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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43000 del 23 ottobre 2007
«In tema di riabilitazione, l'adempimento dell'obbligo risarcitorio non è condizionato dalla proposizione della richiesta della persona danneggiata e spetta all'interessato l'iniziativa della consultazione con quest'ultima per l'individuazione di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35714 del 10 ottobre 2006
«Ai fini della riabilitazione del condannato, non ha efficacia liberatoria in ordine all'adempimento delle obbligazioni civili nascenti dal reato la mancata richiesta di risarcimento del danno da parte della persona offesa che non può essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7316 del 10 febbraio 2000
«Il periodo trascorso in libertà vigilata dal soggetto che fruisce della liberazione condizionale deve considerarsi esecuzione della pena a tutti gli effetti. Ne consegue che, ai fini della revoca della liberazione anticipata, nell'ipotesi di cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31957 del 23 luglio 2013
«L'estinzione del reato per prescrizione non preclude la confisca delle cose che ne costituiscono il prezzo, nei casi in cui vi sia comunque stato un accertamento incidentale, equivalente a quello contenuto in una sentenza di condanna, della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11382 del 5 novembre 1987
«I reati di assistenza ai partecipi di cospirazione o di banda armata e quello di favoreggiamento personale si differenziano, oltre che per la diversa natura del bene giuridico offeso, anche per la diversità sia dei presupposti, quanto del soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40699 del 9 ottobre 2015
«Il delitto di arruolamento con finalità di terrorismo anche internazionale, previsto dall'art. 270 quater cod. pen., può configurarsi in forma tentata, non costituendo ostacolo alla applicazione della generale previsione di cui all'art. 56 cod....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28009 del 27 giugno 2014
«Per l'integrazione del delitto di cui all'art. 280 c.p. è necessario il compimento, per finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico, di atti idonei diretti in modo non equivoco a provocare morte o lesioni in danno di una persona.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34782 del 30 aprile 2015
«Per la configurabilità del delitto di attentato per finalità terroristiche o di eversione, ex art. 280 cod. pen., è necessario che la condotta di chi attenta alla vita o alla incolumità di una persona, finalizzata al terrorismo secondo le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16714 del 29 gennaio 2014
«Il delitto di cospirazione politica mediante accordo (art. 304 cod. pen.) si perfeziona in base al mero incontro delle volontà di più soggetti per l'attuazione di un determinato proposito criminoso a scopo politico, senza che sia necessaria la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42836 del 18 ottobre 2013
«Non sussiste il delitto di peculato in assenza di intrinseco rilievo economico dell'oggetto dell'appropriazione e di concreta incidenza di quest'ultima sulla funzionalità dell'ufficio o del servizio. (Fattispecie relativa all'appropriazione di un...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 19054 del 2 maggio 2013
«In tema di peculato, la condotta del pubblico ufficiale o dell'incaricato di un pubblico servizio che utilizzi il telefono d'ufficio per fini personali al di fuori dei casi d'urgenza o di specifiche e legittime autorizzazioni, integra il reato di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41307 del 22 novembre 2010
«Integra il delitto di peculato l'esattore di una società privata incaricata dal Comune per il recupero dei crediti relativi al mancato pagamento delle sanzioni per le infrazioni del codice della strada, il quale si appropri delle somme riscosse,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37750 del 22 ottobre 2010
«Integra il delitto di peculato la condotta del curatore che si appropri dei beni di una società fallita, dei quali abbia il possesso in ragione del suo incarico, isolandoli dal patrimonio fallimentare e spostandoli dal luogo in cui sono custoditi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34335 del 23 settembre 2010
«Integra il delitto di peculato il curatore dell'eredità giacente che si appropri di un bene ereditario, anche qualora sia stato nominato all'esito di una procedura attivata in assenza dei presupposti di legge.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9890 del 14 settembre 1994
«Ai fini del delitto di peculato, di cui all'art. 314 c.p., il possesso qualificato dalla ragione di ufficio o di servizio non è solo quello che rientri nella specifica competenza funzionale del pubblico ufficiale o dell'incaricato di un pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53125 del 19 dicembre 2014
«Integra il delitto di peculato la condotta del pubblico ufficiale che omette o ritarda di versare ciò che ha ricevuto per conto della P.A., in quanto tale comportamento costituisce un inadempimento non ad un proprio debito pecuniario, ma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37018 del 5 novembre 2002
«Ai fini dell'integrazione del delitto di peculato (art. 314 c.p.) la cosa mobile altrui, di cui l'agente si appropria, deve avere valore apprezzabile, posto che le cose prive di valore non rivestono alcun interesse per il diritto, e tale valore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21867 del 30 maggio 2001
«Non integra il reato di peculato di cui all'art. 314 c.p. la condotta del pubblico ufficiale il quale utilizzi beni appartenenti alla P.A. privi in sé di rilevanza economica e quindi inidonei a costituire l'oggetto materiale dell'appropriazione....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10797 del 20 ottobre 2000
«L'oggetto giuridico del delitto di peculato si identifica con la tutela del patrimonio della pubblica amministrazione da quanti sottraggono o pongano a profitto proprio o di altri denaro o cose mobili, rientranti nella sfera pubblica, di cui sono...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8009 del 24 agosto 1993
«Il peculato d'uso può configurarsi solo in relazione a cose di specie e non a cose di quantità, poiché con riferimento a queste ultime non sarebbe possibile la restituzione della eadem res ma solo del tantundem, che è irrilevante ai fini...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12141 del 19 marzo 2009
«Nel caso di riscossione di denaro per conto della P.A., il delitto di peculato, che è reato istantaneo, si consuma nel momento stesso in cui il pubblico funzionario non versa le somme nelle casse dell'ente pubblico entro il giorno stesso della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3441 del 18 gennaio 1988
«Nel delitto di peculato — così come nelle ipotesi di truffa e di appropriazione indebita — il luogo del commesso reato è quello in cui si realizza in concreto il profitto. Pertanto ove le ipotesi criminose vengano commesse utilizzando lo schema...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25541 del 18 giugno 2009
«Integra il delitto di peculato l'uso, sia pure temporalmente limitato, di un'autovettura di servizio per fini personali estranei agli interessi dell'amministrazione. (Fattispecie relativa all'utilizzo dell'autovettura di un comune, in giorno...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27850 del 11 luglio 2001
«In tema di peculato dell'incaricato di pubblico servizio, ai fini della configurabilità del reato, la «ragione del servizio» giustificatrice del possesso non è da identificare solo in quella che rientra nella specifica competenza funzionale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9443 del 5 settembre 2000
«Ai fini della configurabilità del delitto di peculato (art. 314 c.p.), la «ragione dell'ufficio» giustificatrice del possesso va intesa in senso lato e comprende anche il possesso del denaro o della cosa mobile altrui derivante da prassi e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4129 del 28 aprile 1993
«In tema di peculato, il concetto di disponibilità si riferisce a quei soli poteri giuridici che consentono all'agente, che sia privo del corpus del possesso, di esplicare sulla cosa quegli stessi comportamenti, uti dominus, che vengono a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31688 del 29 luglio 2008
«Integra il delitto di abuso d'ufficio la condotta del pubblico dipendente di indebito uso del bene che non comporti la perdita dello stesso e la conseguente lesione patrimoniale a danno dell'avente diritto. (Nella fattispecie, la Corte ha escluso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9535 del 13 settembre 1991
«La nozione di appropriazione relativa al delitto di peculato, con l'interversione del titolo del possesso in proprietà, è rimasta invariata dopo la L. n. 86 del 1990; sicché non può evocarsi una diversa figura di reato (art. 323 cpv. c.p.) qualora...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6094 del 25 maggio 1994
«Il cosiddetto peculato d'uso previsto dal comma 2, dell'art. 314 c.p. (nella nuova formulazione) non costituisce un'attenuante del delitto di peculato. Infatti, nell'articolo indicato, i due commi prevedono due diverse ipotesi di reato, poiché,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35512 del 26 agosto 2013
«Commette il delitto di peculato il portalettere che, avendo la disponibilità per ragioni del suo servizio di pacchi contro assegni, si appropri dei relativi bollettini di spedizione e dei rispettivi importi, spettanti ai legittimi creditori.»