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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6948 del 12 giugno 2000
«In tema di rinuncia alla impugnazione da parte dell'imputato, essa deve essere fatta personalmente dalla parte privata, oppure a mezzo del difensore munito di procura speciale, che, ai sensi dell'art. 122 c.p.p., deve, tra l'altro, contenere la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3377 del 4 ottobre 1994
«La competenza in materia di esecuzione, nelle ipotesi di annullamento con rinvio (totale o parziale), appartiene al giudice di rinvio, in base al principio di unicità del giudice della esecuzione, che esprime l'esigenza di attribuire ad un unico...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16034 del 21 aprile 2011
«È legittima la motivazione "per relationem" dell'ordinanza applicativa della misura cautelare disposta dal giudice competente ai sensi dell'art. 27 c.p.p., purchè il rinvio alle valutazioni già espresse dal primo giudice risulti consapevole e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4007 del 11 marzo 1999
«Peraltro, con riguardo al più specifico profilo della motivazione per relationem, pur dovendosi ritenere astrattamente legittimo anche un siffatto tipo di motivazione, è indispensabile che il decreto indichi le ragioni per le quali il giudice...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4992 del 9 febbraio 2012
«Una volta disposto dalla Corte di Cassazione l'annullamento della sentenza di patteggiamento in relazione al calcolo riguardante l'ammontare del prezzo oggetto di confisca per equivalente, il giudizio di rinvio deve proseguire davanti al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 117 del 12 febbraio 1996
«Nel procedimento disciplinato dall'art. 127 c.p.p., richiamato, per quanto riguarda il riesame, dell'art. 309, comma 8, stesso codice, l'interessato che sia detenuto in località compresa nella circoscrizione del giudice competente, qualora abbia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1278 del 3 maggio 1993
«Siffatta conclusione vale, a maggior ragione, quando l'inquisito sia detenuto o internato in luogo non sito fuori della circoscrizione del giudice suindicato, con il conseguente obbligo di disporre il rinvio dell'udienza se sussiste un legittimo...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7551 del 27 giugno 1998
«Il disposto dell'art. 486, comma quinto, c.p.p., a norma del quale il giudice provvede alla sospensione o al rinvio del dibattimento in caso di legittimo impedimento del difensore, non si applica ai procedimenti in camera di consiglio che si...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8007 del 14 agosto 1996
«La richiesta di un termine, infatti, costituisce una facoltà discrezionale della parte, alla stessa non vietata, anche se non espressamente prevista dalla legge. (Nella fattispecie, la Corte di cassazione, nell'enunciare il principio di diritto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10675 del 15 marzo 2001
«Attesi, infatti, i nuovi e più incisivi poteri d'intervento attribuiti dalla nuova disciplina al giudice dell'udienza preliminare, come pure l'avvenuto inserimento, nella norma concernente la sentenza di non luogo a procedere, di una previsione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10495 del 6 dicembre 1996
«L'assenza del difensore dovuta all'erroneo convincimento della sopravvenienza di una causa di rinvio del dibattimento (nella specie: ipotizzata astensione di un membro del collegio giudicante) non può essere considerata come conseguente a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5502 del 4 giugno 1996
«Il rinvio in prosecuzione del processo ad altra udienza non comporta l'obbligo di notificare all'imputato ritualmente citato e non comparso il relativo avviso essendo egli rappresentato in giudizio dal suo difensore. Tale principio desumibile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5652 del 11 dicembre 1995
«La notificazione dell'istanza di rimessione del processo non ammette equipollenti, sia per il tenore letterale dell'art. 46 c.p.p., contenente un implicito rinvio alle forme previste dall'art. 148 dello stesso codice, sia per la rilevanza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2179 del 20 luglio 1992
«Infatti, l'art. 391, comma secondo, c.p.p., stabilendo che «se il difensore di fiducia o di ufficio non è stato reperito o non è comparso, il giudice provvede a norma dell'art. 97, comma quarto», prevede una attività a forma libera, tendente a...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 17179 del 8 maggio 2002
«Il principio di immediata declaratoria di determinate cause di non punibilità sancito dall'art. 129 c.p.p. impone che nel giudizio di cassazione, qualora ricorrano contestualmente una causa estintiva del reato e una nullità processuale assoluta e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6384 del 21 maggio 1999
«Deve quindi ritenersi che la concreta possibilità di conoscenza del contenuto dell'atto da parte del destinatario sia pregiudicata ogniqualvolta la restituzione al mittente sia avvenuta dopo un periodo di giacenza eccessivamente breve. (Nella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5698 del 6 febbraio 2003
«Il decreto di irreperibilità dell'imputato emesso nel corso delle indagini preliminari non spiega efficacia ai fini della notificazione del decreto di citazione a giudizio disposta dal pubblico ministero ai sensi dell'art. 552 c.p.p., in quanto la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13682 del 28 dicembre 1998
«La sopravvenienza, successivamente all'esaurimento delle fasi di merito, della nuova disciplina risultante, in materia di acquisizione e valutazione dei verbali di prova di altri procedimenti, dai commi 2 bis e 4 dell'art. 238 c.p.p. (introdotto,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1461 del 16 gennaio 2009
«In tema di turbative nello svolgimento di manifestazioni sportive, ove l'ordinanza di convalida del provvedimento del Questore venga annullata dalla Corte di cassazione per inosservanza del termine di quarantotto ore, decorrente dalla notifica del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32678 del 3 ottobre 2006
«La S.C. ha annullato senza rinvio il provvedimento con il quale la Corte d'appello aveva respinto la richiesta di Somogyi di restituzione nel termine, ai sensi del novellato art. 175 c.p.p., per impugnare la sentenza di primo grado, e ha...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 119 del 7 gennaio 2005
«La notificazione della citazione dell'imputato effettuata presso il domicilio reale a mani di persona convivente, anziché presso il domicilio eletto, non integra necessariamente una ipotesi di “omissione” della notificazione ex art. 179 c.p.p., ma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1730 del 29 luglio 1998
«.... Pertanto la Corte di cassazione, adita con ricorso contro un tale provvedimento, deve previamente rilevare il vizio procedurale ed annullare senza rinvio con trasmissione degli atti al giudice dell'esecuzione perché deliberi nelle forme...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24633 del 16 giugno 2001
«Nel procedimento dinanzi al giudice monocratico, una volta emesso decreto di citazione a giudizio dal Pretore, a seguito di annullamento senza rinvio della Corte di cassazione (nella specie, di sentenza di patteggiamento), e introdotta, così, la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1021 del 11 gennaio 2002
«In tema di prescrizione del reato, la sospensione del procedimento e il rinvio o la sospensione del dibattimento comportano la sospensione dei relativi termini ogni qualvolta siano disposti per impedimento dell'imputato o del suo difensore, ovvero...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11214 del 28 dicembre 1994
«In relazione all'art. 389 c.p.c., il principio secondo cui (in sede di rinvio) la risoluzione della lite principale non deve ritardare la pronuncia sulla domanda di restituzione di quanto versato in esecuzione della sentenza cassata va correlato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1171 del 30 marzo 1999
«In tema di nullità della sentenza per omessa sottoscrizione da parte del giudice che la ha emessa, poiché la nullità di un atto rende invalidi gli atti consecutivi che da quello dipendano, ma non anche quelli antecedenti, l'effetto concreto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3144 del 16 marzo 1994
«Benché l'art. 623 del vigente codice di rito non preveda espressamente l'ipotesi di annullamento da parte della Corte di cassazione, con rinvio al giudice di primo grado per effetto di nullità assolute, al pari dell'art. 543, n. 6 c.p.p. abrog.,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8803 del 8 luglio 1999
«In tema di impugnazione, il requisito della specificità dei motivi, richiesto espressamente dall'art. 581 c.p.p. a pena di inammissibilità, implica a carico della parte impugnata non solamente l'onere di dedurre le censure che intenda muovere su...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34076 del 8 agosto 2003
«In tema di valutazione delle dichiarazioni rese ex art. 210 c.p.p., il giudizio di credibilità del dichiarante e di attendibilità delle dichiarazioni deve essere l'esito di una motivata valutazione autonoma del giudicante e non può essere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12165 del 28 marzo 2002
«L'incompatibilità alla prestazione dell'ufficio di perito prevista dall'art. 222, comma 1, lett. d), c.p.p. non opera con riguardo all'attività di trascrizione delle intercettazioni, disciplinata dall'art. 268, comma 7, c.p.p., atteso che il...»