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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3201 del 15 maggio 1980
«La disdetta del contratto di assicurazione a mezzo di lettera raccomandata, al fine di evitare la proroga tacita, ove nella relativa clausola contrattuale non sia prevista la necessità della ricezione della raccomandata entro il termine stabilito,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10170 del 18 ottobre 1990
«Con riguardo a polizza di assicurazione contro i danni da furto e rapina, la clausola che escluda la garanzia per i fatti derivati da dolo o colpa grave dei dipendenti dell'assicurato, comporta una limitazione della responsabilità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4041 del 11 maggio 1990
«In materia di assicurazione, nella quale secondo la legge non è indennizzabile il sinistro nella cagionato da dolo o da colpa grave dell'assicurato (art. 1900 c.c.), una clausola contrattuale che escluda l'indennizzabilità del sinistro anche per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18525 del 3 settembre 2007
«La clausola del contratto assicurativo che contempli, in caso di mancato pagamento dei premi assicurativi, la loro persistente esigibilità e la decadenza dell'assicurato dal diritto di pretendere l'indennizzo, espone l'assicurato al pagamento del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2383 del 22 marzo 1990
«La sospensione dell'assicurazione — che secondo l'art. 1901, comma secondo, c.c. deriva dal mancato pagamento dei successivi premi entro quindici giorni dalla loro scadenza — è stabilita a tutela dell'interesse individuale dell'assicuratore e,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16394 del 14 luglio 2009
«Nell'assicurazione contro i danni con clausola di regolazione del premio (in virtù della quale quest'ultimo viene determinato in parte in misura fissa, ed in parte in misura variabile, dipendente dal volume d'affari dell'assicurato o da altri...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2488 del 30 gennaio 2009
«In materia di contratto di assicurazione con clausola di regolazione del premio, l'obbligo dell'assicurato di pagare il maggior premio, determinato in base ai dati "successivamente comunicati, sorge nel momento in cui interviene l'indicazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4631 del 28 febbraio 2007
«La determinazione del premio nei contratti di assicurazione contro i danni, fissata convenzionalmente in base ad elementi variabili (cosiddetta assicurazione con clausola di regolazione del premio assicurativo), comporta che l'adempimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4612 del 23 maggio 1997
«Qualora, in un contratto di assicurazione, venga inserita una clausola di cosiddetta «regolazione del premio» (in virtù della quale l'assicurato è tenuto, oltre che al pagamento di un premio minimo da versarsi in via provvisoria ed anticipata,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23313 del 8 novembre 2007
«È manifestamente infondata l'eccezione d'illegittimità costituzionale relativa all'art. 186 quater c.p.c. inquadrata come norma contemplante uno strumento processuale che determinerebbe la soppressione del diritto ad ottenere una pronuncia, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9469 del 19 maggio 2004
«In tema di assicurazione contro i danni, l'atto scritto con cui rassicurato dà notizia del verificarsi dell'evento coperto dalla garanzia e reclama il pagamento dell'indennità è riconducibile alle comunicazioni inerenti al contratto, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 44 del 5 gennaio 1991
«Con riguardo a polizza di assicurazione contro i danni cosiddetta «a primo rischio», cioè con patto di deroga, in favore dell'assicurato, della regola della proporzionale riduzione dell'indennizzo in caso di inferiorità del valore assicurato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9786 del 2 ottobre 1998
«La clausola di polizza, inserita nelle condizioni generali di contratto predisposte dall'assicuratore, che preveda la decadenza dell'assicurato dal diritto di indennizzo per il caso in cui ometta di comunicare la stipulazione di altro contratto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8947 del 19 agosto 1995
«Nel caso in cui per il medesimo rischio siano contratte più assicurazioni presso diversi assicuratori, l'applicazione delle disposizioni di cui all'art. 1910 c.c. non è subordinata alla circostanza che i diversi contratti siano stipulati dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3846 del 7 giugno 1988
«Con riguardo a polizza di assicurazione contro gli infortuni, la clausola che preveda, nel caso di mancata comunicazione da parte dell'assicurato dell'esistenza o della successiva stipulazione di altri contratti analoghi, una riduzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14590 del 12 luglio 2005
«La coassicurazione, che può trovare la sua fonte anche in unico contratto dell'assicurato con i coassicuratori, può essere stipulata anche da uno solo degli assicuratori in nome e per conto degli altri, oltre che in proprio, qualora egli sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1754 del 28 gennaio 2005
«In materia di coassicurazione, la «clausola di delega» (o «di guida») con la quale i coassicuratori conferiscono ad uno solo di essi l'incarico di compiere gli atti relativi allo svolgimento del rapporto assicurativo - non fa venir meno, anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6812 del 13 maggio 2002
«In tema di coassicurazione, qualora il contratto contenga la clausola di delega, non è necessario che la società delegataria dichiari di agire per conto delle società deleganti affinché si producano in loro favore gli effetti interruttivi della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9891 del 23 novembre 1994
«La stipulazione tra coassicuratori della clausola di «guida» o di «delega» non vale a modificare la natura e gli effetti del contratto, con la creazione di un'obbligazione solidale, poiché detta clausola ha la funzione di conferire ad uno degli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 238 del 12 gennaio 1984
«In materia di assicurazione contro i danni, l'obbligo di salvataggio, imposto all'assicurato dall'art. 1914 c.c., consiste nel compimento di attività volta ad evitare il sinistro e, questo verificatosi, ad evitare il danno o ad attenuarlo, e la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3356 del 12 febbraio 2010
«In tema di recupero delle prestazioni previdenziali ed assistenziali erogate al danneggiato a seguito di sinistro stradale, all'ente gestore dell'assicurazione sociale spetta la scelta di agire in surrogatoria nei confronti del terzo responsabile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6560 del 3 dicembre 1988
«Ai fini della surrogazione dell'assicuratore nei diritti dell'assicurato verso i terzi responsabili, il titolo della responsabilità del terzo non deve derivare necessariamente da un fatto illecito, potendo essere rinvenuto anche in un contratto o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6071 del 17 ottobre 1983
«L'assicurazione per la responsabilità civile non può riguardare i fatti meramente accidentali, dovuti cioè a caso fortuito o forza maggiore, dai quali non sorge responsabilità, ma, per la sua stessa denominazione, importa necessariamente che il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2979 del 15 giugno 1978
«La norma dell'art 1917 c.c., che regola in via generale l'assicurazione della responsabilità civile, non permette di stabilire nei singoli casi la portata dell'esclusione del rischio pattuita in relazione a determinati terzi, trattandosi di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11597 del 22 giugno 2004
«La responsabilità dell'assicuratore della responsabilità civile per violazione del principio di buona fede ( mala gestio ) è configurabile quando l'assicuratore si limiti a non negare l'operatività della garanzia e ad adeguare la propria condotta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8885 del 14 aprile 2010
«Nell'assicurazione della responsabilità civile, l'obbligazione dell'assicuratore al pagamento dell'indennizzo all'assicurato è autonoma e distinta dall'obbligazione risarcitoria dell'assicurato verso il danneggiato, e ciò anche nell'eventualità in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6062 del 18 giugno 1998
«Nell'assicurazione contro gli infortuni a favore di un terzo — cui si applica la disciplina dell'assicurazione sulla vita la norma contenuta nell'art. 1920 c.c. secondo cui il terzo acquista un diritto proprio ai vantaggi dell'assicurazione, va...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9388 del 10 novembre 1994
«Con riguardo ad un contratto di assicurazione contro gli infortuni, compreso l'evento morte, la prestazione dell'assicuratore, quale obbligazione pecuniaria (avente per oggetto il pagamento del capitale assicurato, ex art. 1882, seconda...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6548 del 3 dicembre 1988
«Le somme versate da una compagnia di assicurazione in forza di polizza sulla vita, al pari dei beni che siano stati con esse comprati, non si sottraggono all'acquisizione all'attivo, in caso di successivo fallimento dell'accipiens, tenuto conto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6205 del 27 novembre 1979
«L'assimilazione in via analogica tra l'assicurazione volontaria contro gli infortuni e l'assicurazione sulla vita non può essere totale e assoluta, in quanto il rischio coperto dalla prima forma di assicurazione, per la sua peculiarità, può...»