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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 625 del 14 gennaio 2008
«La mancata o non tempestiva rinnovazione della notificazione, disposta a norma dell'art. 291 c.p.c. per un vizio implicante la nullità della stessa, determina, nell'ipotesi in cui la notifica da rinnovare abbia ad oggetto un ricorso per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24271 del 28 ottobre 2013
«La morte del procuratore, a mezzo del quale la parte è costituita in giudizio, determina automaticamente l'interruzione del processo, anche se il giudice e le altri parti non ne hanno avuto conoscenza, con preclusione di ogni ulteriore attività...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9299 del 24 ottobre 1996
«Nel giudizio d'appello, l'interruzione del processo si verifica anche nel caso in cui la morte del procuratore, per mezzo del quale la parte si sia costituita nel giudizio di primo grado e a cui sia stato notificato l'atto di appello, avvenga dopo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 713 del 14 gennaio 2011
«Il reato di resistenza a pubblico ufficiale resta assorbito nella contestazione della circostanza aggravante di cui all'art. 61 n. 10 c.p. per il concorrente reato di tentato omicidio in danno dello stesso pubblico ufficiale, in quanto il fatto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32301 del 31 luglio 2003
«Ai fini del decorso dei termini per la proposizione dell'impugnazione, la legge attribuisce valore solo ed esclusivamente al verificarsi degli eventi indicati dall'art. 585, comma 2, lett. a), b) e c), per cui nessun rilievo può attribuirsi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18896 del 13 maggio 2011
«La causa di giustificazione dell'adempimento di un dovere è inapplicabile, anche a seguito dell'entrata in vigore del D.L.vo n. 66 del 2010 (c.d. codice dell'ordinamento militare) che ha abrogato la L. n. 382 del 1978, al militare che adempia ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15669 del 13 luglio 2007
«In materia di esecuzione del contratto di conto corrente bancario, il suo scioglimento ai sensi dell'art. 78 legge fall. per effetto del fallimento del cliente, non estingue con immediatezza ogni rapporto obbligatorio fra le parti, sussistendo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17926 del 30 luglio 2010
«In tema di appalto di opere pubbliche stipulato da imprese riunite in associazione temporanea, ai sensi degli artt. 23 e 25 del d.l.vo n. 406 del 1991, qualora intervenga il fallimento di una delle società mandanti, i pagamenti per lavori eseguiti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17000 del 26 agosto 2004
«Ai sensi dell'art. 80 del R.D. 16 marzo 1942, n. 267, la prosecuzione del rapporto locativo dopo il fallimento del locatario comporta il subingresso del curatore nei diritti ed obblighi contrattuali e, quindi, ove non eserciti il recesso, il suo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23264 del 27 ottobre 2006
«Con riferimento all'obbligo del curatore fallimentare, ai sensi dell'art. 88, secondo comma, legge fall., di notificare un estratto della sentenza dichiarativa di fallimento ai competenti uffici per l'annotazione nei pubblici registri, va esclusa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 71 del 9 gennaio 1987
«Il principio, secondo il quale, dopo la dichiarazione di fallimento, non è configurabile un inadempimento od un ritardo nell'adempimento, quale fonte di responsabilità risarcitoria, opera pure nel caso di esercizio provvisorio dell'impresa del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1805 del 29 ottobre 1990
«In tema di decorrenza del termine previsto per la riabilitazione dall'art. 179 c.p. nel caso di condanna a pena condizionalmente sospesa, conseguendo l'estinzione del reato all'impossibilità di eseguire la pena per il decorso del termine previsto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13027 del 14 luglio 2004
«Fondandosi l'attuale sistema tributario sul principio dell'autotassazione, la dichiarazione IVA, se non seguita dall'emanazione di un atto di rettifica dell'amministrazione finanziaria o dalla correzione della dichiarazione stessa sulla base dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17249 del 5 dicembre 2002
«In tema di vendita di beni fallimentari, deve escludersi che il giudice delegato, con il decreto dichiarativo della decadenza dell'aggiudicatario per inadempienza, sia tenuto a fissare un'udienza per l'audizione delle parti, giusta disposto degli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19142 del 6 settembre 2006
«In tema di vendita coattiva di beni mobili in sede di liquidazione dell'attivo fallimentare, ove il soggetto che abbia proposto l'offerta più vantaggiosa, con il quale il curatore sia stato autorizzato a concludere la vendita, non rispetti la sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3581 del 14 febbraio 2011
«I crediti nascenti da obbligazioni contratte nel corso della procedura di concordato preventivo, cui segua la risoluzione per inadempimento, non possono, nel successivo fallimento, essere soddisfatti in prededuzione e gli atti solutori degli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11580 del 2 agosto 2002
«In tema di fallimento susseguente alla procedura di concordato preventivo, deve escludersi la prededucibilità, in seno alla procedura fallimentare, del credito vantato dal garante del concordato per effetto di pagamenti effettuati non già in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6587 del 26 aprile 2003
«Al principio secondo il quale la cessione dell'azione revocatoria deve, ai sensi dell'art. 124 l. fall., essere espressamente inserita nella proposta di concordato e recepita nella sentenza di omologazione consegue, da un canto, che, accanto al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10634 del 9 maggio 2007
«L'interpretazione dei patti del concordato fallimentare e della sentenza di omologazione importa una quaestio voluntatis la cui risoluzione spetta al giudice di merito e non è censurabile in sede di legittimità, se correttamente e adeguatamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5818 del 24 giugno 1996
«Dal tenore della norma contenuta dall'art. 130 L. fall. — il quale dispone che la sentenza di omologazione del concordato è provvisoriamente esecutiva e che alle scadenze stabilite per i pagamenti, se la sentenza non è passata in giudicato, le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13900 del 19 settembre 2003
«In tema di fallimento, il combinato disposto degli artt. 124, comma secondo e 137 legge fall. va interpretato nel senso che l'obbligatorietà della convocazione in camera di consiglio, in ipotesi di risoluzione del concordato fallimentare, si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 157 del 10 gennaio 1996
«Nel giudizio di risoluzione del concordato fallimentare per inadempimento degli obblighi concordatari, il tribunale non ha altro compito né altro potere che quello di accertare se il concordato sia stato eseguito, o meno, nei termini e con le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16213 del 23 luglio 2007
«In caso di estensione del fallimento di una società di persone al socio illimitatamente responsabile, che sia anche titolare di un'impresa individuale, quest'ultimo risponde con tutto il suo patrimonio sia delle obbligazioni contratte in qualità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4731 del 22 aprile 1993
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro, il potere di ricorrere per cassazione non sorge con la semplice lettura del dispositivo della sentenza, ma (come nel rito ordinario) presuppone che questa sia stata depositata in cancelleria completa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2961 del 27 febbraio 2003
«Le garanzie offerte dal debitore, ai sensi dell'art. 160, secondo comma, n. 1, legge fall., come condizione per l'ammissione alla procedura di concordato preventivo non sono equiparabili alle fideiussioni di diritto comune, in quanto sono...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 578 del 12 gennaio 2007
«Dopo l'ammissione alla procedura del concordato preventivo non sono consentiti pagamenti lesivi della par condicio creditorum nemmeno se realizzati attraverso compensazione di debiti sorti anteriormente con crediti realizzati in pendenza della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6166 del 17 aprile 2003
«In tema di effetti dell'ammissione alla procedura di concordato preventivo, il divieto per i creditori, stabilito dall'art. 168, terzo comma, della legge fallimentare, di acquistare diritti di prelazione con efficacia rispetto ai creditori...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4779 del 28 maggio 1987
«A seguito dell'omologazione del concordato preventivo con cessione pro solvendo dei beni, si determina, rispetto ai crediti concordatari, la scissione fra titolarità del debito, che resta all'imprenditore, e legittimazione all'adempimento, che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9488 del 28 giugno 2002
«L'ordinanza con la quale, nell'ambito di una procedura esecutiva individuale, essendo già intervenuta la aggiudicazione dei beni pignorati, il giudice dell'esecuzione dichiari improcedibile l'ulteriore successiva fase del trasferimento dei beni,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2152 del 31 gennaio 2006
«Nel concordato preventivo, in applicazione analogica dell'art. 79 L. fall., il debitore concordatario è tenuto all'obbligo di restituzione dei beni appartenenti a terzi di cui si trovi in possesso alla data di apertura del concordato. Ove...»