-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 540 del 20 gennaio 1995
«L'ordine impartito ai sensi dell'art. 144, comma 1 T.U. di P.S. — il quale prevede che lo straniero possa essere in ogni tempo invitato ad esibire i propri documenti di identificazione ed a dare contezza di sè — deve essere considerato legalmente...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8058 del 19 luglio 1995
«Nel giudizio di appello, quando le parti rinunciano ad ogni altro motivo, ad eccezione di quelli relativi alla pena, che indicano concordemente al giudice (art. 599, comma 4, c.p.p.), se questi consente alla richiesta, è sufficiente che nella...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11019 del 20 dicembre 1996
«L'istituto della rinnovazione del dibattimento in appello, anche nell'ipotesi della richiesta di parte oltre che in quella d'ufficio, costituisce un'eccezione rispetto alla presunzione di completezza dell'istruzione dibattimentale di primo grado...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5000 del 30 marzo 1996
«Nel caso in cui il tribunale decida sull'istanza di riesame di una misura coercitiva, senza che gli atti siano stati depositati in cancelleria per un tempo non inferiore a tre giorni, sussiste violazione del diritto di difesa e conseguente nullità...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 724 del 3 febbraio 1997
«I provvedimenti caratteristici del giudice (sentenze, ordinanze, decreti) riguardano sempre un interesse particolare e non possono trovare sanzione nell'art. 650 c.p., che ha come oggetto specifico della tutela penale l'interesse generale...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13561 del 22 dicembre 1998
«Le questioni già dedotte con l'atto di appello ed in quella sede investite da motivi cui l'appellante abbia definitivamente rinunziato concludendo l'accordo previsto dall'art. 599 quarto comma c.p.p., sono improponibili con il ricorso per cassazione.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2788 del 4 marzo 1998
«La procedura della definizione concordata della pena, di cui all'art. 599, comma quarto, c.p.p. presuppone che l'imputato, nel concordare con il pubblico ministero la nuova determinazione della pena, rinunzi contestualmente a tutti gli altri...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3019 del 8 luglio 1998
«Il fatto che il pubblico ministero debba trasmettere prima al Gip e poi al tribunale del riesame i decreti autorizzativi che legittimano le intercettazioni, pena l'inutilizzabilità di esse, non comporta che il tribunale del riesame, dinanzi al...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5752 del 18 febbraio 1998
«L'omissione dell'informazione di garanzia prima dell'adozione del decreto di sequestro, ovvero la mancata indicazione degli elementi di essa nello stesso decreto in caso di contestualità, comporta la nullità del provvedimento per violazione...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12975 del 12 novembre 1999
«Nell'ambito del giudizio abbreviato il giudice può valutare tutti gli atti legittimamente acquisiti durante le indagini preliminari ad eccezione di quelli colpiti da nullità ed inutilizzabilità assolute, non risultando il principio della...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5117 del 6 febbraio 2001
«La violazione, da parte del notaio, degli obblighi imposti dagli artt. 7 e 8 della legge n. 349 del 1973, disciplinanti i diritti spettanti per ogni titolo protestato, e l'indennità di accesso, comprensiva del rimborso spese, per ogni atto...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19691 del 28 aprile 2003
«Nel caso di nullità non assolute attinenti al diritto di difesa dell'imputato, la deducibilità della relativa eccezione è soggetta alla preclusione di cui all'art. 182, comma 2, prima parte, c.p.p., alla sola condizione, necessaria e sufficiente,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16815 del 8 aprile 2004
«In tema di colloqui tra l'arrestato o fermato ed il suo difensore, precedentemente all'effettuazione dell'interrogatorio di garanzia, qualora essi siano stati vietati con provvedimento dato solo oralmente dal pubblico ministero, in violazione del...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 42667 del 17 ottobre 2013
«In tema di guida in stato di ebbrezza, l'omesso avviso all'indagato - da parte della polizia giudiziaria che proceda all'alcooltest - della facoltà di farsi assistere da un difensore di fiducia determina una nullità a regime intermedio, la quale,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 572 del 9 gennaio 2014
«È ammissibile l'eccezione di nullità della sentenza per violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza, proposta per la prima volta in sede di legittimità, qualora essa non possa essere dedotta con i motivi di appello avverso la...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3217 del 23 gennaio 2015
«In tema di "ne bis in idem", la parte che eccepisce l'improcedibilità dell'azione penale per precedente giudicato ha l'onere di fornire la prova della asserita identità del fatto, al fine di permettere al giudice di verificare la sussistenza delle...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 49647 del 17 dicembre 2015
«La richiesta di patteggiamento rigettata per una delle ragioni indicate dall'art. 444, comma secondo, cod. proc. pen. non comporta rinuncia implicita all'eccezione di incompetenza per territorio, difettando il perfezionamento della fattispecie...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4823 del 7 ottobre 2008
«A tale regola fa eccezione il caso in cui la variante incide su aspettative assistite da una speciale tutela o da uno speciale affidamento, o qualora la variante è limitata ad un terreno determinato oppure è in contrasto con il P.R.G. già adottato...»
-
Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4025 del 17 giugno 2019
«In tema di appalti la decorrenza del termine di impugnazione si verifica a fronte di situazioni di effettiva, concreta e completa conoscibilità della documentazione utile, misurando il dovere di diligenza esigibile in capo al singolo operatore in...»
-
Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 9 del 25 febbraio 2014
«Nelle procedure di gara non disciplinate dal codice dei contratti pubblici, il "potere di soccorso" sancito dall'art. 6 comma 1 lett. b) L. 7 agosto 1990 n. 241, costituisce parametro per lo scrutinio della legittimità della legge di gara che, in...»
-
Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 2175 del 10 maggio 2017
«È illegittimo il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno, non preceduto dalla comunicazione dell'art. 10 bis L. 7 agosto 1990, n. 241, considerato che tale norma si applica a tutti i procedimenti ad iniziativa di parte (ad eccezione di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13749 del 27 giugno 2005
«L'art. 16 L. 7 agosto 1990 n. 241 (come modificato dall'art. 17 L. 15 maggio 1997 n. 127), per il quale, in caso di decorrenza del termine di quarantacinque giorni dalla richiesta senza che sia stato comunicato il parere o senza che l'organo adito...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 6591 del 29 dicembre 2008
«In linea di principio, al legislatore non è affatto precluso sul piano costituzionale la qualificazione in termini di silenzio assenso del decorso del tempo entro il quale l'amministrazione competente deve concludere il procedimento e adottare il...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1772 del 24 marzo 2011
«L'accesso agli atti di un'amministrazione locale, tanto più quanto esso sia specialmente regolato da un apposito regolamento, non può prescindere o meno dalle, ovvero non può derogare alle, condizioni generali per l'esercizio dell'accesso fissate...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 656 del 7 febbraio 2012
«Il divieto di abuso del diritto, in quanto espressione di un principio generale che si riallaccia al canone costituzionale di solidarietà, si applica anche in ambito processuale, con la conseguenza che ogni soggetto di diritto non può esercitare...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4490 del 10 agosto 1982
«In seguito all’entrata in vigore della legge 392/78, la valutazione dell’importanza o gravità dell’inadempimento in relazione all’interesse del locatore insoddisfatto, non è più rimessa - ai fini della risoluzione del rapporto - all’apprezzamento...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4474 del 21 agosto 1985
«L’art. 5 della legge n. 392 del 1978 - per il quale il mancato pagamento del canone decorsi venti giorni dalla prevista scadenza, ovvero il mancato pagamento degli oneri accessori nel termine previsto, quando l’importo di essi superi quello di due...»
-
Tribunale civile Milano, sentenza n. 8397 del 9 luglio 1998
«La circostanza che il ritardo nel pagamento del canone e degli oneri accessori abbia acquistato rilevanza (ai fini della risoluzione del contratto), per il decorso del termine di cui all’art. 5 L. n. 392/1978, in giorni di fine settimana in cui le...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3500 del 28 maggio 2019
«La parte che abbia adito la giurisdizione amministrativa con l'atto introduttivo del giudizio non è legittimata a sollevare l'eccezione di difetto di giurisdizione in sede di appello. Ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 104/2010, nel primo grado di...»
-
Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 6147 del 21 novembre 2011
«L'art. 9 C.P.A. ha fatto venir meno la rilevabilità d'ufficio del difetto di giurisdizione in grado di appello, addossandone l'onere alla parte appellante, con apposito motivo di appello e sancendo, quindi, l'irrilevanza della semplice eccezione...»