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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 467 del 27 febbraio 1996
«Nei casi di indulto soggetto a revoca per successiva condanna, la già verificatasi condizione risolutiva rende l'indulto inapplicabile anche nelle ipotesi in cui il beneficio non sia stato ancora formalmente concesso.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2333 del 7 marzo 1995
«Il problema dell'applicazione dell'indulto può essere sollevato nel giudizio di legittimità soltanto nel caso in cui il giudice di merito lo abbia preso in esame e lo abbia risolto negativamente, escludendo che l'imputato abbia diritto al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3258 del 17 gennaio 1995
«La pena dell'ergastolo, in quanto pena detentiva perpetua, non è condonabile «in parte», ma soltanto, per eventuale volontà del legislatore, in toto, ovvero, sempre per la medesima volontà, convertibile in pena di altra specie; né il condono...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2594 del 4 settembre 1993
«L'art. 1 del D.P.R. 22 dicembre 1990, n. 394, non consente di estendere l'indulto alla pena dell'ergastolo. La specifica connotazione di quest'ultimo, ossia la perpetuità, è infatti ontologicamente incompatibile con tutte quelle cause estintive...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16540 del 27 aprile 2011
«Il termine triennale per la concessione della riabilitazione decorre, in caso di condanna a pena condonata, dalla data di passaggio in giudicato della sentenza che ha applicato l'indulto e non da quella del provvedimento legislativo che l'ha...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1821 del 17 giugno 1993
«Atteso il carattere meramente dichiarativo del provvedimento giurisdizionale di applicazione dell'indulto, deve ritenersi che il termine previsto dall'art. 179 c.p. per la concessione della riabilitazione decorra, in caso di pena condonata, non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1797 del 14 gennaio 2008
«Allorché sia stata contestata la circostanza aggravante dei motivi abietti, con la precisazione che questi sono consistiti nel fatto di avere agito al fine di agevolare l'attività di un sodalizio mafioso, si ha piena identificazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22756 del 3 giugno 2009
«L'esclusione del reato di cui all'art. 600 bis c.p. (prostituzione minorile), introdotto dall'art. 2, comma primo, L. 3 agosto 1998 n. 269, da quelli per i quali è prevista l'applicabilità dell'indulto concesso con L. 31 luglio 2006 n. 241 opera...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24188 del 20 giugno 2007
«L'esclusione del reato di cui all'art. 600 bis c.p. (prostituzione minorile), introdotto dall'art. 2, comma primo, L. 3 agosto 1998 n. 269, da quelli per i quali è prevista l'applicabilità dell'indulto concesso con L. 31 luglio 2006 n. 241 opera...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10537 del 10 ottobre 1994
«Anche nel sistema del nuovo codice, pur in assenza di una norma analoga a quella di cui all'art. 591 c.p.p. 1930, è consentita l'applicazione dell'indulto in sede di cognizione, come si evince dagli artt. 129 e 300 c.p.p. 1988, che postulano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2688 del 26 gennaio 2011
«Non è emendabile con la correzione degli errori materiali la sentenza che dichiari l'estinzione, per indulto, di una pena pecuniaria, nella specie: ammenda, di importo superiore ai limiti di legge per l'indulto, trattandosi di una modifica del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11766 del 29 marzo 2012
«Il provvedimento di revoca dell'indulto, che sia adottato d'ufficio dal giudice dell'esecuzione, è affetto da nullità assoluta, ai sensi dell'art. 178, comma primo, lett. b) cod. proc. pen., perché il procedimento di esecuzione, salvo che per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2261 del 16 gennaio 2015
«La mancata applicazione dell'indulto in sede di giudizio di cognizione, nel caso in cui non sia negato all'imputato il diritto di goderne ma sia invece rinviato, implicitamente o esplicitamente, alla sede esecutiva ogni provvedimento al riguardo,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 30492 del 10 luglio 2014
«È configurabile il diritto all'equa riparazione anche per la detenzione patita a causa di un erroneo ordine di esecuzione, emesso da parte del pubblico ministero senza tener conto dell'eventuale incidenza dell'indulto sull'intera pena da eseguire,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29203 del 9 luglio 2013
«Il provvedimento di revoca dell'indulto, adottato d'ufficio dal giudice dell'esecuzione, è affetto da nullità assoluta, ai sensi dell'art. 178, comma primo, lett. b) c.p.p., perché il procedimento di esecuzione, salvo che per l'applicazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32401 del 22 luglio 2014
«È inammissibile la richiesta di applicazione dell'indulto proposta dal condannato dopo che analoga richiesta, formulata dal pubblico ministero, sia stata rigettata dal giudice dell'esecuzione, a nulla rilevando che la stessa provenga da soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43024 del 18 novembre 2008
«È inammissibile l'opposizione proposta avverso provvedimento del giudice dell'esecuzione (nella specie in tema d'applicazione dell'indulto) mediante il ricorso al servizio postale, in quanto la sua natura di rimedio non impugnatorio impone...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6290 del 12 febbraio 2015
«In tema di applicazione dell'amnistia e dell'indulto, avverso il provvedimento emesso dal giudice dell'esecuzione - sia che questi abbia deciso "de plano", ai sensi dell'art. 667 cod.proc.pen., sia che abbia provveduto irritualmente ex art. 666...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7877 del 20 febbraio 2015
«La preclusione del cosiddetto giudicato esecutivo è inoperante solo quando sono dedotti elementi nuovi, di fatto o di diritto, cronologicamente sopravvenuti alla decisione, ovvero sono prospettati elementi pregressi o coevi che, tuttavia, non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5137 del 9 febbraio 2012
«Il provvedimento con cui il giudice dell'esecuzione dichiari condonata la pena può essere revocato in sede esecutiva solo in presenza di fatti nuovi e non sulla scorta di elementi preesistenti. (Nella specie, la Corte ha cassato il provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18288 del 13 maggio 2010
«Il mutamento di giurisprudenza, intervenuto con decisione delle Sezioni Unite, integrando un nuovo elemento di diritto, rende ammissibile la riproposizione, in sede esecutiva, della richiesta di applicazione dell'indulto in precedenza rigettata.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12288 del 14 marzo 2017
«Il condannato alla pena dell'ergastolo, al quale sia stata applicata, ai sensi dell'art. 72, secondo comma, cod. pen. l'ulteriore sanzione dell'isolamento diurno per il concorso, con la pena perpetua, di pene detentive temporanee di durata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8529 del 22 febbraio 2017
«In tema di estradizione per l'estero, ai fini dell'accertamento della condizione ostativa prevista dall'art. 698, comma primo, cod. proc. pen., è onere dell'estradando allegare elementi e circostanze che la Corte di appello deve valutare, anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2727 del 4 luglio 1991
«In materia di amnistia e di indulto, il delitto tentato costituisce un'ipotesi criminosa autonoma rispetto al delitto consumato, e le norme di sfavore relative a quest'ultimo non si estendono al primo, salvo che il decreto di clemenza non disponga...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 294 del 4 maggio 1994
«L'art. 172 c.p., che disciplina l'estinzione della pena per prescrizione, prevede al quinto comma che, se l'esecuzione è subordinata al verificarsi di una condizione, il tempo necessario per l'estinzione della pena decorre dal giorno in cui tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5608 del 22 febbraio 1994
«1994, n. 4353Il provvedimento adottato in forma di ordinanza, che statuisce su diritti o su determinate situazioni giuridiche con quel carattere di definitività che è considerato distintivo, immanente ed essenziale, della sentenza deve ritenersi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1235 del 19 gennaio 2011
«È configurabile un rapporto di specialità tra le fattispecie penali tributarie in materia di frode fiscale (artt. 2 ed 8, D.L.vo 10 marzo 2000, n. 74) ed il delitto di truffa aggravata ai danni dello Stato (art. 640, comma secondo, n. 1, c.p.), in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 48405 del 20 ottobre 2017
«In tema di limite dell'aumento di pena per la recidiva ex art. 99, ultimo comma, cod. pen., nel cumulo delle precedenti condanne si deve tener conto anche di quelle a pena detentiva integralmente condonata a seguito di indulto, in quanto la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21977 del 8 maggio 2017
«Tra i delitti di cui all'artt. 643 e 629 cod. pen., pur potendo essere soggetto passivo di quest'ultimo reato anche la persona che versi nello stato di deficienza psichica, non è ammissibile alcun concorso, anche se tra di essi è comune il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47041 del 12 ottobre 2017
«In tema di procedimento di esecuzione, l'omessa valutazione, da parte del giudice, di un elemento decisivo risultante dagli atti sottoposti al suo esame al momento della decisione non costituisce un "novum" suscettibile di determinare il...»