-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20878 del 8 ottobre 2010
«L'art. 94 cod. proc. civ., il quale contempla la condanna alle spese nei confronti dell'avversario vincitore, eventualmente in solido con la parte, del soggetto che la rappresenti (e, quindi, come nella specie, anche dell'amministratore di una...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 24226 del 30 dicembre 2004
«La decadenza del contribuente dal diritto al rimborso per non aver presentato la relativa istanza entro il termine di diciotto mesi, di cui all'art. 38 del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, dal versamento dell'imposta (nella specie ILOR)...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 10606 del 20 maggio 2005
«Ai sensi dell'art. 3, paragrafo 1, del Regolamento (CE) n. 1346/2000 del 29 maggio 2000, relativo alle procedure di insolvenza, competenti ad aprire la procedura di insolvenza sono i giudici dello Stato membro nel cui territorio è situato il...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 14348 del 28 luglio 2004
«Spetta al giudice italiano la giurisdizione con riguardo all'istanza di fallimento presentata nei confronti di una società di capitali, operante nel settore dei finanziamenti e degli impegni di firma, già costituita in Italia, che dopo aver...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17993 del 9 settembre 2005
«Il carattere della novità dell'invenzione richiede che il trovato, per una persona esperta del ramo cui si riferisce, non risulti in modo evidente dallo stato della tecnica e non è escluso dal solo fatto che due brevetti sono connotati dalla...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 18595 del 28 agosto 2006
«In tema di controversie concernenti i diritti del lavoratore che abbia realizzato una invenzione industriale, la competenza del giudice del lavoro sulla base del disposto degli artt. 409 e ss cod. proc. civ. va affermata fino all'entrata in vigore...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15086 del 5 agosto 2004
«La costituzione in giudizio della parte e la relativa regolarità si presume quando essa risulti dal tenore del verbale, atto assistito da fede pubblica ai sensi e nei limiti dell'art. 2700 c.p.c.. In tal caso - nella ipotesi di appello incidentale...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6565 del 20 marzo 2007
«Nel giudizio di opposizione a ordinanza-ingiunzione irrogativa di una sanzione amministrativa pecuniaria, il verbale di accertamento dell'infrazione può assumere un valore probatorio disomogeneo, che si risolve in un triplice livello di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27937 del 24 novembre 2008
«In tema di sanzioni amministrative per violazione del codice della strada, per contestare le affermazioni contenute in un verbale proveniente da un pubblico ufficiale su circostanze oggetto di percezione sensoriale, e come tali suscettibili di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 27489 del 28 ottobre 2019
«L'atto pubblico fa fede fino a querela di falso soltanto relativamente alla provenienza del documento dal pubblico ufficiale che l'ha formato, alle dichiarazioni al medesimo rese ed agli altri fatti dal medesimo compiuti, non estendendosi tale...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21554 del 7 ottobre 2020
«Le scritture private provenienti da terzi estranei alla lite possono essere liberamente contestate dalle parti, non applicandosi alle stesse né la disciplina sostanziale di cui all'art. 2702 c.c., né quella processuale di cui all'art. 214 c.p.c.,...»
-
Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 20813 del 21 luglio 2021
«L'assenza, nella previsione dell'art. 2704, comma 1, c.c., di un'elencazione tassativa dei fatti in base ai quali la data di una scrittura privata non autenticata possa ritenersi opponibile nei confronti dei terzi, consente al giudice di merito di...»
-
Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 23426 del 26 ottobre 2020
«In tema di notifica della cartella esattoriale, laddove l'agente della riscossione produca in giudizio copia fotostatica della relata di notifica o dell'avviso di ricevimento (recanti il numero identificativo della cartella) e l'obbligato contesti...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 190 del 9 gennaio 2020
«L'ammissione della prova testimoniale oltre i limiti di valore stabiliti dall'art. 2721 c.c. costituisce un potere discrezionale del giudice di merito, il cui esercizio, o mancato esercizio, è insindacabile in sede di legittimità ove sia...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 8230 del 4 aprile 2018
«Lo scontrino fiscale non costituisce prova piena del pagamento, benché il giudice di merito possa prenderlo in considerazione e valutarlo a tal fine unitamente alle altre risultanze processuali. (Rigetta, CORTE D'APPELLO NAPOLI, 10/04/2013).»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2431 del 9 febbraio 2004
«Le presunzioni semplici consistono nel ragionamento del giudice, il quale, una volta acquisita, tramite fonti materiali di prova (o anche tramite il notorio o a seguito della non contestazione) la conoscenza di un fatto secondario, deduce da...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2699 del 12 febbraio 2004
«In tema di prova civile, una circostanza dedotta da una parte può ritenersi pacifica - in difetto di una norma o di un principio che vincoli alla contestazione specifica - se essa sia esplicitamente ammessa dalla controparte o se questa, pur non...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 903 del 18 gennaio 2005
«In tema di simulazione assoluta del contratto, nel caso in cui la relativa domanda sia proposta da terzi estranei al negozio, spetta al giudice del merito valutare l'opportunità di fondare la decisione sulla prova per presunzioni e l'idoneità...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2557 del 4 febbraio 2008
«In tema di elemento soggettivo dell'azione revocatoria proposta ex art. 67, secondo comma, legge fall., la "scientia decoctionis" in capo al terzo è oggetto di apprezzamento del giudice di merito, incensurabile in sede di legittimità se...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3513 del 6 febbraio 2019
«Nella prova per presunzioni, ai sensi degli artt. 2727 e 2729 c.c., non occorre che tra il fatto noto e quello ignoto sussista un legame di assoluta ed esclusiva necessità causale, ma è sufficiente che dal fatto noto sia desumibile univocamente...»
-
Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 5484 del 26 febbraio 2019
«La prova per presunzione semplice, che può anche costituire l'unica fonte del convincimento del giudice, integra un apprezzamento di fatto che, se coerentemente motivato, non è censurabile in sede di legittimità. (Nella specie, la S.C. ha ritenuto...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1163 del 21 gennaio 2020
«Nella prova per presunzioni, ai sensi degli artt. 2727 e 2729 c.c., non occorre che tra il fatto noto e quello ignoto sussista un legame di assoluta ed esclusiva necessità causale, essendo sufficiente che dal fatto noto sia desumibile univocamente...»
-
Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 22184 del 14 ottobre 2020
«In tema di accertamento dei redditi, costituisce presupposto per procedere col metodo analitico induttivo la complessiva inattendibilità della contabilità, da valutarsi sulla base di presunzioni ex art. 39, comma 1, lett. d), d.P.R. n. 600, del...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 21403 del 26 luglio 2021
«In tema di prova per presunzioni, ai sensi degli artt. 2727 e 2729 c.c., non occorre che tra il fatto noto e quello ignoto sussista un legame di assoluta ed esclusiva necessità causale, essendo sufficiente che dal fatto noto sia desumibile...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 11898 del 18 giugno 2020
«La confessione stragiudiziale fatta ad un terzo non ha valore di prova legale, come la confessione giudiziale o stragiudiziale fatta alla parte, e può, quindi, essere liberamente apprezzata dal giudice, a cui compete, con valutazione non...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 19708 del 21 settembre 2020
«Una dichiarazione confessoria a natura stragiudiziale può essere contenuta anche in un atto sostitutivo di notorietà e, come tale, è liberamente valutabile dal giudice quale prova, ai sensi dell'art. 2735, comma 1, c.c. (Nella specie, la S.C. ha...»
-
Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 24468 del 4 novembre 2020
«Alle dichiarazioni a sé sfavorevoli rese dalla parte al CTU non può che attribuirsi la stessa valenza probatoria che è riconosciuta dall'art. 2735, comma 1, seconda parte, c.c. alle dichiarazioni confessorie stragiudiziali fatte al terzo, le quali...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 29320 del 21 ottobre 2021
«Quando la controversia di primo grado sia stata definita sulla base di un giuramento suppletorio, il giudice di appello, investito con i motivi di gravame della questione relativa alla sussistenza dei requisiti per la sua ammissione, non può...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 19960 del 6 ottobre 2015
«Il principio di indivisibilità del pegno, contenuto nell'art. 2799 c.c., non esclude la possibilità che il pegno stesso, unitariamente, sia concesso a garanzia di diversi crediti, purché almeno uno di essi sia, secondo l'accertamento del giudice...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5508 del 26 febbraio 2021
«Il cessionario del credito ipotecario, divenuto tale dopo la vendita del bene ipotecato, partecipa alla distribuzione della somma ricavata nel processo esecutivo con la prelazione spettante all'originario creditore ipotecario, qualora la cessione...»