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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3148 del 24 maggio 1985
«I verbali redatti dai funzionari degli enti previdenziali o dell'ispettorato del lavoro (che, ex art. 2700 c.c., fanno piena prova, fino a querela di falso, della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato, nonché delle...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8068 del 8 agosto 1990
«La qualità di concessionario di pubblico servizio, spettante al gestore di un impianto di distribuzione di carburante, non sottrae al giudice ordinario le controversie inerenti ai contratti privatistici dal medesimo stipulati, ivi incluso il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4176 del 15 maggio 1990
«Qualora un ente pubblico abbia acquistato il godimento di un immobile mediante un contratto di locazione, l'avvenuta destinazione del bene (con provvedimento contestuale o successivo alla stipulazione del contratto) a sede di pubblico ufficio non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6448 del 18 dicembre 1985
«Con riguardo ad un immobile, il quale, nel quadro degli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal terremoto del novembre 1980 (D.L. 26 novembre 1980, n. 776, convertito in L. 22 dicembre 1980, n. 874), sia stato vincolato dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23908 del 9 novembre 2006
«Nel rito del lavoro la disciplina della fase introduttiva del giudizio risponde ad esigenze di ordine pubblico attinenti al funzionamento stesso del processo, in aderenza ai principi di immediatezza, oralità e concentrazione che lo informano,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2322 del 12 aprile 1980
«Le modalità estrinseche di esecuzione dei lavori, non essendo indissolubilmente connesse col modo di essere proprio del risultato di interesse pubblico perseguito, costituiscono attività meramente materiale che, come non può svolgersi in contrasto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4728 del 25 febbraio 2011
«Il divieto per il convenuto nel giudizio possessorio di proporre il giudizio petitorio fino a quando il primo non sia stato definito e la decisione eseguita, essendo previsto a tutela degli interessi generali ed ispirato all'esigenza di ordine...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11122 del 17 novembre 1990
«L'art. 705 c.p.c., il quale sancisce il divieto per il convenuto nel giudizio possessorio di proporre il giudizio petitorio fino a quando il primo non sia stato definito e la decisione eseguita, essendo ispirato all'esigenza di ordine pubblico del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8703 del 27 giugno 2000
«...l'art. 738 c.p.c. prevede che, nelle ipotesi in cui la legge dispone che sia sentito il pubblico ministero, gli atti sono «a lui previamente comunicati, ed egli stende le sue conclusioni in calce al provvedimento del presidente del collegio».»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14718 del 29 dicembre 1999
«...dell'Arma dei Carabinieri, rivestendo il significato di ordine di servizio, ed essendo, successivamente, destinate ad attestare la effettiva esecuzione del predetto ordine da parte del militare cui esso è rivolto, hanno natura di atto pubblico.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3617 del 11 febbraio 1998
«In materia di protezione del diritto d'autore l'art. 171 a) della legge 22 aprile 1941 n. 633 punisce con la multa chiunque, senza averne diritto, a qualsiasi scopo e in qualsiasi forma riproduce, recita in pubblico, diffonde o pone comunque in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5213 del 4 maggio 1994
«Deve ammettersi il concorso tra il reato di illecita detenzione di sostanza stupefacente commesso da persona armata ed il reato di illecita detenzione di arma; in senso contrario non potrebbe invocarsi né il principio di specialità in quanto il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10453 del 20 ottobre 1995
«Il principio di specialità previsto dall'art. 15 c.p. non può infatti, operare, in quanto la contravvenzione punisce comportamenti dal legislatore ritenuti pericolosi per l'assetto idrogeologico del territorio e, quindi, lesivi di un interesse...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11156 del 17 agosto 1989
«...singoli pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio. (Nella specie trattavasi di custode di cosa sequestrata, rifiutatosi di consegnare la res a persona — diversa dall'imputato — in favore della quale era stata ordinata la restituzione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34489 del 8 agosto 2013
«In tema di corruzione, è prospettabile l'ipotesi di cui all'art. 49 comma secondo, cod. pen. solo quando la promessa da parte del pubblico agente, accettata dal privato, si riferisca ad un atto o ad un comportamento che appaia, in base ad un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15193 del 19 novembre 1990
«...impossibile per inidoneità dell'azione, in caso di falso ideologico, ove, al fine di stabilire se sussista la falsità contestata all'imputato, siano necessari accertamenti ed indagini (fattispecie in tema di falsità ideologica in atto pubblico).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11498 del 17 agosto 1990
«...speciale registro dell'Amministrazione postale per l'arrivo e la consegna delle raccomandate, ed era stato conseguentemente ritenuto responsabile dai giudici di merito del delitto di falsità materiale in atto pubblico di cui all'art. 476 c.p.).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3901 del 31 gennaio 2001
«Il reato di falso in atti pubblici commesso da pubblici impiegati incaricati di pubblico servizio (art. 493 c.p.), in quanto basato sul presupposto che trattisi di atti redatti nell'esercizio delle attribuzioni proprie dei soggetti responsabili,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25608 del 27 giugno 2011
«...per lesioni in danno dell'attuale ricorrente, ed era stata da quest'ultima aggredita per ben due volte - omettendo di riconoscere alla reazione del medico, aggredito nell'esercizio di funzioni di pubblico ufficiale, natura di azione difensiva).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12137 del 29 novembre 1991
«In tema di uso legittimo di armi, nel caso di resistenza posta in essere con la fuga, manca il rapporto di proporzione tra l'uso dell'arma e il carattere non violento della resistenza opposta al pubblico ufficiale. In tale ipotesi il pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6327 del 27 aprile 1989
«La disposizione di cui all'art. 53 c.p. trova il suo fondamento giuridico, e quindi la sua giustificazione normativa, nella necessità di consentire al pubblico ufficiale l'uso delle armi al fine di adempiere un dovere del proprio ufficio; uso che...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9961 del 22 settembre 2000
«...presente che al pubblico ufficiale il quale si trovi in situazione che imponga l'adempimento del dovere non è riconosciuta — come invece nel caso della legittima difesa o dello stato di necessità — un'opzione di rinuncia o di commodus discessus.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2148 del 1 marzo 1995
«Poiché per l'operatività dell'esimente prevista dall'art. 53 c.p. occorrono due condizioni strettamente interdipendenti tra loro, vale a dire l'uso legittimo dell'arma e la necessità di vincere una resistenza attiva, nonché un rapporto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 941 del 3 febbraio 1983
«...getti. Pertanto, poiché in caso di persona in fuga non è configurabile alcuna delle due ipotesi sopra menzionate, qualora contro di essa il pubblico ufficiale faccia uso delle armi non ricorre la scriminante di cui all'art. 53 del codice...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8724 del 4 marzo 2011
«L'illecita occupazione di un bene immobile é scriminata dallo stato di necessità conseguente al danno grave alla persona, che ben può consistere, oltre che in lesioni della vita o dell'integrità fisica, nella compromissione di un diritto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 829 del 24 gennaio 1995
«In tema di distinzione tra concussione e corruzione, ciò che conta è che il pubblico ufficiale, avvalendosi del proprio potere, determini la libera volontà del privato attraverso un comportamento costringente o inducente, operando così una...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17701 del 18 aprile 2013
«...S.C. ha annullato la decisione del giudice di merito, che aveva omesso di disporre una perizia, ritenendo sufficiente la consulenza tecnica del pubblico ministero, le cui risultanze si ponevano in contrasto con l'elaborato prodotto dalla difesa).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2003 del 18 ottobre 1980
«...emanati, per la loro esistenza giuridica idonea ad integrare il delitto de quo, dovevano necessariamente essere approvati da una maggioranza o del Consiglio o della Giunta esecutiva dell'ente pubblico cui appartenevano i funzionari incriminati).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 25311 del 7 giugno 2004
«Ai fini della configurabilità della cooperazione nel delitto colposo, prevista dall'art. 113 c.p., è sufficiente la coscienza, da parte del soggetto, dell'altrui partecipazione all'azione, ma non è necessaria la conoscenza delle specifiche...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12375 del 28 marzo 2011
«È inammissibile per difetto di interesse il ricorso per cassazione - avverso la sentenza che dichiari l'estinzione del reato per remissione di querela - proposto dal Pubblico Ministero per dedurre che l'imputato non è stato posto in condizioni di...»