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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4208 del 29 giugno 1981
«L'adesione di un soggetto ad un consorzio, comportando modificazione del contratto plurilaterale ex art. 2607 c.c., deve farsi, al pari della costituzione del consorzio (art. 2603 c.c.), per iscritto a pena di nullità. All'uopo non occorre la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3807 del 29 luglio 1978
«Quando di un atto soggetto a trascrizione non esiste altro documento che una scrittura privata le cui sottoscrizioni non sono state autenticate, perché non apposte nelle condizioni previste dall'art. 2703 c.c. e quindi manca un titolo idoneo per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5835 del 19 aprile 2001
«Perché un documento costituisca atto pubblico e abbia l'efficacia riconosciuta dall'art. 2700 c.c., occorre che lo stesso provenga da un pubblico ufficiale e che sia formato nell'esercizio di una funzione specificatamente diretta alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4844 del 14 aprile 2000
«La fede privilegiata, che conformemente al disposto dell'art. 2700 c.c., deve riconoscersi ai verbali redatti da pubblici ufficiali ai sensi e per gli effetti di cui alla legge 24 novembre 1981, n. 689, riguarda la constatazione senza alcun...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6959 del 6 luglio 1999
«La querela di falso non è esperibile né avverso il documento che provenga dal pubblico ufficiale al di fuori dall'esercizio dello speciale potere di documentazione e della speciale funzione di certificazione richiesti perché sussista atto pubblico...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11823 del 25 novembre 1997
«Il regime probatorio previsto dall'art. 2700 c.c. in tanto è applicabile in quanto esista un documento incontestabilmente qualificabile come «atto pubblico» ai sensi del precedente art. 2699 (documento redatto, con le richieste formalità, da un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10219 del 20 novembre 1996
«L'efficacia probatoria privilegiata dell'atto pubblico, a norma dell'art. 2700 c.c., concerne la provenienza del documento dal pubblico ufficiale che l'ha formato e i fatti che questi attesta essere avvenuti in sua presenza, ma non anche la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8442 del 20 agosto 1990
«Nel caso in cui nell'atto pubblico di trasferimento di diritti reali immobiliari dietro corrispettivo di un prezzo, sottoscritto dalle parti, sia mancata per qualsiasi motivo, volontario o meno, la sottoscrizione del documento da parte del notaio,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7264 del 30 marzo 2011
«La nullità di un atto pubblico notarile per difetti formali (nella specie, mancanza di data) non esclude che il medesimo possa valere come scrittura privata, a condizione che il documento sia sottoscritto dalle parti; tale convertibilità, non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 974 del 18 gennaio 2008
«Con riguardo ad una scrittura privata, che non sia stata riconosciuta e che non debba ritenersi legalmente riconosciuta, e per la quale, pertanto, non sia necessario esperire la querela di falso, al fine di contestarne la piena efficacia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18323 del 30 agosto 2007
«La querela di falso postula — nell'ipotesi di sua proposizione relativa a scrittura privata — che quest'ultima sia stata riconosciuta (volontariamente dal suo autore o che debba considerarsi legalmente come tale) e che il querelante intenda...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15219 del 5 luglio 2007
«La consulenza tecnica d'ufficio è mezzo istruttorio (e non una prova vera e propria) sottratta alla disponibilità delle parti ed affidata al prudente apprezzamento del giudice di merito, rientrando nel suo potere discrezionale la valutazione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16007 del 24 ottobre 2003
«La sottoscrizione di un documento integrante gli estremi della scrittura privata vale, ex se, ai sensi dell'art. 2702 c.c., a ingenerare una presunzione iuris tantum di consenso del sottoscrittore al contenuto dell'atto e di assunzione della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10702 del 7 luglio 2003
«La data certa di una scrittura privata può desumersi anche indirettamente dal giorno in cui si sia verificato un fatto idoneo a provare l'anteriorità della formazione del documento (art. 2704 c.c.), ed il relativo accertamento costituisce un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2754 del 27 marzo 1997
«L'art. 2704 c.c. non consente di inferire la data di un documento dal suo contenuto intrinseco, ma impone invece di avere riguardo a circostanze oggettive esterne, come la registrazione, la morte del sottoscrittore, etc. che siano sicuramente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11824 del 15 novembre 1995
«In tema di data della scrittura privata nei confronti dei terzi, il fatto che un documento sia indicato in un atto di citazione non vale a conferire al documento (solo successivamente depositato nel fascicolo) data anteriore alla notifica della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5502 del 7 giugno 1994
«Con riguardo all'art. 2704, primo commna, c.c., secondo cui la data certa di una scrittura privata può anche desumersi indirettamente dal giorno in cui si è verificato un fatto che abbia stabilito in modo certo l'anteriorità della formazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10742 del 11 maggio 2009
«Il rappresentato non può essere considerato terzo rispetto ad un contratto stipulato da altri nel suo nome e per suo conto solo perché eccepisce che il contratto è stato concluso dopo la revoca della procura, e non può avvalersi, quindi, della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9539 del 20 luglio 2000
«In sede di formazione dello stato passivo del fallimento il curatore agisce in qualità di terzo, sia rispetto ai creditori del fallito che richiedono l'insinuazione al passivo, sia rispetto allo stesso fallito. Tale principio comporta come...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11673 del 5 settembre 2000
«Richiedendo un'annotazione in calce, in margine o a tergo di un documento rimasto in possesso del creditore la norma ex art. 2708 c.c. ha inteso attribuire valore di prova liberatoria ad una nota o appunto che non faccia parte integrante del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11404 del 2 novembre 1995
«Il documento contenente il «conto economico» di un'impresa commerciale rientra tra le scritture contabili disciplinate dagli artt. 2709 e segg. c.c. e fa prova contro l'imprenditore ancorché privo della sua sottoscrizione o di quella di un suo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14891 del 22 ottobre 2002
«La fattura è un mero documento contabile che può, far prova, ai sensi dell'art. 2710 c.c., dei rapporti intercorsi tra imprenditori, ma che non costituisce atto scritto avente natura contrattuale, ne consegue che essa, rivestendo un carattere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15148 del 23 novembre 2000
«Gli artt. 2712 e 2719 c.c., relativi rispettivamente alle «riproduzioni meccaniche» e alle «copie fotografiche di scritture» sono applicabili anche nei confronti della parte ritualmente citata ma non costituita ed ai fini della prova di eventi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16419 del 21 novembre 2002
«Ha valore probatorio come l'originale la copia conforme di un atto pubblico (nella specie, sommario processo verbale di infrazione al codice della strada), quando questa sia una rappresentazione scritta dell'originale nella quale i segni grafici...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25305 del 16 ottobre 2008
«L'attestazione di conformità all'originale della copia di una scrittura privata può essere idonea ad escludere l'efficacia del disconoscimento della controparte solo se la predetta attestazione provenga da uno dei soggetti a ciò espressamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2719 del 4 febbraio 2009
«L'atto di ricognizione previsto dall'art. 2720 cod. civ presuppone l'esistenza di un documento originale contenente una valida dichiarazione, da cui derivi l'esistenza del diritto riconosciuto, e non sostituisce il titolo, costituendo solo una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9439 del 21 aprile 2010
«Il disconoscimento della conformità di una copia fotografica o fotostatica all'originale di una scrittura, ai sensi dell'art. 2719 c.c., non ha gli stessi effetti del disconoscimento della scrittura privata previsto dall'art. 215, primo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7960 del 21 maggio 2003
«Tenuto conto che in tema di copie fotografiche di scritture (cui sono assimilabili le copie fotostatiche o le fotocopie) l'art. 2719 c.c., che ne prescrive l'espresso disconoscimento, trova applicazione sia nel caso di disconoscimento della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5346 del 13 giugno 1997
«La norma di cui all'art. 2719 c.c. (che esige l'espresso disconoscimento della conformità con l'originale delle copie fotografiche, cui legittimamente vengono assimilate quelle fotostatiche) è applicabile tanto alla ipotesi di disconoscimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 212 del 21 gennaio 1985
«Le copie fotostatiche e fotografiche di un documento hanno, a norma dell'art. 2719 c.c., lo stesso valore probatorio degli originali quando la loro conformità con questi attestata dal pubblico ufficiale, ovvero non è espressamente disconosciuta...»