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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12124 del 19 agosto 2003
«Il risarcimento del danno non patrimoniale da uccisione di congiunto postula la verifica della sussistenza degli elementi nei quali si articola l'illecito civile extracontrattuale definito dall'art. 2043 c.c. e, dunque, del nesso di causalità tra...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5883 del 9 maggio 2000
«In tema di esclusione, ai sensi dell'art. 1227 comma secondo c.c., della risarcibilità di quei danni che il creditore avrebbe potuto evitare usando l'ordinaria diligenza, grava sul debitore responsabile del danno l'onere di provare la violazione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1061 del 9 febbraio 1985
«...l'ordinaria diligenza, costituisce una circostanza impeditiva della pretesa risarcitoria, per cui, in base ai principi sull'onere della prova dettati dall'art. 2697 c.c., deve essere provato da chi intende avvalersi della relativa eccezione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 936 del 5 febbraio 1996
«L'art. 2709 c.c., nello statuire che i libri e le altre scritture contabili delle imprese soggette a registrazione fanno prova contro l'imprenditore, pone in essere una presunzione (semplice), in sfavore di quest'ultimo, della veridicità di quanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9195 del 30 agosto 1995
«Il successore a titolo particolare o universale nel diritto, ove intenda agire in executivis utilizzando il titolo formato in favore del suo dante causa, non ha l'onere di far precedere l'esecuzione forzata dalla notificazione degli atti o dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1509 del 28 aprile 1976
«Ai fini del disconoscimento della scrittura privata relativa al debito altrui, l'espromittente va considerato come avente causa del sottoscrittore ai sensi e per gli effetti del secondo comma dell'art. 214 c.p.c.; pertanto, poiché a norma del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3619 del 16 febbraio 2010
«In tema di cambiale, l'inclusione del credito per interessi nel titolo non esime dall'onere di provare per iscritto la convenzione relativa alla loro misura ultralegale, non valendo tale forma di rilascio, di per sé sola, a soddisfare l'obbligo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13291 del 27 novembre 1999
«La presunzione semplice e la presunzione legale iuris tantum si distinguono unicamente in ordine al modo di insorgenza, perché mentre il fatto sul quale si fonda la prima dev'essere provato in giudizio ed il relativo onere grava su colui che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6788 del 3 luglio 1990
«Al telegramma non sottoscritto, quale è quello inviato per telefono, può essere riconosciuta l'efficacia probatoria della scrittura privata a norma dell'art. 2705 c.c., ove dal destinatario sia stata contestata la sua provenienza dalla apparente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12135 del 19 agosto 2003
«...l'onere di provare di essersi trovato senza colpa nella impossibilità di prenderne cognizione e, quindi, anche di provare l'asserita non corrispondenza della dichiarazione ricevuta con quella di cui il mittente conserva in qualsiasi modo la copia.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3061 del 11 aprile 1990
«Il principio stabilito dall'art. 1335 c.c., secondo cui ogni dichiarazione diretta ad una determinata persona si reputa conosciuta al momento in cui giunge all'indirizzo del destinatario, opera per il solo fatto oggettivo dell'arrivo della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 758 del 16 gennaio 2006
«La lettera raccomandata — anche in mancanza dell'avviso di ricevimento — costituisce prova certa della spedizione attestata dall'ufficio postale attraverso la ricevuta, da cui consegue la presunzione, fondata sulle univoche e concludenti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3707 del 14 aprile 1999
«Affinché possa operare la presunzione di conoscenza della dichiarazione diretta a persona determinata stabilita dall'art. 1335 c.c. occorre la prova, il cui onere incombe al dichiarante, che la stessa sia stata recapitata all'indirizzo del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8399 del 23 settembre 1996
«Per ritenere sussistente, secondo l'art. 1335 codice civile, la presunzione di conoscenza, da parte del destinatario, della dichiarazione a questo diretta, occorre la prova, il cui onere incombe al dichiarante, che la dichiarazione sia pervenuta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10751 del 12 ottobre 1991
«Per ritenere sussistente, secondo l'art. 1335 c.c., la presunzione (iuris tantum) di conoscenza, da parte del destinatario, di un atto unilaterale recettizio (nella specie di costituzione in mora) inviato con raccomandata ma senza avviso di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15040 del 5 agosto 2004
«La responsabilità precontrattuale derivante dalla violazione della regola di condotta posta dall'art. 1337 c.c. a tutela del corretto dipanarsi dell'iter formativo del negozio costituisce una forma di responsabilità extracontrattuale, cui vanno...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 20398 del 21 ottobre 2005
«...non essendo dovuta a tale qualità, ma ai principi costituzionali che escludono la c.d. presunzione di legittimità dell'atto amministrativo, l'imposizione a suo carico dell'onere di fornire la prova dei fatti costitutivi della pretesa tributaria.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11620 del 4 dicembre 1990
«L'onere della forma scritta nei contratti previsto dall'art. 1350 c.c. non riguarda il comodato immobiliare, anche se di durata ultranovennale, il quale può essere provato per testi ed anche per presunzioni.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24166 del 13 novembre 2006
«In tema di clausola penale, il potere di riduzione ad equità, attribuito al giudice dall'art. 1384 c.c. a tutela dell'interesse generale dell'ordinamento, può essere esercitato d'ufficio, ma l'esercizio di tale potere è subordinato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6217 del 21 novembre 1981
«...rali. Con la conseguenza che, in difetto di una tale prova, la funzione di garanzia della caparra si esaurisce, ed ancorché sia stata pronunciata la risoluzione del contratto per colpa dell'altro contraente la caparra stessa deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5429 del 13 marzo 2006
«La parte che chiede l'annullamento del contratto per errore essenziale sulle qualità del bene ha l'onere di dedurre e provare, in caso di contestazione, i fatti dai quali tale qualità risulta, nonché l'essenzialità dell'errore e la sua...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13035 del 6 settembre 2003
«L'apprezzamento del giudice di merito circa l'esistenza e l'idoneità della minaccia a coartare la volontà di una persona si traduce in un giudizio di fatto, incensurabile in cassazione ove adeguatamente motivato. (Nella specie la S.C. ha ritenuto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6601 del 11 giugno 1991
«...particolari, rispetto alla normalità della ricomprensione nel potere di tutto ciò che attiene al suo ordinario svolgimento, devono essere dimostrate, secondo il criterio regolatore dell'onere della prova, da chi, nel proprio interesse, le alleghi.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15265 del 4 luglio 2006
«A tal fine, l'onere probatorio del creditore si restringe alla dimostrazione della variazione patrimoniale, senza che sia necessario provare l'entità e la natura del patrimonio del debitore dopo l'atto di disposizione, non potendo il creditore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 709 del 15 febbraio 1978
«...all'epoca del compimento dell'attività giuridica del procuratore. L'onere della prova dell'effettiva conoscenza, nonché della deficiente diligenza dei destinatari nell'apprendere la dichiarazione resa conoscibile, è a carico del rappresentato.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3974 del 2 aprile 1993
«Per il disposto dell'art. 1396 c.c. le cause estintive della procura operano nei confronti dei terzi soltanto quando sia accertato che questi le hanno colposamente ignorate, di guisa che incombe al rappresentato l'onere di provare le circostanze...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13925 del 25 settembre 2002
«Nell'azione di adempimento, qualora il creditore eccepisca non un inesatto adempimento ma un integrale inadempimento, è tenuto soltanto a provare l'esistenza del titolo, mentre incombe sul debitore l'onere di fornire la prova di avere adempiuto e,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13533 del 30 ottobre 2001
«In tema di prova dell'inadempimento di una obbligazione, il creditore che agisca per la risoluzione contrattuale, per il risarcimento del danno, ovvero per l'inadempimento deve soltanto provare la fonte (negoziale o legale) del suo diritto ed il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1457 del 10 febbraio 2000
«Nel giudizio di risarcimento danni da inadempimento contrattuale, qualora il convenuto sollevi eccezione d'inadempimento, per stabilire il riparto dell'onere della prova occorre distinguere: a) se il convenuto eccepisca l'integrale inadempimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1413 del 25 luglio 2006
«Qualora da parte di colui che invoca la simulazione siano stati offerti, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 2697 c.c., elementi presuntivi del carattere fittizio della compravendita, l'acquirente ha l'onere di provare il pagamento del...»