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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6297 del 19 marzo 2014
«...della causa secondo i criteri ordinari, trattandosi di controversia diversa da quella concernente il regolamento dei rapporti tra coniugi ovvero la modifica delle condizioni della separazione, rientrante nella competenza funzionale del tribunale.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23088 del 10 ottobre 2013
«...alla "legitimatio ad causam", bensì alla titolarità attiva o passiva del rapporto dedotto in giudizio, ed involge, pertanto, un accertamento di fatto, da condurre sulla scorta dello statuto dell'associazione e che attiene al merito della lite.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16076 del 15 novembre 2002
«In tema di associazioni non riconosciute, stabilire se una struttura organizzativa locale che fa capo ad un'associazione avente carattere nazionale costituisca un organo di quest'ultima, ovvero sia invece, a sua volta, un'associazione munita di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8493 del 22 giugno 2000
«Legittimato a stare in giudizio nella causa avente ad oggetto la proprietà di un immobile è soltanto il proprietario. Ne consegue che, se al momento della introduzione del giudizio avente tale oggetto, il convenuto non ha (ancora) la titolarità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21029 del 2 novembre 2004
«La sussistenza di una causa di sospensione del giudizio relativamente ad una sola di piú domande cumulate nello stesso processo a norma dell'art. 104 c.p.c. non è idonea, di per sè, a giustificare la sospensione del processo relativamente a tutte...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14179 del 16 dicembre 1999
«Nella controversia instaurata con opposizione ad ordinanza ingiunzione, irrogativa di sanzione amministrativa per omissioni contributive relative ad un rapporto di lavoro subordinato del quale l'opponente contesti l'esistenza, è inammissibile la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 78 del 3 gennaio 2013
«...un giudizio di scioglimento di comunione su di un fondo, aveva negato la qualità di litisconsorti necessari agli aventi causa della ricorrente, il cui acquisto, sfornito di prova della sua trascrizione, era avvenuto durante il predetto giudizio).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13377 del 27 luglio 2012
«Allorquando, invece, la successione nel possesso a titolo particolare avvenga dopo la proposizione della domanda di reintegrazione nei confronti dell'autore dello spoglio, non rileva la situazione soggettiva da parte dell'avente causa, perchè, a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12305 del 17 luglio 2012
«La successione a titolo particolare nel diritto controverso, di cui all'art. 111 c.p.c., alla luce di un'interpretazione costituzionalmente orientata dal principio del giusto processo, coniugato con il diritto di difesa (artt. 111 e 24 Cost.), si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12126 del 19 agosto 2003
«...gestioni stralcio; sicché, ove tale successione avvenga nel corso di una causa avente ad oggetto uno di tali rapporti, si applicano i principi dettati dall'art. 111 c.p.c. per l'ipotesi di successione a titolo particolare nel diritto controverso.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18937 del 1 settembre 2006
«Né osta a quest'ultima qualificazione la circostanza che il successore, all'atto del suo intervento, non chieda di accertare la sua qualità di successore a titolo particolare quale avente causa immediato o mediato di una delle parti, poiché il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 601 del 17 gennaio 2003
«Nel caso di successione a titolo particolare tra vivi nel diritto controverso, la sentenza pronunciata contro l'alienante è efficace nei confronti dell'avente causa anche quale titolo esecutivo, nei limiti dell'accertamento in essa contenuto....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 455 del 11 gennaio 2011
«...contestazione; tale potere incontra peraltro il limite del rispetto dell'ambito delle questioni proposte in modo che siano lasciati immutati il "petitum" e la "causa petendi", senza l'introduzione nel tema controverso di nuovi elementi di fatto.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10731 del 3 agosto 2001
«...causa, potendo desumersi detto danno da nozioni di comune esperienza e fare riferimento anche al pregiudizio che la parte resistente abbia subito di per sé per essere stata costretta a contrastare un'ingiustificata iniziativa dell'avversario.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1879 del 27 gennaio 2011
«Il curatore del fallimento che proponga domanda giudiziale di risarcimento dei danni conseguenti ad un sinistro stradale verificatosi, in danno del fallito, in epoca antecedente al fallimento, non agisce in sostituzione dei creditori al fine della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6360 del 19 marzo 2007
«A seguito delle decisioni della Corte costituzionale n. 477 del 2002, nn. 28 e 97 del 2004 e 154 del 2005, circa il principio della scissione fra il momento del perfezionamento della notificazione per il notificante e per il destinatario, deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8523 del 12 aprile 2006
«Tale nullità, ove il convenuto non si sia costituito, non è sanata per effetto dell'integrazione del termine conseguente al rinvio d'ufficio della comparizione all'udienza immediatamente successiva, previsto dal terzo comma del citato art. 318 e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9059 del 28 agosto 1995
«...anche al suo contenuto (essa infatti, non può mai pregiudicare la decisione della causa e, salvo eccezioni, può essere sempre modificata o revocata dal giudice che l'ha emessa) ed è destinata ad operare all'interno del singolo grado del processo.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1740 del 25 gennaio 2008
«Si tratta, infatti, di domande diverse sotto il profilo del petitum e della causa petendi atteso che nella prima ipotesi l'attore adduce un contratto preliminare con effetti meramente obbligatori, avente ad oggetto l'obbligo delle parti contraenti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6538 del 18 marzo 2010
«In tema di dichiarazione di inefficacia degli atti a titolo gratuito, ai sensi dell'art. 64 legge fall., la valutazione di gratuità od onerosità di un negozio va compiuta con esclusivo riguardo alla causa concreta, costituita dalla sintesi degli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6232 del 15 luglio 1987
«All'ipotesi della mancata presentazione deve equipararsi il caso in cui il conto sia generico ed inidoneo alla ricostruzione dell'attività svolta, come nel caso che contenga la mera indicazione dei dati contabili sulle entrare e sulle uscite,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5552 del 9 aprile 2003
«...del contratto ed il suo scioglimento, e non già l'art. 73, secondo comma, della legge medesima, secondo il quale, nel caso di vendita a rate con riserva della proprietà, il fallimento del venditore non è causa di scioglimento del contratto.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 912 del 26 gennaio 1995
«...dell'esito suddetto, dalla corretta soluzione della questione, così da consentire alla corte un effettivo controllo di causalità dell'errore lamentato e da sottrarre la doglianza all'astrattezza di una sua prospettazione meramente teorica.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14143 del 27 ottobre 2000
«...— coprendo il giudicato il dedotto ed il deducibile e potendo l'assuntore avvalersi, in quanto avente causa dal fallimento, del giudicato relativo alla causa di opposizione allo stato passivo — una diversa causa di prelazione (ipoteca).»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6019 del 14 giugno 1993
«...al controllo della Cassazione, non potendosi intendere la «novità» della prova diretta a dimostrare la causa estintiva nel senso di ricomprendere anche gli elementi probatori già acquisiti agli atti ma non valutati dal giudice prima del giudicato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11041 del 8 novembre 1995
«Ne consegue che, se il rinvio a seguito dell'annullamento della Corte di cassazione riguarda soltanto il giudizio di comparazione tra circostanze di segno opposto e la determinazione della pena, l'applicabilità di una causa estintiva del reato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1339 del 21 febbraio 1996
«...di garanzia propria, cosicché il venditore è legittimato a proporre impugnazione autonoma efficace ad ogni effetto nei confronti di tutte le parti, anche contro la decisione emessa nella causa principale con riguardo alla domanda di riscatto.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12385 del 25 maggio 2006
«Pertanto, può intervenire in appello colui che potrebbe subire pregiudizio nei suoi diritti da un determinato esito del giudizio ovvero l'avente causa di una delle parti che possa temere pregiudizio da una sentenza frutto di dolo o di collusione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8500 del 27 agosto 1998
«Pertanto, a parte l'ipotesi riconducibile al comma 2 di questo articolo (intervento dell'avente causa o creditore di una delle parti, il quale deduca che la sentenza già emanata — unitamente a quella che deve essere resa dal giudice di secondo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14930 del 18 novembre 2000
«Ne consegue che l'introduzione per la prima volta in appello della domanda volta a far valere la responsabilità dell'assicuratore per mala gestio in un giudizio avente ad oggetto la semplice domanda di garanzia dell'assicurato verso l'assicuratore...»