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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1010 del 4 settembre 1996
«La parte in possesso della prescritta abilitazione professionale ed iscritta all'albo degli avvocati e procuratori può assumere personalmente il patrocinio dinanzi all'ordine giurisdizionale se agisca o sia convenuta in giudizio in proprio, ma non...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 6134 del 29 ottobre 2018
«In ambito amministrativo la procura per agire e contraddire davanti al giudice, rilasciata dalla parte al difensore, si intende conferita, salvo che sia diversamente disposto, anche per proporre i motivi aggiunti ed il ricorso incidentale.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2446 del 6 maggio 2013
«Nel processo amministrativo la nuova disciplina introdotta dall'art. 50 CPA (D.Lgs. n. 104/2010) prevede, sul piano strettamente procedurale, che: a) l'atto di intervento è proposto al giudice davanti al quale pende la controversia principale; b)...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4147 del 7 settembre 2015
«La nomina di un nuovo difensore in sostituzione di un altro in corso di causa può essere fatta anche su un atto diverso da quelli indicati nell'art. 83, comma 3, c.p.c., purché sia idoneo ad evidenziare inequivocabilmente la volontà della parte di...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 58 del 10 gennaio 2007
«Nel processo amministrativo, la procura speciale conferita al difensore per la proposizione del ricorso giurisdizionale vale per tutti i successivi atti del processo, fra i quali la proposizione di motivi aggiunti, senza necessità di...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2644 del 3 maggio 2018
«Nei giudizi davanti ai tribunali amministrativi regionali, la parte, laddove non elegga domicilio nel comune sede del tribunale amministrativo regionale o della sezione staccata dove pende il ricorso, si intende domiciliata, ad ogni effetto,...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 469 del 17 febbraio 2010
«In tema di ricorso in opposizione al decreto di perenzione la giurisprudenza, da un lato ritiene che la mancata notificazione al nuovo indirizzo del procuratore costituito in giudizio, dell'avviso di perenzione, rende nulli gli atti successivi per...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5810 del 18 agosto 2010
«L'art. 35, comma 2, R.D. 26 giugno 1924 n. 1054, nella parte in cui stabilisce che il ricorrente, il quale non abbia eletto nel ricorso domicilio in Roma, s'intende averlo eletto presso la segreteria del Consiglio di Stato per gli atti e gli...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4005 del 14 giugno 2019
«Il giudice amministrativo pur essendo dotato di ampi poteri discrezionali in ordine alla determinazione delle spese giudiziali non può condannare al pagamento delle stesse la parte risultata vittoriosa in giudizio né può disporre statuizioni abnormi.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3252 del 31 maggio 2011
«Tale norma si affianca alle misure previste dalla c.d. legge Pinto (n. 89 del 2001), chiamando la parte che abbia dato corso (o abbia resistito) ad (in) un processo oggettivamente ritenuto ingiustificabile a indennizzare la controparte che è stata...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4167 del 10 ottobre 2016
«Sussiste la competenza del Consiglio di Stato ad esaminare un ricorso per esecuzione del giudicato formatosi su di una sentenza con la quale il Consiglio di Stato stesso ha dichiarato tardivo l'appello principale ed improcedibile l'appello...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 241 del 24 gennaio 2011
«Gli eventuali utili conseguiti a ragione della ingiusta attivazione o resistenza nel processo e della sua durata, ben potrebbero costituire parametro di riferimento, accanto ovviamente, a più tradizionali criteri, come quello del valore della...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1436 del 24 marzo 2014
«L'art. 26 comma 2 Cod. proc. amm., come modificato dall'art. 1 comma 1 lett. f) D.L.vo 15 novembre 2011 n. 195 - a norma del quale "il giudice condanna d'ufficio la parte soccombente al pagamento di una sanzione pecuniaria, in misura non inferiore...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2852 del 12 giugno 2017
«L'art. 26, comma 2, c.p.a., novellato dal d.lgs. n. 195 del 2011, entrato in vigore l'8 dicembre 2011, dispone che: "Il giudice condanna d'ufficio la parte soccombente al pagamento di una sanzione pecuniaria, in misura non inferiore al doppio e...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4948 del 24 novembre 2016
«Anche se nel processo amministrativo il giudice ha ampi poteri discrezionali in ordine al riconoscimento, sul piano equitativo, dei giusti motivi per far luogo alla compensazione delle spese giudiziali ovvero per escluderla, con il solo limite che...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 4 del 27 febbraio 2019
«In ambito amministrativo l'intervento, ad adiuvandum o ad opponendum, può essere proposto solo da un soggetto titolare di una posizione giuridica collegata o dipendente da quella del ricorrente in via principale non essendo sufficiente a...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2123 del 1 aprile 2019
«Nel processo amministrativo dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale l'intervento ad adiuvandum, essendo un atto accessorio al ricorso introduttivo, richiede che la titolarità della posizione giuridica sia dipendente da quella dedotta in...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 3 del 3 luglio 2017
«Non è ammissibile un intervento ad adiuvandum effettuato sulla base della sola circostanza per cui l'interveniente è parte in un giudizio in cui venga in rilievo una quaestio iuris analoga a quella divisata nell'ambito del giudizio principale;...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 7 del 10 maggio 2011
«Ai sensi dell'art. 97 del codice amministrativo deve essere riconosciuta la legittimazione ad essere parte del giudizio, in qualità di interveniente, alla associazione iscritta nel registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1737 del 21 marzo 2011
«Il soggetto interveniente ad adiuvandum che ha partecipato al giudizio di primo grado per sostenere le ragioni del ricorrente principale non è legittimato a proporre appello in via principale ed autonoma, salvo l'esistenza di un proprio interesse...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1445 del 8 marzo 2011
«È inammissibile l'intervento adesivo spiegato in primo grado da parte di soggetto legittimato alla proposizione di ricorso autonomo in contrasto con la regola ermeneutica secondo cui l'intervento ad adiuvandum può essere proposto nel processo...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 747 del 17 febbraio 2014
«L'intervento nel processo amministrativo, previsto dall'art. 28 comma 2 Cod. proc. amm. - che è di tipo adesivo dipendente, proposto a sostegno delle ragioni dell'una o dell'altra parte - è consentito a condizione che il soggetto, se legittimato,...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 4 del 13 aprile 2015
«Sulla base del principio della domanda che regola il processo amministrativo, il giudice amministrativo, ritenuta la fondatezza del ricorso, non può "ex officio" limitarsi a condannare l'Amministrazione al risarcimento dei danni conseguenti agli...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 642 del 28 gennaio 2011
«Non può dolersi dell'esito di una gara la ditta che, invitatavi, non vi abbia partecipato o sia stata esclusa con un atto inoppugnabile. L'esclusione da un procedimento di gara è un atto preparatorio autonomamente lesivo e impugnabile e non può...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 2463 del 13 gennaio 2011
«In materia di pubblici appalti il bando di gara è immediatamente impugnabile solo se contenga clausole impeditive della partecipazione, concernenti i requisiti soggettivi dei ricorrenti, mentre ogni diversa questione riguardante la illegittimità...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4642 del 6 ottobre 2015
«La "piena conoscenza" dell'atto lesivo, alla quale fare riferimento ai fini della decorrenza del termine d'impugnazione, non deve essere intesa quale "conoscenza piena ed integrale" dei provvedimenti che si intendono impugnare, ovvero di eventuali...»
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Commissione Tributaria Regionale Per L'Emilia-Romagna, Sez. I, sentenza n. 253 del 18 gennaio 2018
«È fiscalmente deducibile dal reddito imponibile il cd. “extrasconto” che il fornitore abbia riconosciuto a un suo cliente strategico ad ulteriore abbattimento del corrispettivo pattuito, anche quando la concessione di questa ulteriore riduzione...»
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Commissione Tributaria Regionale Per L'Emilia-Romagna, Sez. I, sentenza n. 367 del 2 febbraio 2018
«Determinano costi fiscalmente deducibili, in quanto lato sensu inerenti, i contratti cd. “derivati” che, stipulati al fine di tutelare l’impresa dai rischi di fluttuazioni di rischi di cambio (cd. “cross currency swap”) abbiano in realtà...»
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Commissione Tributaria Provinciale Di Milano, sentenza n. 539 del 5 febbraio 2018
«Al fine di poter dedurre gli interessi passivi relativi ai finanziamenti accesi con la sede centrale, la normativa interna italiana non impone alla stabile organizzazione di una banca estera di dotarsi di un fondo di dotazione adeguato (free...»
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Commissione Tributaria Regionale Per Il Veneto, sentenza n. 11 del 2 gennaio 2017
«La spesa in questione è qualificata ex lege quale spesa pubblicitaria dall’art. 90, comma 8, l. n. 289/2002 che prevede la deducibilità di siffatta spesa da parte del soggetto erogante alla condizione che l’importo non superi il limite di €...»