-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3187 del 23 gennaio 2014
«In tema di condizioni di procedibilità, non trova applicazione la preclusione di cui all'art. 491 comma secondo cod. proc. pen., ne consegue che il giudice d'appello ha l'obbligo di disporre, anche d'ufficio, l'acquisizione al fascicolo per il...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3211 del 23 gennaio 2014
«Rientra nei poteri di cognizione officiosa della Corte di cassazione la corretta qualificazione giuridica del fatto anche nel caso di ricorso proposto dal solo imputato, purché ciò non avvenga a sorpresa e con pregiudizio del diritto di difesa....»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3746 del 28 gennaio 2014
«In tema di estradizione per l'estero, la Corte d'appello può fondare la propria decisione contraria, ai sensi degli artt. 705, comma secondo, lett. c), e 698, comma primo, cod. proc. pen., sul provvedimento della competente Commissione...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 620 del 9 gennaio 2014
«In tema di estradizione per l'estero, l'annullamento per difetto di motivazione sulla sussistenza del pericolo di fuga dell'ordinanza con la quale il presidente della corte d'appello ha convalidato l'arresto provvisorio ed ha applicato la misura...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16208 del 14 aprile 2014
«Il divieto di "reformatio in pejus" opera anche nel giudizio di rinvio e con riferimento alla decisione del giudice di appello se il ricorso per cassazione è stato proposto dall'imputato, essendo irrilevante, per il verificarsi di questi effetti,...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1526 del 15 gennaio 2014
«In tema di incompetenza funzionale dichiarata dal giudice d'appello, l'erronea statuizione della trasmissione diretta degli atti al giudice (anziché al pubblico ministero) competente non attinge il contenuto decisorio espresso dal dispositivo ma...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3763 del 28 gennaio 2014
«La Corte di Cassazione può accedere alla riqualificazione giuridica del fatto, se sia stato presentato un motivo nuovo dell'imputato sul punto, pur non enunciato in appello, purché entro i limiti in cui esso sia stato storicamente ricostruito dai...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7968 del 19 febbraio 2014
«L'omessa notificazione del decreto di citazione per il giudizio di appello al difensore di fiducia dell'imputato determina una nullità d'ordine generale insanabile, a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore d'ufficio, non...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6609 del 12 febbraio 2014
«È ammissibile l'appello quando la parte indichi specificamente i punti della sentenza di primo grado che richiede che siano riesaminati, indicandone le ragioni. (Fattispecie nella quale la Corte ha annullato l'ordinanza che dichiarava...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8345 del 21 febbraio 2014
«In tema di impugnazioni, la specificità che deve caratterizzare i motivi di appello deve essere intesa alla luce del principio del "favor impugnationis", in virtù del quale, in sede di appello, l'esigenza di specificità del motivo di gravame ben...»
-
Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 1848 del 17 gennaio 2014
«Qualora l'impugnazione proposta sia non quella ordinaria ma quella eccezionale del ricorso "per saltum", la Corte di cassazione deve interpretare la volontà della parte, per stabilire di quale mezzo abbia realmente inteso avvalersi ed, in caso di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6959 del 14 luglio 1997
«In tema di armi e materie esplodenti, l'ambito di applicabilità dell'art. 678 c.p. è limitato — oltre ad alcune ipotesi residuali non ricadenti per mancanza di una espressa previsione sotto l'impero di una normativa speciale — alle condotte aventi...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15751 del 8 novembre 2002
«È inammissibile il regolamento di competenza avverso l'ordinanza con cui una sezione ordinaria della corte d'appello, nel ritenere valido l'atto di appello nel rito del lavoro proposto con citazione, anziché con ricorso, dispone il mutamento del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6694 del 14 giugno 1995
«Nel giudizio di rinvio il necessario carattere di alterità del giudice designato ex art. 383 c.p.c., rispetto al giudice autore della sentenza cassata, non comporta uno snaturamento della nozione di competenza, intesa come riparto dei compiti tra...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2501 del 21 marzo 1997
«Anche a seguito delle modifiche introdotte al testo dell'art. 38 c.p.c. dalla legge 26 novembre 1990, n. 353 (recante provvedimenti urgenti per il processo civile), è pienamente ammissibile la richiesta d'ufficio del regolamento di competenza...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2911 del 26 aprile 1986
«Qualora avverso la sentenza declinatoria della competenza del tribunale a favore di quella della corte d'appello, la parte, con un solo atto proponga innanzi a quest'ultima gravame contro quella pronuncia e, subordinatamente alla reiezione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4182 del 16 luglio 1984
«Ove il giudice d'appello, in totale riforma della decisione appellata, designi come competente in primo grado un giudice diverso dall'autore di quella decisione, ma il giudice così designato, una volta investito della controversia, si ritenga a...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3773 del 27 giugno 1984
«Quando, in rispondenza ad una declinatoria di competenza (nella specie in ordine ad una domanda di risoluzione di affitto agrario), altro giudice di primo grado, davanti a cui sia riassunta la causa, ritenga la propria incompetenza pronunciando la...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2005 del 1 aprile 1982
«La richiesta d'ufficio del regolamento di competenza, secondo la previsione dell'art. 45 c.p.c., postula un conflitto virtuale negativo in tema di competenza inderogabile. Pertanto, in sede di procedimento di adozione speciale davanti al tribunale...»
-
Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 16538 del 22 novembre 2002
«Presupposto del regolamento d'ufficio di competenza, ai sensi dell'art. 45 c.p.c., è l'esistenza di un conflitto negativo tra due giudici appartenenti allo stesso grado di giurisdizione. Pertanto, nell'ipotesi in cui il primo giudice adito abbia...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3118 del 21 maggio 1984
«Qualora il tribunale, adito dal proprietario del fondo occupato con azione di risarcimento del danno per l'illegittimo protrarsi dell'occupazione d'urgenza e l'irreversibile acquisizione del bene nella realizzazione dell'opera pubblica, ravvisi...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4799 del 12 settembre 1984
«In tema di adozione ed in presenza di due diversi provvedimenti, entrambi esecutivi, il primo della corte di appello con il quale sia stata dichiarata l'efficacia in Italia di una pronuncia straniera di affidamento preadottivo di minore straniero...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4049 del 3 aprile 1993
«L'istituto dell'impugnazione differita è previsto soltanto per l'appello (art. 340 c.p.c.) e per il ricorso ordinario per cassazione (art. 361 c.p.c.), onde deve ritenersi inapplicabile al regolamento di competenza, che, pertanto, va...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 672 del 5 settembre 1995
«Il comma 2 dell'art. 47 c.p.c. fissa, per la proposizione dell'istanza di regolamento di competenza, il solo termine «breve» di trenta giorni dalla comunicazione della sentenza, avente carattere perentorio, senza prevedere, invece, il termine...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5084 del 4 ottobre 1982
«Il ricorso per cassazione proposto unicamente per una questione di competenza, avverso una sentenza di appello che abbia pronunziato anche nel merito, deve essere qualificato, ai sensi dell'art. 43 c.p.c., come regolamento facoltativo di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16047 del 13 giugno 2008
«Ai fini della corretta individuazione del soggetto legittimato a stare in giudizio in relazione alla domanda proposta, occorre aver riguardo alla situazione di diritto vigente al momento della introduzione della lite, restando irrilevante la...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15939 del 17 luglio 2007
«In tema di capacità processuale del curatore fallimentare, l'autorizzazione del giudice delegato a stare in giudizio ai sensi dell'art. 25 comma 1 n. 6 legge fall. può essere concessa anche dopo la decorrenza del termine per proporre impugnazione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15369 del 22 luglio 2005
«La eccezionale legittimazione processuale suppletiva del fallito sussiste nel caso di inerzia dell'amministrazione fallimentare; ne consegue che tale legittimazione è ammissibile solo quando l'inerzia sia stata determinata da un totale...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7891 del 9 giugno 2000
«Il condominio non è un soggetto giuridico dotato di propria personalità distinta da quella di coloro che ne fanno parte, bensì un semplice ente di gestione, il quale opera in rappresentanza e nell'interesse comune di partecipanti, limitatamente...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4455 del 28 marzo 2001
«Ai fini della decorrenza del termine annuale dalla cessazione dell'attività, entro il quale, ai sensi dell'art. 10 L. fall., può essere dichiarato il fallimento dell'imprenditore, il principio della effettività, alla cui stregua l'acquisizione...»