-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3312 del 12 settembre 1992
«L'esercizio congiunto o disgiunto dell'azione penale ovvero la riunione o la separazione dei procedimenti non modificano la determinazione della competenza per connessione. Invero, il vincolo tra reati individuato dalla legge costituisce criterio...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42990 del 18 novembre 2008
«È inoppugnabile il provvedimento di riunione o di separazione dei procedimenti.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1720 del 12 settembre 1996
«Diversamente dal codice di rito civile, dove il principio di verità del procedimento di gravame si realizza con la necessità del simultaneus processus attraverso la previsione che le diverse impugnazioni contro la medesima sentenza devono, in ogni...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12775 del 29 marzo 2007
«Stante il principio di tassatività dei mezzi di impugnazione, la sentenza dichiarativa di incompetenza per qualsiasi causa non è impugnabile e non è ricorribile per cassazione, potendo dar luogo soltanto a un conflitto di giurisdizione o di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9924 del 27 settembre 1995
«L'eccezione d'incompetenza per materia, segnatamente quando viene sollevata per la prima volta nel giudizio di legittimità, pur essendo di per sè ammissibile, in considerazione dei limiti propri del sindacato della Corte di cassazione — preclusi...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2148 del 19 gennaio 2012
«Il giudice, investito della cognizione in conseguenza della sentenza di incompetenza per territorio pronunciata da altro giudice, può sollevare conflitto entro i medesimi limiti temporali riconosciuti alle parti per eccepire l'incompetenza...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2037 del 3 marzo 1993
«L'art. 568, comma secondo, c.p.p. dispone che sono sempre soggette a ricorso per cassazione le sentenze «salvo quelle sulla competenza che possono dare luogo a un conflitto di giurisdizione o di competenza a norma dell'art. 28». Ne consegue che...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30172 del 17 luglio 2003
«L'irretrattabilità del c.d. foro commissorio stabilita dall'art. 627 c.p.p., secondo il quale nel giudizio di rinvio non è ammessa discussione sulla competenza attribuita con la sentenza di annullamento pronunciata dalla Corte di cassazione,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13669 del 24 dicembre 1998
«La competenza è un concetto che presuppone la giurisdizione, della quale costituisce la suddivisione tra giudici diversi. Di conseguenza, quantunque dal richiamo, contenuto nell'art. 627 c.p.p., all'art. 25 stesso codice, non possa derivare in via...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3440 del 4 luglio 1995
«Poiché in sede di rinvio, ai sensi dell'art. 627 c.p.p., non è ammessa discussione sulla competenza attribuita con la sentenza di annullamento, la cui statuizione sul punto è espressamente definita come vincolante dall'art. 25 dello stesso codice...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2639 del 7 maggio 1996
«La sentenza con la quale il giudice ordinario dichiari il proprio difetto di giurisdizione nei riguardi del giudice speciale, in tanto può determinare, ai sensi dell'art. 29 c.p.p., la cessazione di conflitto di giurisdizione, in quanto un...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2828 del 18 ottobre 1999
«Il beneficio della sospensione condizionale della pena, una volta concesso, non può essere revocato, salvo che ne vengano meno i presupposti, né è rinunciabile non rientrando nel potere dispositivo del condannato, né può formare oggetto di...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1299 del 5 febbraio 1996
«In caso di declaratoria di incompetenza da parte del giudice dell'udienza preliminare, ai sensi dell'art. 22, comma 3, c.p.p., con conseguente trasmissione degli atti al pubblico ministero presso il giudice ritenuto competente, il pubblico...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2108 del 8 maggio 1998
«È abnorme il provvedimento emesso in forma di sentenza con il quale il giudice per le indagini preliminari, a fronte di richiesta di archiviazione per un certo fatto addebitato ad un determinato soggetto, ritenuta la configurabilità di altra...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1981 del 18 aprile 1998
«Atteso il fondamentale principio secondo cui non può darsi pronuncia di sentenza se non quando vi sia stato esercizio dell'azione penale in una delle forme previste dalla legge, deve qualificarsi come abnorme il provvedimento adottato in forma di...»
-
Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 1802 del 10 settembre 1993
«Nel sistema del vigente codice di procedura penale, il difensore d'ufficio, una volta incaricato, non perde detta sua qualità sol perché, ai sensi dell'art. 97 comma 4 c.p.p., nei casi ivi previsti, gli venga designato un sostituto, anche quando,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4705 del 25 novembre 1996
«Quando, a seguito del proscioglimento all'udienza preliminare per una parte delle contestazioni mosse, i reati per i quali deve essere disposto il rinvio a giudizio sono di competenza di un giudice inferiore, il Gip presso il tribunale deve...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 781 del 27 agosto 1991
«Il giudice che emetta un provvedimento di custodia cautelare deve procedere all'interrogatorio ancorché per gli stessi fatti altro giudice lo abbia effettuato a seguito di propria ordinanza di custodia. Infatti, l'interrogatorio, quando è condotto...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10947 del 16 marzo 2011
«Non è abnorme e non è, pertanto, ricorribile per cassazione l'ordinanza dettata a verbale con la quale il giudice di pace trasmetta gli atti al P.M. dichiarando la propria incompetenza per materia, trattandosi di provvedimento che riveste,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25657 del 12 giugno 2003
«A norma dell'art. 38 legge 10 aprile 1951, n. 287, di riordinamento dei giudizi di assise, quando nelle leggi di procedura penale si fa riferimento a giudice di competenza superiore o a giudice superiore, la corte di assise si considera giudice di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 925 del 25 gennaio 1999
«Il pubblico ministero presso il giudice competente, cui sono stati trasmessi gli atti a seguito della dichiarata incompetenza, può compiere nuovi accertamenti, emettere una richiesta di rinvio a giudizio anche con una descrizione dei fatti diversa...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4125 del 5 ottobre 1998
«È legittimo e non abnorme il provvedimento con il quale il giudice, investito della cognizione del processo con sentenza dichiarativa d'incompetenza per territorio, trasmette gli atti al pubblico ministero competente, a seguito della sentenza...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1787 del 8 aprile 1998
«Qualora, esercitata l'azione penale, il giudice innanzi al quale sia stato incardinato il giudizio dichiari la propria incompetenza territoriale, deve considerarsi preclusa al pubblico ministero presso il giudice competente, al quale gli atti...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2253 del 31 maggio 1995
«Poiché, ai fini della validità degli atti e provvedimenti del giudice, occorre aver riguardo alla loro sostanza ed agli effetti che essi sono idonei a produrre, in linea con la funzione pratica ad essi assegnata, esplicitamente o implicitamente,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3063 del 15 settembre 1995
«Attesa l'attribuzione al P.M., nel vigente sistema processuale, del ruolo di dominus esclusivo dell'azione penale, il giudice del dibattimento non può esercitare alcun sindacato preventivo sull'ammissibilità di contestazioni effettuate ai sensi...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4542 del 5 maggio 1993
«Ove il giudice del dibattimento, ravvisata la propria incompetenza per territorio ai sensi dell'art. 23, primo comma, c.p.p., la dichiari con sentenza e trasmetta gli atti al giudice competente, il procedimento perviene a quest'ultimo senza subire...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1054 del 30 aprile 1994
«La dichiarazione di incompetenza del giudice del dibattimento, a seguito della quale, dopo la dichiarazione di parziale illegittimità costituzionale dell'art. 23 primo comma c.p.p., intervenuta con sentenza 11 marzo 1993 n. 76 della Corte...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4367 del 14 agosto 1996
«In considerazione del principio di tassatività dei mezzi di impugnazione, è inammissibile il ricorso avverso la sentenza con la quale il giudice di primo grado, ai sensi dell'art. 23, comma 1, c.p.p., abbia dichiarato la propria incompetenza per...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4146 del 19 aprile 1995
«In base al principio di tassatività dei mezzi di impugnazione deve ritenersi inammissibile il ricorso per cassazione avverso la sentenza dichiarativa di incompetenza non essendo previsto alcun mezzo preventivo per regolare la competenza mediante...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 534 del 20 gennaio 1995
«Ai sensi dell'art. 568, comma 2, c.p.p. sono sempre soggetti a ricorso per cassazione, quando non siano altrimenti impugnabili, i provvedimenti con i quali il giudice decide sulla libertà personale e le sentenze, salvo quelle sulla competenza che...»