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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47671 del 12 dicembre 2003
«Il compimento di atti idonei diretti in maniera non equivoca a manomettere un apparecchio telefonico per ottenere un accredito per la fruizione del servizio integra gli estremi del tentativo di furto e non di tentata truffa, in quanto l'indebita...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7707 del 2 aprile 2014
«Nell'espropriazione immobiliare, conclusa la fase della vendita con il decreto di trasferimento, le doglianze per vizi ad esso anteriori, non fatte valere utilmente con i rimedi allo scopo apprestati, quale, in particolare, l'opposizione agli atti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1675 del 12 febbraio 1996
«Ricorre l'ipotesi del peculato e non della truffa qualora vengono posti in essere raggiri ed artifici non per entrare in possesso del denaro pubblico, ma per occultare la commissione della illecita appropriazione di cose mobili delle quali il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8264 del 30 agosto 1993
«Il delitto di millantato credito, a differenza della truffa, è caratterizzato da un raggiro del tutto particolare, consistente nelle vanterie, esplicite o anche implicite, di ingerenze o pressioni da parte del millantatore presso il pubblico...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 679 del 15 gennaio 2014
«In materia di ricusazione del giudice della esecuzione, poiché i suoi atti sono suscettibili di controllo con lo specifico rimedio dell'opposizione ai sensi dell'art. 617 cod. proc. civ., la mancata impugnabilità in via autonoma dell'ordinanza di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 2685 del 6 febbraio 2014
«La domanda di risoluzione contratto di locazione per inadempimento del conduttore, ai sensi dell'art. 1453 c.c., può essere proposta tanto con ricorso per convalida di sfratto, quanto nelle forme del giudizio ordinario di cognizione, e non muta...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3135 del 22 gennaio 2003
«La cosiddetta truffa processuale consistente nel fatto di chi, inducendo in errore il giudice in un processo civile o amministrativo mediante artifici o raggiri, ottenga una decisione favorevole non integra il reato di cui all'art. 640 c.p., in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12604 del 18 marzo 2013
«Non integra il reato di truffa la condotta di chi consegni alcuni assegni postdatati in pagamento di lavorazioni su alcuni gioielli e, successivamente, presenti denuncia di furto dei titoli, dal momento che la condotta fraudolenta, consistita...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 38333 del 24 ottobre 2001
«Non integra il reato di truffa la condotta del medico il quale effettui visite mediche ovvero rilasci certificazioni o prescrizioni sanitarie su ricettari intestati ad altro medico convenzionato con il servizio sanitario nazionale, se non risulta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 1748 del 16 gennaio 2014
«È inammissibile la dichiarazione di ricusazione presentata a mezzo del servizio postale. (In motivazione, la Corte ha precisato che la stessa nozione di "presentazione", cui fa riferimento l'art. 38 cod. proc. pen., appare incompatibile con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5087 del 31 gennaio 2014
«L'elemento distintivo tra il delitto di peculato e quello di truffa aggravata dall'abuso dei poteri o dalla violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione va individuato con riferimento alle modalità di acquisizione del possesso del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37122 del 22 settembre 2004
«Risponde del delitto di truffa aggravata ex art. 640 bis c.p. e non anche di peculato l'incaricato di pubblico servizio (nella specie di un ente locale addetto alla formazione professionale) che ottenga con modalità truffaldine finanziamenti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17748 del 6 maggio 2011
«Integra il delitto di frode informatica, e non quello di indebita utilizzazione di carte di credito, colui che, servendosi di una carta di credito falsificata e di un codice di accesso fraudolentemente captato in precedenza, penetri abusivamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26046 del 18 giugno 2003
«L'art. 640 quater c.p., nello stabilire che, nei casi di cui agli artt. 640, secondo comma, n. 1 (truffa in danno dello Stato o di altro ente pubblico ovvero con pretesto di esonero dal servizio militare), 640 bis (truffa aggravata per il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45152 del 4 dicembre 2008
«In tema di usura, lo stato di bisogno consiste in una situazione che elimina o comunque limita la volontà del soggetto passivo e lo induce a contrattare in condizioni di inferiorità psichica tali da viziare il consenso. (La Corte ha precisato che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40526 del 8 novembre 2005
«In tema di usura, lo stato di bisogno in cui deve trovarsi la vittima può essere di qualsiasi natura, specie e grado, e quindi può essere determinato anche da debiti contratti per il vizio del gioco d'azzardo, non essendo richiesto dalla norma...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 709 del 10 gennaio 2014
«In tema di usura, lo stato di bisogno in cui deve trovarsi la vittima per integrare la circostanza aggravante di cui all'art. 644, comma quinto, n. 3 cod. pen. può essere di qualsiasi natura, specie e grado e può quindi derivare anche dall'aver...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45993 del 10 dicembre 2007
«In relazione al delitto di concussione, l'abuso dei poteri da parte del soggetto agente e la conseguente costrizione od induzione del soggetto passivo a dare od a promettere denaro od altra utilità prescinde totalmente dalla legittimità o meno...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32963 del 2 ottobre 2002
«Non è configurabile il reato di appropriazione indebita aggravata nel caso di omesso, tempestivo pagamento dei canoni c.d. “di fognatura” dovuti, ai sensi dell'art. 17, comma 7, dell'abrogata legge 10 maggio 1976 n. 319, da parte dell'ente gestore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43704 del 5 dicembre 2001
«All'autista giudiziario non può essere riconosciuto il requisito di incaricato di pubblico servizio, secondo la formulazione dell'art. 358 c.p., dettata dalla legge 26 aprile 1990, n. 86, che esclude tale qualifica per le attività caratterizzate...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1867 del 10 febbraio 1990
«Non tutta l'attività di una banca può rientrare sotto la qualificazione pubblicistica, e tanto meno quella preposta alla raccolta e distribuzione di risparmi e di crediti. Agendo in tale settore, il dipendente della banca non opera come incaricato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6791 del 7 giugno 1988
«Negli atti di gestione di un'impresa bancaria non è ravvisabile l'esercizio di una pubblica funzione o di un pubblico servizio con la conseguenza che, venuta meno la qualità di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio in capo ai...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2896 del 4 marzo 1988
«Gli amministratori e i dipendenti degli istituti bancari non svolgono, nell'esercizio dei compiti dell'impresa, una attività di pubblico servizio, ma una attività imprenditoriale di natura privata sicché non rivestono la qualità di incaricati di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 377 del 17 gennaio 1989
«L'appropriazione indebita aggravata ai sensi dell'art. 61 n. 9 c.p., a differenza del peculato e della malversazione che richiedono nel soggetto il possesso del denaro o della cosa mobile per ragioni di ufficio o di servizio, postula che il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41462 del 23 novembre 2010
«Integra il reato di appropriazione indebita la condotta dell'amministratore condominiale che, ricevute le somme di denaro necessarie dai condomini, ometta di versare i contributi previdenziali per il servizio di portierato.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8342 del 16 luglio 1987
«La concessione abusiva di fido commessa da un dipendente bancario che non riveste la qualifica di pubblico ufficiale né di incaricato di pubblico servizio non integra gli estremi dell'appropriazione indebita poiché tale reato prevede come condotta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1472 del 4 dicembre 1986
«Nel sistema delle partecipazioni statali deve essere attribuita natura privatistica al rapporto intercorrente tra gli enti pubblici di gestione e le società per azioni di cui tali enti si avvalgano per la realizzazione completa dei relativi fini....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15124 del 31 marzo 2003
«Integra il reato di peculato e non quello di appropriazione aggravata di cose smarrite l'apprensione, da parte di agente della polizia di Stato in servizio presso un aeroporto, di cose custodite in uno zaino rinvenuto presso lo scalo aeroportuale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3715 del 16 marzo 1990
«Ai fini della configurabilità del delitto di ricettazione si richiede, essenzialmente, la certezza della provenienza delittuosa del bene ricevuto, acquistato od occultato, ma tale certezza, desumibile dalle emergenze processuali, non è da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21730 del 28 maggio 2001
«Per la configurazione del reato di cui all'art. 651 c.p. è necessario che il soggetto il quale richieda ad altri di fornire le sue generalità, oltre che essere in servizio permanente, eserciti in concreto le pubbliche funzioni, giacché la nozione...»