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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37432 del 24 settembre 2009
«In tema di reati fallimentari, non sussistono gli estremi del reato di bancarotta fraudolenta per distrazione nel caso in cui il fallito riscuota ratei di pensione di invalidità, la quale, in ragione della funzione che le è propria - meramente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31168 del 28 luglio 2009
«La bancarotta preferenziale (art. 216, comma terzo, L. fall.), sul piano oggettivo richiede la violazione della "par condicio creditorum" nella procedura fallimentare e, sul piano soggettivo, la ricorrenza della forma peculiare del dolo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2903 del 22 gennaio 2014
«La circostanza aggravante del danno patrimoniale di rilevante gravità di cui all'art. 219, comma primo, l. fall. è applicabile, con interpretazione estensiva, anche ai fatti di bancarotta "impropria", considerata l'integralità del richiamo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18775 del 6 maggio 2015
«È legittima la revoca del sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente qualora il reato di infedeltà patrimoniale (art. 2634), originariamente contestato all'imputato, sia assorbito dal delitto di bancarotta fraudolenta impropria...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 8896 del 4 maggio 2016
«La liquidazione del danno patrimoniale da incapacità lavorativa, patito in conseguenza di un sinistro stradale da un soggetto percettore di reddito da lavoro, deve avvenire ponendo a base del calcolo il reddito effettivamente perduto dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6026 del 24 aprile 2001
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli, il contrassegno ed il certificato di assicurazione operano nell'interesse ed a tutela del danneggiato in quanto assolvono alla funzione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11606 del 31 maggio 2005
«In tema di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, nella speciale procedura per il risarcimento del danno da circolazione stradale, introdotta con legge n. 990 del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7130 del 10 giugno 1992
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il responsabile del danno che, a norma dell'art. 23 della L. 24 dicembre 1969, n. 990, deve essere chiamato nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4342 del 23 febbraio 2010
«Il rispetto del principio costituzionale della ragionevole durata del processo impone al giudice di evitare comportamenti che siano di ostacolo ad una sollecita definizione dello stesso e si traducano in un inutile dispendio di energie processuali...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2336 del 16 febbraio 2001
«In tema di responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli e natanti, per i quali vi è l'obbligo di assicurazione a norma della legge 24 dicembre 1969, n. 990, il termine dilatorio di sessanta giorni, previsto dall'art. 22 di tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4024 del 6 aprile 1995
«In tema di disciplina dell'assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore o dei natanti, il limite del massimale di polizza può essere superato quando l'assicuratore, trascorso lo spatium...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2275 del 2 febbraio 2006
«In tema di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, nella speciale procedura per il risarcimento del danno da circolazione stradale, introdotta con legge n. 990 del...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 14728 del 19 luglio 2016
«In tema di separazione personale tra coniugi, il mutamento di fede religiosa, e la conseguente partecipazione alle pratiche collettive del nuovo culto, configurandosi come esercizio dei diritti garantiti dall'art. 19 Cost., non può di per sé...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17639 del 6 settembre 2016
«In tema di lavoro familiare, ai fini dell'individuazione del limite temporale del perdurare del diritto di prelazione e riscatto di cui al comma 5 dell'art. 230 bis c.c. deve aversi riguardo, in virtù del rinvio all'art. 732 c.c., al momento della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13436 del 30 giugno 2016
«In tema di azione di disconoscimento di paternità, grava sull'attore la prova della conoscenza dell'adulterio, che si pone come "dies a quo" del termine di decadenza per l'esercizio dell'azione ex art. 244 c.c., in ciò avvalendosi anche del...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 25723 del 14 dicembre 2016
«Ove il coniuge separato, che abbia incontestabilmente tenuto con sé il figlio, azioni giudizialmente il diritto di regresso nei confronti dell’altro coniuge al fine di ottenere il rimborso della quota parte delle spese straordinarie sullo stesso...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 18272 del 16 settembre 2016
«La competenza per territorio in ordine alla procedura di tutela dell'incapace di cui all'art. 343 c.c. si radica nel luogo in cui si trova la sede principale degli affari e degli interessi dell'interdetto alla data della sua apertura, restando...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17520 del 2 settembre 2016
«L'azione di divisione giudiziale della comunione ereditaria proposta anche nei confronti degli acquirenti di una quota non osta alla proposizione nei confronti di costoro, nelle more del primo giudizio, anche della domanda di retratto ex art. 732...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23705 del 22 novembre 2016
«Ciascun erede è tenuto a soddisfare il debito ereditario esclusivamente "pro quota", e cioè in ragione della quota attiva in cui succede, e, pertanto, non può essere condannato in solido con i coeredi al pagamento del debito stesso. (Fattispecie...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22013 del 31 ottobre 2016
«L'ingiuria grave richiesta, ex art. 801 c.c., quale presupposto necessario per la revocabilità di una donazione per ingratitudine, pur mutuando dal diritto penale la sua natura di offesa all'onore ed al decoro della persona, si caratterizza per la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21010 del 18 ottobre 2016
«In tema di revocazione della donazione per ingratitudine, determinata da una pluralità di atti ingiuriosi rivolti verso il donante e tra loro strettamente connessi, il termine annuale di decadenza per la proposizione della domanda, ex art. 802...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1989 del 2 febbraio 2016
«In tema di condominio, le norme che regolano i rapporti di vicinato trovano applicazione, rispetto alle singole unità immobiliari, solo in quanto compatibili con la concreta struttura dell'edificio e con la natura dei diritti e delle facoltà dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9031 del 5 maggio 2016
«La maggiore gravosità, per il fondo servente, dell'esercizio della servitù, prevista dall'art. 1068, comma 2, c.c., come condizione per il trasferimento del peso in luogo diverso da quello originariamente fissato, può dipendere, oltre che da un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5336 del 17 marzo 2016
«Nell'azione di danno temuto è legittimato passivo, non solo, il titolare del diritto reale, ma anche il possessore e colui che, in ogni caso, abbia la disponibilità del bene da cui si assume che derivi la situazione di pericolo di danno grave, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26464 del 21 dicembre 2016
«Qualora il lavoratore agisca in via monitoria per ottenere il pagamento di crediti retributivi e, con separato ricorso, per impugnare il licenziamento intimatogli, non sussiste un illegittimo frazionamento del credito, in quanto, benchè...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3893 del 29 febbraio 2016
«In materia di responsabilità per attività medico-chirurgica, ove si individui in un pregresso stato morboso del paziente/danneggiato (o, come nella specie, in una sua peculiare condizione genetica, qual è la "sindrome di Down") un antecedente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6563 del 5 aprile 2016
«Il principio dell'apparenza del diritto ex art. 1189 c.c. trova applicazione quando sussistono uno stato di fatto difforme dalla situazione di diritto ed un errore scusabile del terzo circa la corrispondenza del primo alla realtà giuridica, sicchè...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4718 del 10 marzo 2016
«In tema di liquidazione del danno, la locuzione "perdita subita", con la quale l'art. 1223 c.c. individua il danno emergente, non può essere considerata indicativa dei soli esborsi monetari o di diminuzioni patrimoniali già materialmente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7545 del 15 aprile 2016
«Per ritenere integrata la responsabilità precontrattuale occorre che tra le parti siano in corso trattative; che queste siano giunte ad uno stadio idoneo ad ingenerare, nella parte che invoca l'altrui responsabilità, il ragionevole affidamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23701 del 22 novembre 2016
«In tema di interpretazione del contratto, l'elemento letterale, sebbene centrale nella ricerca della reale volontà delle parti, deve essere riguardato alla stregua di ulteriori criteri ermeneutici e, segnatamente, di quello funzionale, che...»