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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27302 del 5 dicembre 2013
«È ammissibile la costituzione di una pertinenza in comunione, al servizio di più immobili appartenenti in proprietà esclusiva ai condomini della pertinenza stessa, in quanto l'asservimento reciproco del bene accessorio comune consente di ritenere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20107 del 24 settembre 2014
«In tema di distanze legali, le norme degli strumenti urbanistici integrano la disciplina dettata dal codice civile nelle materie regolate dagli artt. 873 e ss. cod. civ., ove tendano ad armonizzare l'interesse pubblico ad un ordinato assetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 30606 del 30 dicembre 2011
«L'attore che proponga una domanda di accertamento della proprietà ed abbia la materiale disponibilità della cosa oggetto del preteso diritto, in virtù di un possesso acquistato con violenza o clandestinità, ovvero sulla cui legittimità sussista...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17320 del 31 agosto 2015
«Ne consegue che l'ampiezza di tale potere, se può incontrare limitazioni derivanti dalla natura e dalla destinazione economica del bene, non può soffrire condizionamenti maggiori o ulteriori derivanti dal titolo. (In applicazione di tale...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 26636 del 12 dicembre 2011
«La servitù di passaggio è, per sua natura, una servitù discontinua, in relazione alla quale ogni episodio di transito costituisce esercizio del diritto; ne consegue che qualora la servitù sia stata costituita in virtù di titolo idoneo, ai fini...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21387 del 18 settembre 2013
«In materia di possesso, la buona fede costituisce oggetto di presunzione "iuris tantum", che può essere superata anche attraverso presunzioni contrarie e semplici indizi. (Nella specie, in applicazione dell'enunciato principio, la S.C. ha...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22539 del 21 maggio 2003
«In tale ipotesi, il giudice dell'esecuzione, qualora non ritenga sufficiente l'analisi del capo di imputazione, può anche scendere all'esame degli atti processuali per verificare ed accertare, attraverso di essi, la consistenza ed i contorni della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 595 del 9 giugno 1998
«Pertanto, in caso di norme più favorevoli introdotte con decreto legge non convertito, si applicano le disposizioni vigenti nel momento della commissione del fatto, per effetto dell'art. 77, comma terzo, Cost. e della sentenza della Corte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25256 del 16 giugno 2015
«In tema di stupefacenti, la reviviscenza dell'art. 73 d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, nel testo anteriore alle modifiche introdotte dal D.L. 30 dicembre 2005, n. 272, convertito con modificazioni dalla legge 21 febbraio 2006, n. 49, successivamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11568 del 12 ottobre 1999
«...lire — era stato condannato, in relazione al medesimo episodio, per il reato ex art. 483 c.p. La Suprema Corte, enunciando il principio di cui sopra, in applicazione dell'art. 15 c.p., ha annullato senza rinvio la sentenza del giudice di merito).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18933 del 8 maggio 2014
«In tema di rapporto di causalità, l'individuazione della cosiddetta legge scientifica di copertura sul collegamento tra la condotta e l'evento presuppone una documentata analisi della letteratura scientifica universale in materia con l'ausilio di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4903 del 23 maggio 1997
«Deve essere esclusa la sussistenza della causa di giustificazione dello stato di necessità quando il soggetto possa sottrarsi alla costrizione a violare la legge facendo ricorso all'autorità, cui va chiesta tutela. (Nell'affermare il principio di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1062 del 1 febbraio 2000
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, poiché l'autonomo reato colposo attribuito al direttore del giornale, ai sensi dell'art. 57 c.p., postula necessariamente l'accertamento della commissione del reato ex art. 595 comma terzo stesso codice, da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8579 del 3 agosto 1988
«In virtù della nuova formulazione dell'art. 99 c.p. così come introdotta dall'art. 9 del d.l. 11 aprile 1974, convertito in L. 7 giugno 1974, l'esistenza e la quantità del disvalore della recidiva devono essere accertate in concreto dal giudice,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36941 del 14 settembre 2015
«In tema di concorso di persone nel reato, il principio della pari responsabilità dei concorrenti previsto dall'art. 110 cod. pen. non esonera dall'individuazione dell'autore o dei coautori della condotta descritta dalla fattispecie incriminatrice,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2260 del 16 gennaio 2015
«L'attribuzione della competenza funzionale alla magistratura di sorveglianza in materia di misure di sicurezza personali e di accertamento della pericolosità sociale presuppone che l'impugnazione sia limitata alle sole disposizioni che riguardano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2148 del 18 febbraio 1988
«Ne consegue che l'azione deve rendere più probabile l'offesa o favorirla, per cui non sussiste responsabilità allorquando il destinatario della anzidetta azione istigatrice sia già fermamente determinato a commettere il crimine e che il solo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 33821 del 31 luglio 2015
«Ai fini della rilevabilità della causa di esclusione della punibilità per particolari tenuità del fatto nel giudizio di legittimità, costituiscono elementi significativi sia le specifiche valutazioni espresse in sentenza dal giudice di merito...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3155 del 23 gennaio 2014
«Deve ritenersi adempiuto l'obbligo di motivazione del giudice di merito sulla determinazione in concreto della misura della pena, allorché siano indicati nella sentenza gli elementi ritenuti rilevanti o determinanti nell'ambito della complessiva...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 155 del 10 gennaio 1998
«Peraltro, tenuto conto anche della sospensione obbligatoria prevista dall'art. 38 legge n. 47 del 1985, la prescrizione rimane sospesa per anni due e giorni 223 anche nelle ipotesi in cui il giudice di merito abbia erroneamente deciso e la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31957 del 23 luglio 2013
«Qualora il giudice di merito, vigente l'art. 317 c.p., antecedente le modifiche apportate dalla l. 6 novembre 2012, n. 190, abbia proceduto, con motivazione approfondita e non illogica, a qualificare la condotta del pubblico agente in termini di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29495 del 16 luglio 2009
«In tema di confisca, non integra la nozione di "appartenenza a persona estranea al reato" la mera intestazione a terzi del bene mobile utilizzato per realizzare il reato stesso, quando precisi elementi di fatto consentano di ritenere che...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2016 del 3 dicembre 1997
«...ies. Detto accertamento può essere compiuto soltanto in sede di giudizio di merito e la confisca può essere disposta soltanto con la sentenza che tale giudizio definisce. Non è legittimo, quindi, disporre la misura in argomento con...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 33209 del 31 luglio 2013
«In tema di guida in stato di ebbrezza, la sentenza con cui il giudice, applicando la pena su richiesta delle parti, ometta di disporre la confisca del veicolo utilizzato per commettere il reato deve essere annullata limitatamente a tale aspetto,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8677 del 27 settembre 1997
«Trattasi, infatti, di valutazioni di merito ineccepibili sotto il profilo logico-giuridico e non contrastanti con il principio di effettività causale, che deve contraddistinguere il nesso tra disponibilità della cosa e sua inequivocabile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2796 del 6 marzo 1991
«Per la configurabilità del reato di associazione sovversiva, necessita che più persone concorrano a formare una struttura organizzata che realizzi una entità formalmente distinta dai singoli partecipanti e che sia in concreto idonea a perseguire...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8125 del 25 luglio 1991
«La Corte di cassazione ha annullato con rinvio, per vizio di motivazione, la sentenza del giudice di merito il quale aveva ritenuto verificatasi l'appropriazione per il solo fatto dell'acquisita disponibilità materiale delle somme liquidate a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21975 del 22 maggio 2013
«I reati di concussione e di indebita induzione di cui agli artt. 317 e 319 quater c.p. (come rispettivamente sostituito il primo ed inserito il secondo dall'art. 1, comma 75, della legge n. 190 del 2012) si distinguono fra loro, in quanto il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37266 del 9 novembre 2006
«Ne consegue che l'omessa statuizione del giudice di merito al riguardo legittima semplicemente il ricorso davanti al giudice dell'esecuzione, il quale, ai sensi dell'art. 676 c.p.p., ha, tra l'altro, la competenza a decidere anche in ordine alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8887 del 3 marzo 2001
«L'elemento oggettivo del delitto di turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) è dato non solo dal comportamento di allontanamento di altri concorrenti ma anche dall'accordo collusivo tra gli interessati diretto a influenzare la libera...»