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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10913 del 7 luglio 2001
«Nelle cause di valore inferiore a due milioni, il giudice di pace è tenuto a pronunciarsi sulle eccezioni espressamente previste dalla legge, sulle eccezioni con cui si fa valere un fatto impeditivo o estintivo e sulle mere difese, con cui si nega...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3070 del 18 maggio 1982
«Nel mandato speciale conferito al difensore per la transazione della lite non può ritenersi compresa anche la facoltà di richiedere la decisione secondo equità, ai sensi dell'art. 114 c.p.c., poiché mentre la transazione definisce la lite con un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3001 del 13 novembre 1973
«Intrinsecamente contraddittoria la sentenza la quale, dopo avere ricordato la richiesta delle parti diretta ad ottenere una pronuncia secondo equità, procede alla ricerca di una soluzione transattiva nella quale si realizzi l'accordo delle parti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17687 del 16 aprile 2004
«Ai fini della configurabilità del delitto di evasione dagli arresti domiciliari, ritenere che la notifica di un decreto di citazione per l'udienza autorizzi implicitamente ad allontanarsi dal luogo di restrizione, è un errore di diritto, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 38401 del 15 novembre 2002
«Il bene giuridico protetto dall'art. 9 della legge n. 497 del 1974 è la sicurezza interna dello Stato e la salvaguardia dell'ordine pubblico interno. Ne consegue che i reati in materia di armi previsti da tale norma sono rigorosamente soggetti al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 993 del 7 aprile 1999
«Poiché la competenza territoriale a conoscere di un reato associativo si radica nel luogo in cui la struttura criminosa destinata ad agire nel tempo diventa concretamente operante, a nulla rilevando il luogo di consumazione dei singoli reati...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21212 del 24 maggio 2001
«In tema di pene accessorie, qualora sia applicata dal giudice di merito erroneamente la sanzione disciplinare dell'interdizione dalla professione prevista dall'art. 8 della legge n. 175 del 1992 (che attribuisce espressamente agli ordini e collegi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1719 del 28 febbraio 1984
«La sospensione dall'esercizio del commercio ex art. 15 d.l.c.p.s. 15 settembre 1947, n. 896, non ha alcuna comunanza con la pena accessoria ex art. 31 c.p. Invero, mentre la prima ha natura amministrativa sul piano soggettivo ed oggettivo, essendo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8951 del 22 ottobre 1984
«Le pene accessorie dell'interdizione temporanea o sospensione dalla professione, arte, industria, commercio o mestiere non sono applicabili nei confronti di colui che abbia venduto o messo in vendita merci ovvero che abbia offerto od eseguito...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9170 del 26 febbraio 2013
«Il rapporto di causalità tra omissione ed evento deve essere verificato alla stregua di un giudizio di alta probabilità logica, sicché esso è configurabile solo se si accerti che, ipotizzandosi come avvenuta l'azione che sarebbe stata doverosa ed...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 988 del 14 gennaio 2003
«Il rapporto di causalità tra una condotta (commissiva ed omissiva) ed un determinato evento è configurabile non solo quando, secondo un giudizio di altra probabilità logica, l'evento stesso non avrebbe avuto luogo se il comportamento considerato...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30328 del 11 settembre 2002
«L'insufficienza, la contraddittorietà e l'incertezza del riscontro probatorio sulla ricostruzione del nesso causale, quindi il ragionevole dubbio, in base all'evidenza disponibile, sulla reale efficacia condizionante della condotta omissiva del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44202 del 29 ottobre 2013
«In tema di reati edilizi, la responsabilità del proprietario non committente non può essere oggettivamente dedotta dal diritto sul bene né può essere configurata come responsabilità omissiva per difetto di vigilanza, attesa l'inapplicabilità...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24544 del 20 giugno 2011
«L'assunzione di fatto di una posizione di garanzia può prescindere dalla presenza di un rapporto gerarchico tra il garante di fatto ed il soggetto garantito. (Fattispecie nella quale un dipendente comunale aveva impartito ad altro dipendente...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 23507 del 11 giugno 2008
«In tema di responsabilità per colpa medica, ai fini dell'accertamento della causalità, occorre in primo luogo verificare se esista una legge scientifica in base alla quale un dato evento è conseguenza di un determinato antecedente ; la percentuale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10430 del 4 marzo 2004
«Il rapporto di causalità tra l'azione e l'evento può escludersi solo se si verifichi una causa autonoma e successiva, che si inserisca nel processo causale in modo eccezionale, atipico e imprevedibile, mentre non può essere escluso il nesso...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16001 del 29 aprile 2002
«Le norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro impongono determinate cautele in funzione del luogo di lavoro nel suo complesso e non delle specifiche mansioni di ogni singolo lavoratore, rientrando nell'id quod plerumque accidit che i...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3908 del 26 aprile 1993
«La negligenza o l'imperizia dei sanitari non esclude il rapporto di causalità tra la condotta lesiva dell'agente e l'evento morte, perché la colpa dei medici non può ritenersi del tutto indipendente, ossia causa sopravvenuta da sola sufficiente a...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 32822 del 11 agosto 2007
«Il conducente di uno scuolabus ha il dovere di adottare tutte le necessarie cautele suggerite dalla ordinaria prudenza in relazione alle specifiche circostanze di tempo e di luogo al fine di garantire la sicurezza dei minori che gli sono affidati...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7214 del 10 febbraio 2004
«Il comandante della nave, in qualità di rappresentante dell'armatore, è titolare, ai sensi dell'art. 409 c.n., di una posizione di garanzia che non è limitata alle sole operazioni strettamente connesse all'imbarco o allo sbarco sulla e dalla nave,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4981 del 6 febbraio 2004
«In quanto titolari di distinte posizioni di garanzia, rispondono del reato di omicidio colposo plurimo, per la morte dei pazienti avvenuta a causa del fuoco sviluppatosi all'interno della camera iperbarica in cui si trovavano per eseguire la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1484 del 21 gennaio 2004
«Il soggetto che abbia volontariamente assunto il compito di condurre a casa da scuola, con il proprio autoveicolo, un minore non ancora in grado di badare adeguatamente a se stesso deve ritenersi per ciò stesso investito - indipendentemente dalla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37432 del 2 ottobre 2003
«In caso di incertezza nella determinazione del tempus commissi delicti il termine di decorrenza della prescrizione va computato nel modo che risulti più vantaggioso per l'imputato, posto che il principio in dubio pro reo trova applicazione anche...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27975 del 1 luglio 2003
«In tema di reati omissivi, l'accertamento del nesso di causalità richiede che, ipotizzandosi l'effettuazione dell'azione doverosa ed omessa ed esclusa l'interferenza di decorsi causali alternativi, si possa concludere, con elevato grado di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2685 del 14 marzo 1992
«Ai sensi dell'art. 40 c.p. l'equiparazione tra non impedire un evento, che si abbia l'obbligo giuridico di impedire, ed il cagionarlo, consente di configurare la stessa equiparazione fra le fattispecie commissive e le fattispecie omissive...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2334 del 15 febbraio 1989
«La sentenza dichiarativa di fallimento non costituisce una condizione obiettiva di punibilità dei reati di bancarotta, ma integra un elemento costitutivo di essi. Conseguentemente i fatti compiuti dall'imprenditore (atti di disposizione o altri...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1485 del 13 febbraio 1995
«L'art. 1 della L. 7 febbraio 1990, n. 19, che ha modificato l'art. 59 c.p., ha sostituito al criterio della valutazione oggettiva delle aggravanti quello dell'attribuzione all'agente sulla base dell'effettiva conoscenza di esso o della ignoranza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4703 del 15 aprile 1992
«La sostituzione, ai sensi dell'art. 65, n. 2, c.p., per effetto di circostanze attenuanti, della reclusione da venti a ventiquattro anni alla pena dell'ergastolo, opera solo quando trattasi di reato per il quale detta ultima pena sia prevista...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1585 del 25 maggio 1994
«In tema di cumulo di pene concorrenti, nel caso in cui debba farsi luogo ad applicazione della disciplina della continuazione in sede esecutiva ex art. 671 c.p.p. con riferimento ad alcune delle pene detentive temporanee concorrenti, la riduzione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2529 del 12 maggio 1999
«In conformità con la sentenza interpretativa di rigetto n. 361/1994 della Corte costituzionale, deve ritenersi che, nel caso di soggetto sottoposto ad esecuzione di pene cumulate, delle quali alcune soltanto siano state inflitte per delitti che...»