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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26208 del 1 dicembre 2005
«La necessità di qualificazione giuridica della domanda preclude il regolamento di competenza, ove sfoci in una pronuncia che, con la questione di competenza, investa anche il merito dell'azione, comportandone in sostanza il rigetto (nella specie...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26261 del 2 dicembre 2005
«Anche al ricorso per revocazione proposto avverso una sentenza della Corte di cassazione si applica l'art. 327 c.p.c. nel suo complesso, per cui la parte ricorrente non decade dalla facoltà di proporre tardivamente l'impugnazione, in applicazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 270 del 10 gennaio 2005
«Nel rito del lavoro, a prescindere dalla fattispecie della riproposizione della stessa causa che dà luogo alla litispendenza o alla riunione delle cause o alla sospensione del giudizio successivamente proposto, la preclusione che discende...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27301 del 12 dicembre 2005
«L'art. 142 c.p.c., che disciplina la notificazione a persona non residente, né dimorante e né domiciliata nella Repubblica, distingueva, nel testo previgente alla modifica disposta dall'art. 174 D.L.vo n. 196 del 2003, e tuttora distingue in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2736 del 10 febbraio 2005
«È inammissibile il ricorso per cassazione affetto da radicale errore percettivo nell'individuazione della decisione impugnata, e tale da inficiare la pertinenza dei motivi di censura alla decisione oggetto di impugnazione. (Nella specie il ricorso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27839 del 16 dicembre 2005
«Ai sensi dell'art. 230 bis c.c., lo svolgimento da parte del coniuge del titolare di impresa familiare del lavoro casalingo non è sufficiente, di per sé, a giustificare la partecipazione del coniuge stesso all'impresa familiare, in quanto ai fini...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28230 del 20 dicembre 2005
«Allorché, in sede di individuazione del dies a quo relativo alla decorrenza del termine breve per l'impugnazione, emerga una difformità di date fra la relata di notifica di una sentenza in possesso della parte notificante e quella consegnata al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2839 del 11 febbraio 2005
«In tema di responsabilità civile degli insegnanti per omessa vigilanza, la sottrazione degli insegnanti statali alle conseguenze dell'applicabilità nei loro confronti della presunzione di cui all'art. 2048, secondo comma, c.c., nei giudizi di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 28675 del 23 dicembre 2005
«Poiché l'art. 306 c.p.c. non si applica al giudizio di cassazione, la rinuncia al ricorso non integra un atto cosiddetto «accettizio» (che richiede, cioè, l'accettazione della controparte per essere produttivo di effetti processuali), né un atto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 292 del 10 gennaio 2005
«In materia fallimentare, la legittimazione processuale del fallito rispetto ai diritti patrimoniali astrattamente suscettibili di entrare a far parte della massa fallimentare sussiste esclusivamente nel caso di inerzia degli organi fallimentari ed...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 293 del 10 gennaio 2005
«Nel procedimento per il riassetto contabile o amministrativo della società per azioni previsto dall'art. 2409, c.c., la condanna al pagamento delle spese processuali, pronunciata a favore di colui che – partecipando al procedimento in forza di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3442 del 21 febbraio 2005
«Nel caso in cui la sentenza di appello impugnata con il ricorso per cassazione sia stata annullata dal giudice a quo in accoglimento di un'opposizione di terzo proposta ai sensi dell'art. 404 c.p.c., l'interesse alla decisione del ricorso per...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 3872 del 24 febbraio 2005
«Il rilascio della procura alle liti da parte di soggetto privo del potere di rappresentanza di una persona giuridica determina l'inesistenza soltanto di tale atto, ma non anche dell'atto di citazione (del quale la procura non costituisce requisito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4085 del 25 febbraio 2005
«Avverso il decreto del tribunale che decide sul reclamo nei confronti del provvedimento del giudice delegato, adottato in sede di liquidazione dell'attivo fallimentare, di rigetto dell'istanza dell'acquirente del bene diretta ad ottenere la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 449 del 12 gennaio 2005
«Qualora in un contratto di fideiussione la posizione di beneficiario sia rivestita da una persona fisica che, in relazione alla controparte nel rapporto principale, debba considerarsi consumatore, e quelle di fideiussore e debitore principale da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4741 del 4 marzo 2005
«Nel caso di pronuncia contestuale della motivazione e del dispositivo nel rito ordinario, la situazione per cui la sentenza manifesti chiaramente o addirittura espressamente nella motivazione l'intenzione del giudice di accogliere la domanda di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 48 del 3 gennaio 2005
«La emanazione di una sentenza non definitiva, che ai sensi dell'art. 279, 2 comma, n. 4 c.p.c. ha deciso questioni preliminari di merito, non chiude il giudizio; ne consegue che, se nella prosecuzione della causa muta il procuratore, a seguito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4814 del 7 marzo 2005
«L'illeggibilità della firma del conferente la procura alla lite, apposta in calce od a margine dell'atto con il quale sta in giudizio una società esattamente indicata con la sua denominazione, è irrilevante, non solo quando il nome del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5140 del 9 marzo 2005
«In tema di qualifiche dei prestatori di lavoro e di concorsi interni, la violazione delle regole della correttezza (art. 1175 c.c.) e della buona fede (art. 1375 c.c.) si configura solo nell'ipotesi che vengano lesi diritti soggettivi già...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5416 del 11 marzo 2005
«Poiché nelle controversie soggette al rito del lavoro (nella specie, controversia relativa ad affitto agrario) trova applicazione l'art. 208 c.p.c., concernente la decadenza dall'assunzione della prova, secondo cui il giudice, dichiarata la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5421 del 11 marzo 2005
«Ai fini di cui all'art. 999 c.c., a norma del quale le locazioni concluse dall'usufruttuario ed in corso alla data di cessazione dell'usufrutto sono opponibili al proprietario, non oltre il quinquennio dalla cessazione dell'usufrutto, purché...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 561 del 13 gennaio 2005
«Ai fini della decorrenza del termine breve per l'impugnazione di cui all'art. 325 c.p.c., la notificazione della sentenza – che va fatta al procuratore costituito, ai sensi dell'art. 170 stesso codice – deve essere compiuta al domicilio eletto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5888 del 17 marzo 2005
«Ove lo ius superveniens entri in vigore dopo la proposizione del ricorso per cassazione e l'applicazione della nuova disciplina comporti accertamenti di fatto incompatibili con il giudizio di legittimità, la decisione di merito deve essere cassata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5896 del 18 marzo 2005
«Nell'ipotesi in cui si sia verificata la morte della parte in primo grado ed il processo sia interrotto, ai sensi dell'art. 299 c.p.c., come nel caso di interruzione per morte o impedimento del procuratore, la sentenza che sia stata eventualmente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 600 del 14 gennaio 2005
«Nelle fattispecie di cosiddetta occupazione usurpativa — originata dalla mancanza iniziale dei termini per l'inizio e il compimento delle espropriazioni e dei lavori, come tale viziante in radice la dichiarazione di pubblica utilità, comportandone...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6332 del 24 marzo 2005
«Spetta al giudice ordinario la cognizione della domanda promossa dal privato per conseguire dalla P.A. il risarcimento dei danni da esso subiti dall'improvviso attraversamento della sede stradale da parte di fauna selvatica. Né la giurisdizione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6972 del 4 aprile 2005
«Per il principio d'autosufficienza del ricorso per cassazione, valido oltreché per il vizio di cui all'art. 360, n. 5 anche per quello di cui all'art. 360, n. 3 c.p.c., il ricorrente che denunzia la violazione o falsa applicazione di norme di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7074 del 5 aprile 2005
«Le rimesse effettuate sul conto corrente scoperto del fallito, nel periodo in cui questi era in bonis, da parte di terzi debitori del medesimo sono revocabili anche qualora siano inerenti ad anticipazioni su fatture esibite dal fallito in quanto,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7663 del 13 aprile 2005
«In materia di impugnazione delle delibere dell'assemblea di una società di capitali, la distinzione tra vizi che ne cagionano la nullità, ovvero l'annullabilità, e l'errore nel quale sia incorso il giudice del merito nella qualificazione del vizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7685 del 13 aprile 2005
«In tema di competenza territoriale, l'art. 25 c.p.c. sul «foro erariale» non è applicabile nei giudizi in cui è parte una Regione a statuto ordinario, che non si avvalga del patrocinio dell'Avvocatura dello Stato.»