., che nel rito speciale del lavoro —...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4573 del 19 aprile 1993
«La concessione del termine di cui all'art. 439 c.p.c. in relazione all'art. 426 stesso codice è volta solo a consentire alle parti di mettersi in regola con le prescrizioni introdotte dal rito del lavoro e non può quindi essere utilizzato per...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5578 del 7 giugno 1999
«Nelle controversie in materia di invalidità pensionabile la nomina del consulente tecnico d'ufficio è obbligatoria per il giudice di primo grado, mentre è, in linea di principio, meramente facoltativa per il giudice d'appello, salvo il caso di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1774 del 15 marzo 1986
«Qualora la parte abbia mosso all'operato del consulente tecnico di ufficio specifici rilievi critici, che possono essere formulati anche con la produzione di una certificazione sanitaria di data posteriore a quella delle indagini peritali, ovvero...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14963 del 6 settembre 2012
«In tema di riscossione dei contributi previdenziali mediante iscrizione a ruolo, quando con unico atto siano proposte - come è consentito - sia l'opposizione per motivi di merito della pretesa contributiva che l'opposizione per vizi di forma della...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 499 del 13 gennaio 2009
«In tema di contribuzione previdenziale, gli sgravi contributivi e la fiscalizzazione degli oneri sociali, pur costituendo misure distinte di riduzione dell'obbligo contributivo (la prima, legata ad un criterio di territorialità ed incidente sulla...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2423 del 26 febbraio 1993
«Le controversie aventi ad oggetto domande proposte da dipendenti della soppressa O.N.M.I., trasferiti ad enti locali, per conseguire l'indennità di anzianità, in relazione all'attività lavorativa svolta alle dipendenze dell'ente soppresso, sono...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7141 del 9 maggio 2003
«L'indennizzo ai soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni ed emoderivati, di cui alla L. n. 210 del 1992, ha natura non già risarcitoria, bensì assistenziale in senso lato, riconducibile agli articoli 2 e 32 Cost., ed alle...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11116 del 12 dicembre 1996
«In base al principio secondo cui i motivi del ricorso per cassazione non possono investire questioni che non siano state proposte innanzi al giudice di merito e la cui soluzione implicherebbe nuovi accertamenti di fatto, è inammissibile...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11729 del 11 novembre 1995
«A seguito della sentenza della Corte costituzionale 12 aprile 1991, n. 156 che ha esteso ai crediti previdenziali la disciplina della rivalutazione automatica del credito di cui all'art. 429, terzo comma, c.p.c. (sia pure con decorrenza dal...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3116 del 17 febbraio 2004
«Agli interessi sui ratei arretrati dei crediti previdenziali e assistenziali maturati, prima della liquidazione, sia anteriormente che posteriormente all'entrata in vigore della legge n. 412 del 1991 si applica il termine di prescrizione...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17126 del 3 dicembre 2002
«La rivalutazione monetaria e gli interessi legali costituiscono una componente essenziale dei ratei delle prestazioni assistenziali spettanti agli invalidi civili e a loro corrisposte in ritardo; pertanto, il relativo credito è soggetto alla...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9050 del 26 agosto 1993
«In tema di controversie in materia di previdenza e di assistenza obbligatorie, la norma dell'art. 444, terzo comma, c.p.c. (secondo cui, «per le controversie relative agli obblighi dei datori di lavoro e all'applicazione delle sanzioni civili per...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1361 del 23 febbraio 1990
«La disposizione dell'art. 444, terzo comma, c.p.c., che prevede la competenza del pretore del luogo in cui ha sede l'ente previdenziale a conoscere delle controversie relative ad obblighi contributivi dei «datori di lavoro», trova generale...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6619 del 28 aprile 2003
«Ai sensi dell'art. 444, terzo comma c.p.c., giudice del lavoro territorialmente competente a conoscere delle opposizioni a cartella esattoriale riguardanti il mancato pagamento di contributi previdenziali e le relative sanzioni, disciplinate...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6392 del 27 giugno 1998
«La tardiva (perché posteriore alla scadenza dei 120 giorni successivi alla proposizione della domanda amministrativa) erogazione dell'indennità di accompagnamento determina insorgenza del diritto ad interessi e rivalutazione, da computarsi sui...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3234 del 5 marzo 2003
«Con l'entrata in vigore della legge 11 agosto 1973, n. 533, la nomina del consulente tecnico in appello è divenuta facoltativa sia nei procedimenti relativi a controversie individuali di lavoro che in quelli attinenti a controversie in materia di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18661 del 6 agosto 2013
«Proposta, ai sensi dell'art. 79 della legge 27 luglio 1978, n. 392, la domanda di ripetizione di indebito in relazione a canoni di locazione pagati in misura superiore a quella legale, il giudice, anche se richiesto da parte attrice, ma in assenza...»