-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6979 del 14 luglio 1997
«Ai fini della configurabilità dell'esimente della legittima difesa — ammessa nei confronti di tutti i diritti, personali e patrimoniali — l'apprezzamento della proporzione tra offesa e difesa, che postula un rapporto di corrispondenza valutativa...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 672 del 18 gennaio 1990
«In tema di legittima difesa, sebbene la norma di cui all'art. 52, c.p. non richieda esplicitamente che l'agente non debba essersi posto volontariamente nella situazione di pericolo, solo una situazione di pericolo non volontariamente causato e non...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5220 del 28 aprile 1987
«I requisiti richiesti dalla legge per l'applicazione della legittima difesa, reale o putativa, debbono risultare rigorosamente provati dalle acquisizioni probatorie, in quanto le cause di giustificazione, configurandosi come elementi negativi di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10128 del 11 novembre 1981
«Le cause di giustificazione di un fatto delittuoso perfetto in tutti i suoi elementi costitutivi, obiettivi e subiettivi, in tanto possono essere riconosciute in quanto la sussistenza dei loro estremi risulti rigorosamente accertata. Ed anche se...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8999 del 3 ottobre 1997
«I presupposti essenziali della legittima difesa — scriminante ammessa nei confronti di tutti i diritti, personali e patrimoniali — sono costituiti da un'aggressione ingiusta e da una reazione legittima; mentre la prima deve concretarsi in un...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 941 del 3 febbraio 1983
«Tanto la violenza quanto la resistenza sono costituite dall'impiego della forza, fisica o morale, diversificandosi solo per lo scopo che anima i soggetti. Pertanto, poiché in caso di persona in fuga non è configurabile alcuna delle due ipotesi...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4595 del 6 dicembre 2000
«n tema di diffamazione a mezzo stampa, la querela a carico del giornalista non si estende al direttore del giornale, ai sensi dell'art. 123 c.p., atteso che tale norma prevede l'estensione a tutti coloro che sono individuabili come autori del...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 829 del 24 gennaio 1995
«In tema di distinzione tra concussione e corruzione, ciò che conta è che il pubblico ufficiale, avvalendosi del proprio potere, determini la libera volontà del privato attraverso un comportamento costringente o inducente, operando così una...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2750 del 21 luglio 1992
«Le pene espiate in anticipo rispetto alle altre o condonate separatamente da esse prima dell'effettuazione del cumulo non possono essere escluse da questo, poiché la posizione del condannato non può essere influenzata da eventi casuali, come le...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12366 del 14 settembre 1990
«Nel caso in cui le reazioni «a corto circuito» sono caratterizzate dal fatto che tra la rappresentazione nella coscienza del fattore motivante (stimolo) e la conseguente esecuzione trascorre un certo lasso di tempo durante il quale il soggetto,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1204 del 11 febbraio 1984
«L'imputabilità deve sussistere in tutti e tre i momenti in cui si sviluppano il reato e le sue conseguenze: quello attuativo, quello del suo accertamento, quello dell'esecuzione della relativa sanzione penale (detentiva). La sua mancanza produce...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1839 del 16 febbraio 2000
«È nulla in parte qua per difetto di contestazione la sentenza di condanna con il quale venga ritenuta ai sensi dell'art. 103 c.p. l'abitualità a delinquere, se questa non sia stata contestata all'imputato con l'enunciazione non solo della recidiva...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5991 del 23 giugno 1984
«L'aggravante del numero delle persone è applicabile indipendentemente dalla natura della partecipazione — sia morale sia materiale — e della presenza di tutti i concorrenti al momento della consumazione. (Nella specie si era chiesto l'esclusione...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5681 del 15 giugno 1984
«Per la sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 112 n. 1 c.p. non è necessario che tutti i concorrenti siano identificati purché essi siano, fra noti e ignoti, sicuramente pari o superiori al numero di cinque.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11290 del 26 settembre 1978
«Per la configurabilità dell'aggravante del numero delle persone non è necessario che tutti i concorrenti si siano resi autori della condotta tipica, essendo sufficiente la semplice partecipazione criminosa, ai cui fini basta anche la sola presenza...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1786 del 16 gennaio 2009
«Ai fini della determinazione della pena il giudice, nel valutare la gravità del danno cagionato dal reato, deve fare riferimento non soltanto a quello derivato, con relazione di diretta immediatezza, dalla lesione del bene protetto, ma anche alle...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4434 del 24 aprile 1975
«La norma dell'art. 123 c.p. non può essere intesa nel senso che soltanto se viene accertata la colpevolezza del concorrente in seguito al giudizio deve ritenersi che esattamente la querela sia stata estesa anche a lui, ma nel senso che...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29378 del 9 luglio 2013
«Il contenuto della querela può essere integrato successivamente alla presentazione dell'atto a condizione che l'istanza di punizione, relativa ai reati commessi in danno del querelante, sufficientemente specificati nei loro elementi costitutivi,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29923 del 22 agosto 2002
«Il termine per proporre querela decorre dal momento in cui il titolare del relativo diritto ha conoscenza certa del fatto di reato nella sua dimensione oggettiva e soggettiva, e cioè dalla data del reato perfetto in tutti i suoi elementi...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5007 del 28 aprile 1998
«Il termine per proporre querela comincia a decorrere dal momento in cui il titolare del relativo diritto si sia reso conto di tutte le connotazioni oggettive e soggettive necessarie per l'integrazione del reato. Invero, per notizia del fatto che...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3671 del 27 marzo 1992
«Ai fini della decorrenza del termine per la proposizione della querela, occorre che la persona offesa abbia avuto conoscenza precisa, certa e diretta del fatto in modo da essere in possesso di tutti gli elementi di valutazione onde determinarsi....»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9822 del 25 settembre 1986
«Il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone, che prevede la querela della persona offesa, mantiene ferma questa previsione di procedibilità anche nella ipotesi in cui la violenza o la minaccia siano commesse...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35164 del 4 settembre 2003
«L'obbligo stabilito dall'art. 132, secondo comma, c.p., impone di non oltrepassare i limiti stabiliti per ciascuna specie di pena, dopo che siano stati computati tutti gli aumenti e le diminuzioni relativi al concorso di circostanze attenuanti e...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10009 del 10 luglio 1990
«Il giudizio con il quale il giudice di merito apprezza l'entità dell'intero fatto in relazione a tutti gli elementi e alle circostanze che lo compongono, al fine di determinare il grado di responsabilità dell'imputato e l'adeguatezza della pena,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20403 del 31 maggio 2005
«Ai fini del divieto della reformatio in peius, quando appellante sia il solo imputato, per pena deve intendersi non soltanto il risultato finale ottenuto dopo aver calcolato gli aumenti e le diminuzioni per effetto della continuazione e del...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10335 del 13 marzo 2001
«La reciproca remissione delle querele, formalizzata dagli imputati in un momento successivo alla sentenza di condanna, produce l'effetto estintivo del reato anche nei riguardi di quello che non abbia impugnato la pronuncia, a condizione che la...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 151 del 19 giugno 1975
«È costituzionalmente illegittimo, per contrasto con l'art. 3 della Costituzione, l'art. 156 c.p. nella parte in cui non attribuisce l'esercizio del diritto di remissione della querela agli eredi della persona offesa dal reato, allorché tutti vi...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5551 del 3 giugno 1982
«La regola secondo cui l'interruzione della prescrizione verificatasi nei confronti di un imputato ha effetto per tutti coloro che hanno commesso il reato (art. 161 c.p.), si applica agli imputati dello stesso reato nei cui confronti l'imputazione...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 456 del 21 aprile 1994
«Nell'ipotesi in cui dopo una prima condanna, per la quale sia stata disposta la non menzione, ne venga inflitta altra per un delitto, commesso successivamente a quella precedente, il beneficio va revocato. (Nella specie la seconda pronuncia...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8552 del 17 ottobre 1984
«L'ordine democratico e costituzionale attiene a quei principi fondamentali che formano il nucleo intangibile destinato a contrassegnare la specie di organizzazione statale, cui si è voluto dare vita: tali principi sono contenuti, prevalentemente,...»