-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5272 del 9 aprile 1990
«...apprestato dalla norma di cui all'art. 62, n. 6, c.p. (attivo ravvedimento), la quale richiede l'eliminazione delle conseguenze di un reato, consumato, non il preventivo adoperarsi del reo per evitare la reiterazione di eventi della stessa indole.»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9423 del 3 luglio 1990
«È configurabile il delitto di estorsione consumato e non tentato se oggetto del reato sia un titolo di credito trasmissibile per girata.»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9446 del 3 luglio 1990
«Il reato è quindi consumato anche se in un secondo momento altri abbia impedito al suo autore di assicurarsi il possesso della cosa sottratta e non hanno rilevanza né il criterio spaziale né il criterio temporale quando sia avvenuta l'asportazione...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3318 del 23 marzo 1992
«...c.p. è uguale e comunque non superiore agli anni quattro di reclusione, che costituisce il limite massimo della pena edittale, previsto dall'art. 1, lett. a) D.P.R. previsto, per l'applicabilità dell'amnistia a ciascun reato consumato o tentato.»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 341 del 17 gennaio 1992
«In tema di circostanze attenuanti, il danno o il pericolo di danno che deriva al consumatore di sostanza stupefacente dalla azione criminale dello spacciatore non può mai ritenersi di speciale tenuità, sia perché inerente alla salute di una...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 398 del 18 gennaio 1993
«Ai fini della distinzione tra furto consumato e furto tentato, non hanno rilevanza né il criterio spaziale, né il criterio temporale. Perché il reato possa dirsi consumato, dunque, è sufficiente la sottrazione della cosa alla disponibilità del...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47 del 5 gennaio 1993
«Quindi, anche se la consegna del denaro si svolge sotto la vigilanza della polizia e l'estorsore resti nel possesso del denaro per pochi istanti, non si verte in tema di tentativo perché il delitto deve ritenersi consumato, in quanto tale reato si...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10799 del 14 dicembre 1996
«Non esiste rapporto di specialità fra i reati previsti dagli artt. 648 c.p. ed 88 R.D. 29 giugno 1939, n. 1127; quest'ultima ipotesi criminosa, infatti, diversamente dalla ricettazione, che è delitto contro il patrimonio, tutela le opere...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1855 del 17 febbraio 1996
«Sussiste il reato di furto consumato di benzina, e non già tentato, nell'ipotesi di sorpresa di un soggetto all'interno di un garage il quale abbia già raccolto in un secchio il carburante asportato da alcuni veicoli custoditi nell'autorimessa.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3331 del 5 agosto 1996
«Qualora nei confronti di un soggetto vengano emesse in momenti diversi due ordinanze di custodia cautelare in carcere, l'una per il reato di partecipazione ad associazione per delinquere di tipo mafioso consumato fino a una determinata data e...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1985 del 1 marzo 1997
«Essa realizza quindi un solo reato consumato delle cose sottratte, non vertendosi né nell'ipotesi di tentativo di furto né in quella di furto consumato in concorso con il tentativo. (Nella specie, l'agente si era impossessato di alcune cose...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10136 del 25 settembre 1998
«In mancanza, il reato non potrà dirsi consumato, potendo risultare, tuttavia, configurabile il tentativo punibile, ricorrendone tutti i presupposti e le condizioni di cui all'art. 56 c.p. (Fattispecie nella quale il sindaco aveva autorizzato la...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6024 del 13 maggio 1999
«...ad un concorso nonché la vincita e l'accettazione del posto siano elementi sufficienti a configurare una partecipazione del candidato nel reato di abuso di ufficio consumato in suo favore e contestato ad alcuni membri della commissione di esame).»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7582 del 11 giugno 1999
«...il fatto che, essendo stato consumato il reato con abuso di poteri inerenti una professione, l'imputato, prima della condanna, si sia ritirato dall'esercizio della stessa. (Fattispecie in tema di falso ideologico addebitato ad un notaio).»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11278 del 3 novembre 2000
«Attesa la qualificabilità del reato di violenza sessuale di cui all'art. 609 bis c.p. come reato di pura condotta, ed avuto riguardo alla nozione di “atti sessuali” cui la norma incriminatrice si riferisce, deve escludersi la configurabilità del...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21948 del 31 maggio 2001
«In tema di furto, l'aggravante di cui al n. 1 dell'art. 625 c.p. sussiste anche quando il reato sia consumato in locale di immediata pertinenza della abitazione, quale un'autorimessa ad essa adiacente.»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4824 del 3 febbraio 2003
«In tema di furto, il reato può dirsi consumato anche se oggetto della sottrazione è un'autovettura munita di sistema di antifurto satellitare, in quanto tale strumento non esclude che il soggetto passivo perda, almeno fino al momento di...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7235 del 19 febbraio 2004
«Costituisce furto consumato e non tentato il sottrarre merce dai banchi di esposizione di un supermercato ove si pratichi il sistema del cosiddetto self service evitando il pagamento alla cassa. Il momento consumativo del reato, in tal caso, è...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41481 del 16 novembre 2005
«Ai fini della determinazione della pena per il delitto tentato nel caso di concorso di circostanze anche ad effetto speciale, deve farsi riferimento alla pena base per il reato consumato e aggravato, qualora il giudizio di comparazione si sia...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3368 del 26 gennaio 2010
«...consumato nel gennaio 2005, alla data dell'entrata in vigore della L. 251 del 2005 non era stata effettuata la relativa iscrizione nel registro delle notizie di reato) della disciplina transitoria di cui all'art. 10, L. 7 dicembre 2005, n. 251.»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45916 del 6 novembre 2014
«Integra il reato di frode nell'esercizio del commercio la consegna di merce (nella specie, occhiali da sole) recante la marcatura CE (indicativa della locuzione "China Export") apposta con caratteri tali da ingenerare nel consumatore la erronea...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22098 del 27 maggio 2015
«In tema di rapina impropria, il reato di cui all'art. 628 c.p. può dirsi consumato nell'ipotesi in cui la cosa venga sottratta al possessore e l'agente se ne sia impossessato, anche per brevissimo tempo, sfuggendo alla cerchia di vigilanza del...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34318 del 6 agosto 2015
«...dall'art. 611 cod. pen. è sufficiente che la violenza o la minaccia sia idonea, nel momento in cui viene esercitata, a determinare altri a commettere un fatto costituente reato, non essendo necessario che il reato-fine sia consumato o tentato.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14610 del 12 luglio 2005
«In tema di locazione di immobili urbani adibiti ad uso diverso da quello di abitazione, l’immobile utilizzato a locale di esposizione, in tanto può determinare l’esistenza del diritto all’indennità per la perdita dell’avviamento, in quanto il...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1435 del 20 febbraio 1999
«In tema di locazione di immobili urbani adibiti ad uso diverso da quello di abitazione, l’immobile utilizzato a locale di esposizione, in tanto può determinare resistenza del diritto all’indennità per la perdita dell’avviamento, in quanto si...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44965 del 8 ottobre 2018
«...in una stanza attigua a quella in cui era stato consumato il reato, nonché dell'effettiva percezione del fatto da parte dei medesimi, che avevano udito le urla della madre e ne avevano visto una parte del corpo insanguinata riversa in terra).»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36926 del 31 luglio 2018
«...dell'azione e, pertanto, si comunica ai correi non presenti nel luogo di consumazione del reato se gli stessi erano a conoscenza del fatto che il reato sarebbe stato consumato da più persone riunite o se per colpa ignoravano tale circostanza.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35617 del 24 gennaio 2019
«Ai fini della determinazione della pena per il delitto tentato nel caso di concorso di circostanze anche ad effetto speciale, deve farsi riferimento alla pena-base per il reato consumato e aggravato, qualora il giudizio di comparazione si sia...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26868 del 18 giugno 2019
«...stabilita per il reato consumato o tentato e non sul termine dei sei anni previsto dall'art. 157, comma 1, cod. pen. (Fattispecie relativa al reato di cui all'art. 73, comma 5, d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, con contestata recidiva reiterata).»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27743 del 21 giugno 2019
«...ciò che rileva è la mera attività di contraffazione o alterazione dell'altrui marchio in quanto foriera dell'immissione sul mercato di beni suscettibili di ledere la fede pubblica e ingenerare confusione, nuocendo all'affidamento dei consumatori).»