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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14143 del 2 ottobre 2002
«A seguito della sentenza n. 459 del 2000 della Corte costituzionale, che ha dichiarato l'illegittimità, per contrasto con gli artt. 3 e 36 della Costituzione, dell'art. 22, trentaseiesimo comma, della legge 23 dicembre 1994, n. 724, nella parte in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11699 del 30 luglio 2003
«Nel processo del lavoro, si ha introduzione di una domanda nuova... nel caso in cui in primo grado sia stata chiesta la reintegrazione ex art. 18, legge n. 300 del 1970 e la conseguente indennità risarcitoria ed in appello siano state chieste le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 58 del 8 gennaio 2003
«In tema di revocatoria fallimentare, la situazione giuridica vantata dalla massa ed esercitata dal curatore non integra un diritto di credito (alla restituzione della somma o dei beni) esistente prima del fallimento indipendentemente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11016 del 25 maggio 2005
«Con riguardo ai debiti della P.A., poiché le norme generali sulla contabilità pubblica e in particolare le norme speciali di cui all'art. 68 della legge della Regione Puglia n. 17 del 1977 stabiliscono, in deroga al principio sancito dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3368 del 16 febbraio 2006
«L'amministratore di società di capitali è legittimato iure proprio a proporre opposizione alla dichiarazione di fallimento della società, per rimuoverne gli effetti che possono discenderne sul piano morale (in relazione ad eventuali contestazioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 726 del 16 gennaio 2006
«I mezzi di interruzione della prescrizione sono solo quelli tipici previsti dalla legge, i quali esauriscono la possibilità di evitare la estinzione del diritto di credito: la domanda giudiziale, l'atto di costituzione in mora e il riconoscimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17018 del 23 giugno 2008
«La prova dell'avvenuta interruzione della prescrizione può essere ricavata anche in via presuntiva dallo scritto col quale il debitore, rispondendo a diffide o contestazioni del creditore, dimostri per ciò solo di avere ricevuto un atto avente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5763 del 10 marzo 2009
«Gli atti di costituzione in mora, inviati dalla vittima di un fatto illecito causato dalla P.A. all'assicuratore della responsabilità civile di quest'ultima, sono inidonei ad interrompere la prescrizione del diritto al risarcimento del danno,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25984 del 5 dicembre 2011
«In tema di interruzione della prescrizione, posto che l'efficacia interruttiva va riconosciuta all'atto di costituzione in mora anche quando sia indirizzato al rappresentante del debitore, non può essere negata tale efficacia all'atto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28647 del 23 dicembre 2011
«La formale costituzione in mora del debitore è prescritta dalla legge per determinati effetti, tra cui preminente è quello dell'attribuzione al debitore medesimo del rischio della sopravvenuta impossibilità della prestazione per causa a lui non...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 15762 del 24 giugno 2013
«L'atto stragiudiziale di costituzione in mora del debitore, anche al fine dell'interruzione della prescrizione, inviato al debitore con raccomandata a mezzo del servizio postale, si presume giunto a destinazione - sulla base dell'attestazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21340 del 18 settembre 2013
«Con riguardo ai debiti pecuniari della P.A., la costituzione in mora è un elemento costitutivo della pretesa avente ad oggetto gli interessi e l'eventuale maggior danno da svalutazione monetaria, con la conseguenza che grava sul creditore l'onere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19654 del 18 settembre 2014
«...che chi paga quando non vi è più tenuto, sebbene originariamente obbligato, abbia successivamente a pentirsene, sicché, qualora il creditore abbia formalizzato la costituzione in mora del debitore, non opera il divieto di ripetizione delle somme.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17782 del 8 settembre 2015
«Peraltro, in assenza di un'espressa statuizione al riguardo, l'adeguamento al parametro inflattivo non può ritenersi comprensivo degli interessi, che sono quindi dovuti, con decorrenza dalla intimazione di pagamento ovvero dalla proposizione della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19084 del 25 settembre 2015
«CEE n. 1502 del 1985), integra un debito di valuta, insuscettibile di trasformarsi in debito di valore a seguito di costituzione in mora del debitore, sia per la facoltà che quest'ultimo ha, ex art. 1278 c.c., di convertire la moneta estera in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20868 del 15 ottobre 2015
«La domanda di corresponsione degli interessi non accompagnata da alcuna particolare qualificazione va intesa come rivolta al conseguimento soltanto degli interessi corrispettivi, i quali, come quelli compensativi, sono dovuti indipendentemente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 585 del 15 gennaio 2015
«Il socio che ometta il pagamento della quota nel termine prescritto non può esercitare il diritto di voto, giusta l'art. 2477 cod. civ. (nel testo, applicabile "ratione temporis", anteriore alla modifica introdotta dal d.lgs. 17 gennaio 2003, n....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45723 del 26 novembre 2003
«Non è manifestamente infondata, in riferimento agli artt. 3 e 24 della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale dell'art. 4, comma 11, della legge 27 dicembre 1956 n. 1423 (misure di prevenzione nei confronti di persone pericolose...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20246 del 14 maggio 2009
«È ammissibile la costituzione di parte civile "in proprio" dei genitori del minore, vittima del reato di atti sessuali con minorenne, in quanto tale delitto, oltre a ledere direttamente il minore, incide sull'interesse dei genitori all'integrità...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20231 del 25 maggio 2012
«È legittima la costituzione di parte civile nel processo penale di un soggetto non legato da rapporti di stretta parentela e non convivente con la vittima del reato (nella specie figlio della moglie di quest'ultimo), al fine di ottenere il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21644 del 21 maggio 2013
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 266, comma secondo, c.p.p., sollevata in relazione all'art. 14 della Costituzione, che statuisce il principio dell'inviolabilità del domicilio, perché la collocazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8938 del 1 dicembre 1987
«In tema di locazione di immobili urbani, qualora il conduttore, convenuto in giudizio per la risoluzione del contratto, contesti che il locatore abbia sopportato le spese di cui chiede il rimborso o ne abbia effettuata una corretta ripartizione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10820 del 17 ottobre 1995
«Conseguentemente non è idonea a determinare la costituzione in mora del locatore quanto al pagamento dell’indennità di avviamento la sola richiesta di pagamento se non sussiste oggettivamente la sua mora, in conseguenza del rilascio dell’immobile...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 912 del 7 febbraio 2019
«Anche se l'atto di riassunzione del processo, in quanto privo di autonoma e distinta efficacia interruttiva della prescrizione attribuita agli atti indicati nei primi due commi dell'art. 2943 c.c., produce effetti che restano assorbiti...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 29298 del 6 dicembre 2017
«La costituzione del fondo patrimoniale per fronteggiare i bisogni della famiglia, anche qualora effettuata da entrambi i coniugi, non integra, di per sé, adempimento di un dovere giuridico, non essendo obbligatoria per legge, ma configura un atto...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 52 del 13 febbraio 2003
«E' manifestamente inammissibile, in quanto sollevata da soggetto non legittimato (nella specie, notaio), la questione di legittimità costituzionale dell'art. 790 c.c., nella parte in cui non prevede la possibilità per il donante di riservarsi la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2877 del 9 febbraio 2007
«E siccome fonte primaria della disciplina di siffatti consorzi, specie per quel che riguarda l'ordinamento interno e l'amministrazione, è l'accordo delle parti sancito nell'atto costitutivo, nessun ostacolo giuridico è ravvisabile negli artt. 1105...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7028 del 12 marzo 2019
«L'indennità prevista dall'art. 1127 c.c. è oggetto di un debito di valore, da determinarsi con riferimento al tempo della sopraelevazione, sicché non trova applicazione la regola dettata dall'art. 1224 c.c. per i debiti di valuta, secondo cui gli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 11416 del 11 maggio 2018
«In tema di interpretazione di un atto di costituzione in mora, la sua natura di atto giuridico in senso stretto (nonché recettizio) non consente l'applicabilità diretta ed immediata dei principi sui vizi del volere e della capacità dettati in tema...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 10599 del 22 aprile 2021
«La liquidità del debito non è condizione necessaria della costituzione in mora, nel nostro ordinamento non valendo il principio "in illiquidis non fit mora", con la conseguenza che, in caso di contestazione dell'entità del credito, l'atto di...»