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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26764 del 21 ottobre 2019
«Nel caso in cui il giudice del merito abbia ritenuto, senza ulteriori precisazioni, che le circostanze dedotte per sorreggere una certa domanda (o eccezione) siano generiche ed inidonee a dimostrare l'esistenza dei fatti costitutivi del diritto...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 17897 del 3 luglio 2019
«Il principio della corrispondenza fra il chiesto e il pronunciato deve ritenersi violato ogni qual volta il giudice, interferendo nel potere dispositivo delle parti, alteri uno degli elementi obiettivi di identificazione dell'azione ("petitum" e...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 2060 del 24 gennaio 2019
«Incorre nel vizio di ultrapetizione la sentenza del giudice del merito che pronunci su una domanda sulla quale vi sia stata rinuncia, tanto se intervenuta nel giudizio di primo grado, quanto in quello d'appello.»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 33926 del 19 dicembre 2019
«La nullità, quale forma più grave di invalidità, comprende, nell'ambito del "petitum", anche le ragioni dell'annullamento. Ne consegue che, nel caso in cui la domanda o l'eccezione di nullità dell'atto si fondi sui medesimi fatti che, più...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 7868 del 20 marzo 2019
«La circostanza che l'attore abbia erroneamente qualificato il tipo di pregiudizio non patrimoniale di cui chiede il risarcimento non è ostativa all'accoglimento della domanda, se di quel pregiudizio, intrinsecamente connesso alla situazione data,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 34024 del 19 dicembre 2019
«L'azione intesa a far dichiarare la simulazione relativa è diversa da quella diretta a ottenere la declaratoria di simulazione assoluta, sia con riferimento al "petitum" che alla "causa petendi", comportando le due domande l'accertamento di fatti...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 6985 del 11 marzo 2019
«Il giudice, decidendo su una questione che, benché logicamente pregiudiziale sulle altre, attiene al merito della causa, a differenza di quanto avviene qualora dichiari l'inammissibilità della domanda o il suo difetto di giurisdizione, o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10468 del 17 ottobre 2017
«Nel caso di illecito trasferimento all'estero di cose di interesse storico o artistico, il parere di rilevante interesse artistico dell'opera espresso dalla Sovrintendenza ai beni culturali ai fini della imposizione dei...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4667 del 30 luglio 2018
«L'atto di prelazione artistica, ai sensi del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42, è un provvedimento amministrativo in correlazione al quale il privato è titolare di un interesse legittimo, con conseguente giurisdizione del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10619 del 3 maggio 2010
«In tema di beni di rilievo storico e artistico, le norme succedutesi nel tempo (legge n. 1089 del 1939, D.Lgs. n. 490 del 1999, ed ora D.Lgs. n. 42 del 2004) hanno demandato alla P.A. di valutare se, tenuto conto delle caratteristiche...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5353 del 7 marzo 2011
«In relazione alla procedura prevista dall'art. 44 della legge 1° giugno 1939, n. 1089 - sostanzialmente trasfusa prima nell'art. 90 del D.Lgs. 29 ottobre 1999, n. 490, e poi nell'art. 93 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 - fino alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 34158 del 20 dicembre 2019
«Il principio "iura novit curia", laddove eleva a dovere del giudice la ricerca del "diritto", si riferisce alle vere e proprie fonti di diritto oggettivo, cioè a quei precetti contrassegnati dal duplice connotato della normatività e della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21460 del 19 agosto 2019
«Il principio di non contestazione opera rispetto ai fatti costitutivi, modificativi o estintivi del diritto azionato e non anche in relazione a fattispecie, come quella del diritto al risarcimento danno (nella specie danno biologico da esposizione...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 3680 del 7 febbraio 2019
«Nel vigore del novellato art. 115 c.p.c., a mente del quale la mancata contestazione specifica di circostanze di fatto produce l'effetto della "relevatio ad onere probandi", spetta al giudice del merito apprezzare, nell'ambito del giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 3126 del 1 febbraio 2019
«L'onere di contestazione riguarda le allegazioni delle parti e non le prove assunte, la cui valutazione opera in un momento successivo alla definizione dei fatti controversi ed è rimessa all'apprezzamento del giudice.»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 27490 del 28 ottobre 2019
«L'accertamento della sussistenza di una contestazione ovvero d'una non contestazione, rientrando nel quadro dell'interpretazione del contenuto e dell'ampiezza dell'atto della parte, è funzione del giudice di merito, sindacabile in cassazione solo...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 13715 del 22 maggio 2019
«Il ricorso alle nozioni di comune esperienza attiene all'esercizio di un potere discrezionale riservato al giudice di merito, il cui giudizio circa la sussistenza di un fatto notorio può essere censurato in sede di legittimità solo se sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 7726 del 20 marzo 2019
«Il ricorso, da parte del giudice, alle nozioni di fatto di comune esperienza, le quali riguardano fatti acquisiti alla conoscenza della collettività con tale grado di certezza da apparire indubitabili ed incontestabili, e non anche elementi...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 21187 del 8 agosto 2019
«In tema di procedimento civile, sono riservate al giudice del merito l'interpretazione e la valutazione del materiale probatorio, il controllo dell'attendibilità e della concludenza delle prove, la scelta, tra le risultanze probatorie, di quelle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18025 del 4 luglio 2019
«Le sommarie informazioni assunte durante la fase delle indagini preliminari, ritualmente acquisite nel contraddittorio delle parti, sono liberamente valutabili nel giudizio civile ai sensi dell'art. 116 c.p.c., non essendo a tal fine necessario...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 20255 del 25 luglio 2019
«Le dichiarazioni rese dall'imputato nel dibattimento penale sono soggette al libero apprezzamento del giudice civile e non possono integrare una confessione giudiziale nel giudizio civile, atteso che questa ricorre, ai sensi dell'art. 228 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 19521 del 19 luglio 2019
«Ne consegue, da un canto, che anche una consulenza tecnica disposta dal Giudice per le indagini preliminari in un procedimento penale, se ritualmente prodotta dalla parte interessata, può essere liberamente valutata come elemento indiziario idoneo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16893 del 25 giugno 2019
«Il giudice civile investito della domanda di risarcimento del danno da reato ben può utilizzare, senza peraltro averne l'obbligo, come fonte del proprio convincimento le prove raccolte in un giudizio penale definito con sentenza passata in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16916 del 25 giugno 2019
«Nel giudizio civile di rinvio ex art. 622 c.p.p. si determina una piena "translatio" del giudizio sulla domanda, sicché la Corte di appello competente per valore, cui la Cassazione in sede penale abbia rimesso il procedimento ai soli effetti...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 22979 del 16 settembre 2019
«Non viola il principio dell'obbligatorietà dell'uso della lingua italiana negli atti processuali il provvedimento del giudice (nella specie, decreto di diniego di riconoscimento della protezione internazionale a rifugiato) che rechi in motivazione...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 3877 del 8 febbraio 2019
«L'art. 132, comma 2, lett. a), c.p.c., nel prescrivere l'indicazione del giudice che ha pronunciato il provvedimento, postula che, dalla formulazione dell'atto, debba potersi individuare con certezza il giudice decidente (monocratico o...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 20960 del 6 agosto 2019
«In tema di sottoscrizione delle sentenze civili, l'art. 132 c.p.c., nel consentire al giudice anziano la firma in sostituzione del presidente, postula, a pena di nullità del provvedimento, non soltanto l'esistenza di un impedimento tale da rendere...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 19323 del 18 luglio 2019
«La sentenza emessa dal giudice in composizione collegiale priva di una delle due sottoscrizioni (nella specie, del componente più anziano che avrebbe dovuto firmare in luogo del presidente deceduto) non è inesistente bensì nulla in quanto la...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 3351 del 26 luglio 2016
«...non può sfuggire al sindacato del Giudice Amministrativo per eccesso di potere, in sede di giurisdizione di legittimità, qualora si sia in presenza dei vizi di difetti di motivazione, illogicità manifesta ed errori di fatto.»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 6102 del 1 marzo 2019
«Nel processo tributario, come in quello civile, il provvedimento di rimessione in termini, reso sia ai sensi dell'art. 184 bis c.p.c., che del vigente art. 153, comma 2, c.p.c., presuppone una tempestiva istanza della parte che assuma di essere...»