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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 823 del 27 gennaio 1996
«Qualora nella sentenza di merito sia stata erroneamente disposta l'applicazione delle pene accessorie dell'interdizione dai pubblici uffici e dell'interdizione legale in relazione a condanna a pena detentiva che non la consente (nella specie a due...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10355 del 17 maggio 2005
«Il ricorso per cassazione proposto da una società per azioni è inammissibile se la procura speciale ex art. 365 c.p.c. non risulti conferita dall'organo al quale, in base al combinato disposto degli articoli 2380 e 2384 c.c. o a specifica norma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3669 del 10 novembre 1992
«...specie promanavano dagli escrementi di sessanta ovini, con grave pregiudizio per l'igiene di una contigua abitazione, secondo quanto già rilevato da numerosi sopralluoghi di pubblici ufficiali e contenuto in apposita ordinanza amministrativa).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12417 del 7 luglio 2004
«...345 c.p.c. novellato); se prospettate, la relativa preclusione è rilevabile d'ufficio, anche per la prima volta in sede di legittimità, in considerazione della natura pubblicistica del divieto, a meno che non si sia formato il giudicato sul punto.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11831 del 6 agosto 2002
«In tema di competenza territoriale per le controversie relative a dipendenti pubblici, il quinto comma dell'art. 413, c.p.c. (introdotto dall'art. 40 del D.L.vo 31 marzo 1998, n. 80), nel prevedere la competenza territoriale del giudice nella cui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8828 del 20 agosto 1993
«La domanda, proposta dal lavoratore contro il datore di lavoro, volta a conseguire il risarcimento del danno (differenziale rispetto a quanto erogato dall'Inail) sofferto per la mancata adozione, da parte dello stesso datore, delle misure previste...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6882 del 13 maggio 2002
«...di una loro responsabilità, essendo sufficiente, ai fini della decorrenza, il rispetto dello spatium deliberandi di centoventi giorni, ex art. 7 della legge n. 533 del 1973, stabilito in generale per i crediti verso gli enti pubblici.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1625 del 16 febbraio 1998
«...il sigillo (art. 153 att. c.p.c.), attestandone il rilascio, e tale disciplina, per la sua specialità, prevale su quella generale stabilita per il procedimento di autenticazione di copie di atti pubblici (art. 14 legge 4 gennaio 1968, n. 14).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4430 del 29 giugno 1983
«...esecutivo, deve affermarsi la giurisdizione del medesimo giudice ordinario con riguardo al procedimento di esecuzione forzata in base a detto titolo, restando irrilevanti la circostanza che quell'immobile sia adibito a sede di uffici pubblici.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1880 del 13 maggio 1977
«L'esecuzione forzata per rilascio di immobili già condotti in locazione dalla pubblica amministrazione e destinati a sede in pubblici uffici — conseguentemente, nella specie, all'emissione della ordinanza prevista dall'art. 665 c.p.c. — è devoluta...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5091 del 30 maggio 1990
«...tenuto conto che l'immunità giurisdizionale, di cui godono gli Stati esteri e gli enti pubblici operanti nell'ordinamento internazionale, non riguarda gli atti che essi pongano in essere iure privatorum, indipendentemente dai loro poteri sovrani.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11156 del 17 agosto 1989
«...singoli pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio. (Nella specie trattavasi di custode di cosa sequestrata, rifiutatosi di consegnare la res a persona — diversa dall'imputato — in favore della quale era stata ordinata la restituzione.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6168 del 21 aprile 1989
«Al fine di escludere la responsabilità per reati colposi dei soggetti obbligati ex art. 4 del D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547 a garantire la sicurezza dello svolgimento del lavoro, non è sufficiente che tali soggetti impartiscano le direttive da...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12228 del 14 marzo 2014
«Il tentativo di induzione indebita a dare o promettere utilità si differenzia dall'istigazione alla corruzione attiva di cui all'art. 322, commi terzo e quarto, cod. pen., perché mentre quest'ultima fattispecie si inserisce sempre nell'ottica di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49532 del 23 dicembre 2009
«Il giudice del processo per l'imputazione di corruzione di un funzionario di uno Stato estero deve procedere, anche d'ufficio, all'accertamento delle norme di diritto straniero utili al fine di stabilire se il funzionario corrotto svolga funzioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34248 del 16 settembre 2011
«In tema di delitti dei pubblici ufficiali contro la P.A., qualora la circostanza attenuante speciale di cui all'art. 323 bis c.p. venga riconosciuta esclusivamente in ragione della ritenuta esiguità del danno economico cagionato dal reato, in essa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4062 del 7 aprile 1994
«Esso, infatti, persegue un interesse di natura pubblicistica, costituito dalla tutela della salute dei cittadini, è regolato da norme di diritto pubblico, nonché da provvedimenti autoritativi di competenza delle autorità amministrative preposte al...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 314 del 12 luglio 1995
«...dei rapporti fra pubblici ufficiali e cittadini tipica di quell'epoca storica, la pena minima per la violenza o minaccia a pubblico ufficiale era già nel c.p. del 1889, all'art. 187, assai più severa delle blande sanzioni previste per l'oltraggio.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7482 del 19 febbraio 2008
«...la minaccia di farsi giustizia sommaria da sé, con atti inconsulti consistenti nella violenza su cose di terzi, è del tutto generica e inidonea ad incidere sugli atti che i pubblici ufficiali stavano compiendo nell'esercizio delle loro funzioni).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2729 del 11 dicembre 1993
«In tema di rapporti tra le ipotesi delittuose previste dagli artt. 336 e 337 c.p., mentre la fattispecie tipica della resistenza consiste nella illecita reazione, posta in essere per sottrarsi ad un atto che il pubblico ufficiale sta compiendo,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4060 del 25 gennaio 2008
«I danni non patrimoniali, rappresentati da turbamenti morali della collettività, sono risarcibili a favore degli enti pubblici esponenziali di essa, anche qualora taluno di tali enti sia stato costituito in epoca successiva alla consumazione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9691 del 3 marzo 2003
«Gli appartenenti all'Arma dei Carabinieri sono considerati in Servizio permanente e non cessano dalle loro qualità di pubblici ufficiali anche quando non sono comandati in servizio. Ne consegue che, ai fini della configurabilità del reato di cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2752 del 21 marzo 1997
«...delle decisioni giudiziarie e tra quelli commessi dai pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione - nonché considerato che l'art. 334 c.p. si riferisce a cose sottoposte a sequestro penale e non anche a cose sottoposte a pignoramento.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47299 del 10 dicembre 2003
«...(Fattispecie relativa alla condotta di chi aveva parcheggiato la propria automobile in modo da ostacolare lo svolgimento di una gara ciclistica e che sia era rifiutato di rimuoverla nonostante i ripetuti inviti dei pubblici ufficiali in servizio).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17941 del 18 aprile 2013
«Per la sussistenza del delitto di millantato credito, di cui al comma secondo dell'art. 346 cod. pen. non è necessario - a differenza di quanto previsto per la nuova fattispecie di cui all'art. 346 bis cod. pen. - che il pubblico funzionario,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5071 del 7 maggio 1991
«...personale. (Nella specie, relativa a rigetto di ricorso sul punto, il ricorrente aveva dedotto che era nella possibilità effettiva di influire sui pubblici ufficiali e, pertanto, non si configurava una millanteria nel comportamento assunto).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7529 del 30 maggio 1990
«Per la sussistenza del delitto di millantato credito è necessario che l'agente vanti un'efficace influenza sui pubblici ufficiali o impiegati incaricati di pubblico servizio, facendoli apparire facilmente corruttibili, e che, con tale mezzo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49048 del 22 dicembre 2004
«Non integra il delitto di millantato credito (art. 346 c.p.) la millanteria consistente in «crediti» presso personaggi politici che non rivestano la qualità di pubblici ufficiali. (Nella specie, la Corte ha diversamente qualificato come truffa la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2645 del 1 marzo 2000
«...apparire come persona “avvicinabile”, cioè “sensibile” a favorire interessi privati in danno degli interessi pubblici di imparzialità, di economicità e di buon andamento degli uffici, cui deve ispirarsi l'azione della pubblica amministrazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34827 del 8 settembre 2009
«Integra il delitto di millantato credito aggravato (artt. 346, 61, n. 9, c.p.) e non quello di concussione, la condotta di induzione della vittima a versare una somma di denaro realizzata dal pubblico ufficiale mediante il raggiro della falsa...»