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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13824 del 9 giugno 2010
«In tema di espropriazione forzata, la dichiarazione di nullità del decreto di trasferimento dell'immobile pignorato, in accoglimento dell'opposizione agli atti esecutivi, facendo venir meno il trasferimento coattivo, e quindi la causa del prezzo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2068 del 19 maggio 1977
«La norma di cui all'art. 2929 c.c., la quale stabilisce che le nullità degli atti esecutivi che hanno preceduto la vendita e l'assegnazione non hanno effetti riguardo all'acquirente o all'assegnatario, salvo il caso di collusione con il creditore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11018 del 21 dicembre 1994
«L'esclusione della garanzia per i vizi della cosa, prevista dall'art. 2922. comma 2, c.c. con riferimento alla vendita forzata compiuta nell'ambito dei procedimenti esecutivi, si riferisce alle fattispecie previste dagli artt. da 1490 a 1497 c.c....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 459 del 20 gennaio 1994
«La locazione di immobile acquisito alla massa fallimentare, stipulata dal curatore del fallimento ai sensi dell'art. 569, secondo comma, c.p.c. (applicabile in forza del richiamo di cui all'art. 105 della legge fallimentare) è un contratto la cui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20784 del 4 ottobre 2007
«La norma dell'art. 2926 c.c., che consente al terzo proprietario della cosa assegnata in sede esecutiva di rivolgersi all'assegnatario per ripetere la somma corrispondente al credito soddisfatto con l'assegnazione, ha carattere eccezionale e non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4375 del 20 novembre 1976
«L'art. 2926 c.c., ove dispone che il terzo proprietario di bene mobile, assegnato al creditore procedente in esito ad esecuzione forzata, ha sessanta giorni per ripetere dall'assegnatario in buona fede la somma corrispondente al credito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3861 del 25 ottobre 1976
«Qualora il giudice dell'esecuzione assegni, al creditore procedente, una somma che il debitore aveva versato, a titolo di cauzione, in controversia contro di lui instaurata da un terzo (nella specie, con denuncia di nuova opera), l'azione promossa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7508 del 31 marzo 2011
«In tema di espropriazione presso terzi. l'ordinanza di assegnazione al creditore del credito spettante verso il terzo al debitore esecutato, opera il trasferimento coattivo ed immediato del credito stesso al creditore pignorante, alla stregua di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26036 del 29 novembre 2005
«L'ordinanza di assegnazione del credito pignorato, emanata a seguito della positiva dichiarazione del terzo, rappresenta, per la sua natura liquidativa e satisfattiva, l'atto finale e conclusivo del procedimento di espropriazione verso terzi, che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18346 del 6 agosto 2010
«In tema di esecuzione forzata immobiliare, la norma di cui all'art. 2929 c.c., nel tutelare senza riserve l'aggiudicatario non colluso, pone un principio parallelo a quello del giudicato del processo di cognizione, cosa da precludere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3531 del 13 febbraio 2009
«In materia di vendita e assegnazione di beni assoggettati ad esecuzione forzata, l'art. 2929 cod. civ tutela l'acquirente nel caso in cui le questioni relative all'accertamento delle ragioni dell'esecutato siano dedotte nel processo in una fase...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5111 del 9 marzo 2006
«Va dichiarata inammissibile, senza necessità di un esame sul merito, l'opposizione agli atti esecutivi con cui il debitore denunzi un vizio formale verificatosi prima della vendita — nella specie, per essere stata disposta la delega delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1639 del 14 febbraio 2000
«Nel procedimento di vendita con incanto, l'aggiudicazione del bene posto in vendita a soggetti che hanno offerto un prezzo di acquisto inferiore al valore dell'aggiudicazione si traduce in un vizio del provvedimento di aggiudicazione, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5162 del 10 marzo 2006
«In tema di esecuzione in forma specifica del contratto preliminare, l'art. 2932 c.c. consente l'emanazione di una sentenza che abbia gli effetti del contratto non concluso soltanto «qualora sia possibile» situazione che non si verifica se, prima...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5228 del 29 maggio 1999
«Nel preliminare di vendita immobiliare, l'inadempienza del promittente all'obbligo di provvedere alla cancellazione di pregresse ipoteche, ovvero la sopravvenienza di iscrizioni o trascrizioni implicanti pericolo di evizione non osta a che il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 690 del 16 gennaio 2006
«In tema di contratto preliminare, le sentenze emesse ai sensi dell'art. 2932 c.c. producono dal momento del passaggio in giudicato gli effetti del negozio comportando. nel caso di vendita, il trasferimento della proprietà del bene e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2864 del 26 febbraio 2003
«In tema di esecuzione in forma specifica del contratto preliminare, l'effetto traslativo della sentenza pronunciata ex art. 2932 c.c. si determina, stantene l'efficacia costitutiva ex nunc , dal momento del suo passaggio in giudicato, onde solo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5121 del 19 aprile 2000
«In materia di esecuzione in forma specifica dell'obbligo di concludere un contratto, la sentenza costitutiva del consenso di cui all'articolo 2932 c.c., tendendo ad assicurare gli effetti del contratto non concluso quali effettivamente previsti e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7286 del 3 luglio 1993
«La sentenza di trasferimento, ex art. 2932 c.c., di un bene promesso in vendita ha natura costitutiva e spiega la sua efficacia soltanto ex nunc , con la conseguenza che le condizioni legali dell'azione, siano esse legali o anche soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21013 del 12 ottobre 2010
«La sentenza condizionale, con la quale l'efficacia della statuizione è subordinata al verificarsi di un determinato evento futuro ed incerto o al preventivo adempimento di una prestazione, è generalmente ammessa nel nostro ordinamento, purché si...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20258 del 18 settembre 2009
«In tema di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto di compravendita, ai sensi dell'art. 40 della L. 28 febbraio 1985, n. 47, non può essere pronunciata sentenza di trasferimento coattivo ex art. 2932 c.c. non solo qualora...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6166 del 20 marzo 2006
«In tema di esecuzione specifica di un contratto preliminare, il mutamento della destinazione urbanistica del terreno promesso in vendita (nella specie, da agricola a edificatoria e residenziale) incidendo unicamente, senza mutarne la natura, sulla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5068 del 5 aprile 2001
«È inammissibile l'impugnazione avverso il capo di sentenza con il quale si sospende di decidere su alcuna delle domande sino all'esito dell'istruttoria decisa con separata ordinanza, giacché questa non è idonea a pregiudicare, rispetto alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26943 del 15 dicembre 2006
«Nel contratto preliminare di vendita, nel caso che la cosa sia affetta da vizi, il promissario acquirente che non voglia domandare la risoluzione, del contratto, può agire contro il promittente per l'adempimento, chiedendo, anche disgiuntamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1296 del 5 febbraio 2000
«In tema di contratto preliminare, il riconoscimento dell'esperibilità, da parte del promissario-acquirente, in presenza di vizi e di difformità del bene promesso in vendita, dell'azione quanti minoris , contestualmente e cumulativamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16236 del 29 ottobre 2003
«In tema di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto, che postula l'identità fra il bene promesso in vendita e quello da trasferire, il promissario acquirente può esperire cumulativamente e contestualmente l'azione di cui...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10955 del 25 luglio 2002
«Il credito per rivalutazione monetaria ed interessi legali, dovuti sui ratei delle prestazioni assistenziali spettanti agli invalidi civili e loro corrisposti in ritardo, si prescrive in dieci anni a decorrere, per le somme calcolate sul primo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3636 del 17 aprile 1996
«La spontaneità del pagamento che, ai sensi dell'art. 2940 c.c., impedisce di ripetere quanto è stato pagato in adempimento di un debito prescritto, è richiesta al fine di evitare che chi abbia pagato, pur non essendovi più tenuto, possa pentirsi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6644 del 5 aprile 2004
«Perché ad un documento possa attribuirsi la natura di riconoscimento del debito, e la conseguente efficacia interruttiva della prescrizione, occorre che esso consista in una dichiarazione inequivocabilmente e consapevolmente finalizzata al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8248 del 16 giugno 2000
«Il riconoscimento del diritto, al fine della interruzione della prescrizione, ex art. 2944 c.c., è configurabile in presenza dei requisiti della volontarietà, della consapevolezza, della inequivocità, della esternazione e della recettizietà...»