-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3277 del 7 aprile 1997
«In tema di competenza, il divieto di operatività della connessione, quale criterio per la determinazione della competenza, tra procedimenti relativi a reati commessi quando l'imputato era minorenne e procedimenti per reati commessi quando era...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11118 del 18 novembre 1992
«Per effetto del dettato dell'art. 14, secondo comma, del nuovo c.p.p., la connessione non opera quale criterio per la determinazione della competenza, fra procedimenti per reati commessi quando l'imputato era minorenne e procedimenti per reati...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6226 del 7 dicembre 1999
«In tema di competenza determinata dall'ipotesi di connessione oggettiva fondata sull'astratta configurabilità del vincolo della continuazione fra le analoghe, ma distinte fattispecie di reato ascritte ai diversi imputati, l'identità del disegno...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25685 del 8 giugno 2004
«Ai fini della determinazione della competenza per territorio nell'ipotesi di reati connessi, ove non sia possibile individuare il luogo in cui è stato commesso il reato più grave, si deve avere riguardo al luogo di consumazione del reato che, in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3357 del 26 giugno 1998
«In tema di competenza determinata dall'ipotesi di connessione oggettiva fondata sull'astratta configurabilità del vincolo della continuazione fra le analoghe, ma distinte fattispecie di reato ascritte ai diversi imputati, l'identità del disegno...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11670 del 13 ottobre 1999
«L'art. 2 delle att. c.p.p. attribuisce al dirigente dell'ufficio giudiziario il potere di stabilire se ricorrano o meno le ipotesi in cui è possibile la riunione dei processi ai sensi dell'art. 17 c.p.p., ma, in caso di giudizio positivo, non gli...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6221 del 16 febbraio 2006
«Il riconoscimento della circostanza attenuante della dissociazione attuosa, prevista dall'art. 8 D.L. 13 maggio 1991, n. 152, conv. con L. n. 203 del 1991, secondo cui «la pena dell'ergastolo è sostituita da quella della reclusione da dodici a...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4787 del 3 febbraio 1994
«A norma dell'art. 305, secondo comma, c.p.p., il provvedimento con il quale sono prorogati i termini di durata della custodia cautelare può essere ritualmente emesso dal giudice per le indagini preliminari dopo aver sentito le parti. Ciò...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3190 del 16 gennaio 1997
«Per l'omessa osservanza degli artt. 17, 18 e 19 c.p.p., che contengono la disciplina dei provvedimenti di separazione o di riunione, il codice non prevede alcuna sanzione di nullità né alcun mezzo di impugnazione, sicché, per il principio di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1328 del 10 febbraio 1995
«Nessuna forma d'impugnazione è prevista dal nuovo codice di rito per i provvedimenti di riunione (o di separazione) dei processi. E poiché nel sistema processuale vigente è conservata la regola della tassatività delle impugnazioni, ne deriva che...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3312 del 12 settembre 1992
«L'esercizio congiunto o disgiunto dell'azione penale ovvero la riunione o la separazione dei procedimenti non modificano la determinazione della competenza per connessione. Invero, il vincolo tra reati individuato dalla legge costituisce criterio...»
-
Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 1611 del 11 aprile 1994
«In tema di impugnazione, il provvedimento con il quale il giudice di cognizione ordina la separazione dei procedimenti, mediante stralcio delle posizioni di taluno degli imputati, ha natura ordinatoria e, per il principio di tassatività delle...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1720 del 12 settembre 1996
«Diversamente dal codice di rito civile, dove il principio di verità del procedimento di gravame si realizza con la necessità del simultaneus processus attraverso la previsione che le diverse impugnazioni contro la medesima sentenza devono, in ogni...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5953 del 12 giugno 1996
«La separazione dei processi prevista dall'art. 19 c.p.p. attiene all'esercizio di un potere discrezionale del giudice, che nell'interesse superiore della giustizia, previa audizione delle parti, può adottare tale provvedimento, onde consentire la...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12775 del 29 marzo 2007
«Stante il principio di tassatività dei mezzi di impugnazione, la sentenza dichiarativa di incompetenza per qualsiasi causa non è impugnabile e non è ricorribile per cassazione, potendo dar luogo soltanto a un conflitto di giurisdizione o di...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 13687 del 26 marzo 2003
«Ai fini della rimessione del processo, i provvedimenti e i comportamenti del giudice possono assumere rilevanza a condizione che siano l'effetto di una grave situazione locale e che, per le loro caratteristiche oggettive, siano sicuramente...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14 del 29 marzo 2000
«L'omissione, da parte del giudice del riesame, della pronuncia, anche d'ufficio, della sopravvenuta perdita di efficacia della misura cautelare ai sensi dell'art. 309, comma 10, c.p.p., costituisce un vizio della decisione che, come tale, può...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5230 del 16 novembre 1995
«La competenza per territorio non può essere determinata sulla base delle sopravvenute dichiarazioni rese nel dibattimento dall'imputato circa il luogo della commissione del reato; la legge processuale, infatti, stabilendo, art. 21, comma 2,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1925 del 10 maggio 1995
«L'incompetenza del giudice che ha disposto la misura cautelare è sindacabile in sede di impugnazione della misura stessa e nessuna preclusione sussiste, nel procedimento de libertate, al riconoscimento dell'incompetenza del Gip del tribunale non...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1655 del 28 aprile 1995
«Anche nell'ambito del procedimento de libertate è possibile sollevare la questione di competenza del giudice. Invero, ciascun giudice, nell'assumere un provvedimento, è sempre obbligato al rispetto della propria competenza e su tale sua...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 19 del 12 dicembre 1994
«Allorché la misura cautelare della custodia in carcere sia stata sostituita con gli arresti domiciliari in forza di norma di legge sopravvenuta, al ripristino di essa, seguito alla caducazione di tale norma, non si applica il disposto dell'art....»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30 del 14 dicembre 1995
«Ai fini della configurabilità, sul piano soggettivo, del concorso esterno nel delitto associativo non si richiede, in capo al concorrente, il dolo specifico proprio del partecipe, dolo che consiste nella consapevolezza di far parte...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20992 del 25 maggio 2011
«La decisione della Corte di cassazione in materia di competenza per territorio, pur adottata nella fase delle indagini preliminari, resta ferma per tutte le fasi successive del giudizio, fatto salvo il caso della sopravvenienza di fatti nuovi che...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2828 del 18 ottobre 1999
«Il beneficio della sospensione condizionale della pena, una volta concesso, non può essere revocato, salvo che ne vengano meno i presupposti, né è rinunciabile non rientrando nel potere dispositivo del condannato, né può formare oggetto di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4386 del 21 gennaio 1995
«Il provvedimento col quale il Gip dichiara la propria incompetenza funzionale in tema di indagini preliminari relative a reati ministeriali nei confronti dei soggetti qualificati (ministri) ovvero dei concorrenti cosiddetti «laici», non è...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1164 del 4 maggio 1993
«In materia di procedimenti incidentali riguardanti l'applicazione e l'efficacia di misure cautelari, la risoluzione, in sede di legittimità, della questione relativa alla competenza del giudice che ha imposto la misura non è concludente, giacché...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4367 del 14 agosto 1996
«In considerazione del principio di tassatività dei mezzi di impugnazione, è inammissibile il ricorso avverso la sentenza con la quale il giudice di primo grado, ai sensi dell'art. 23, comma 1, c.p.p., abbia dichiarato la propria incompetenza per...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4146 del 19 aprile 1995
«In base al principio di tassatività dei mezzi di impugnazione deve ritenersi inammissibile il ricorso per cassazione avverso la sentenza dichiarativa di incompetenza non essendo previsto alcun mezzo preventivo per regolare la competenza mediante...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2076 del 18 gennaio 2010
«Il giudice dell'impugnazione cautelare "de libertate", che rilevi l'incompetenza territoriale del giudice che ha emesso il provvedimento, deve estendere il suo controllo anche alle ragioni di urgenza che legittimano l'intervento cautelare del...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12944 del 20 marzo 2003
«L'eccezione di incompetenza per territorio del giudice che ha adottato una misura cautelare può essere dedotta anche in sede di riesame, con l'effetto che l'incompetenza dichiarata dal giudice dell'impugnazione rende provvisoria l'efficacia del...»