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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4024 del 18 febbraio 2008
«In tema di competenza per territorio, se con la domanda è fatta valere un'obbligazione di pagamento di somma di denaro, che si assuma essere stata d'accordo tra le parti sostituita ad una precedente obbligazione di consegna cose mobili determinate...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2064 del 10 marzo 1999
«Il principio del “ne bis in idem”, posto dall'art. 39 c.p.c., che è norma di ordine pubblico processuale, determina l'improcedibilità del processo che nasca dalla indebita reiterazione di controversia già in corso, imponendo la cancellazione dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18819 del 17 settembre 2004
«In tema di continenza di cause, le norme dettate dall'art. 39 c.p.c. non operano sia con riguardo a cause pendenti in gradi diversi che nella ipotesi in cui la causa preveniente sia già in fase di decisione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11867 del 26 novembre 1997
«La disciplina dettata in tema di continenza dall'art. 39 c.p.c. non opera con riguardo a procedimenti pendenti in fase di gravame dinanzi a uffici giudiziari diversi, sia per il carattere funzionale della competenza del giudice di secondo grado,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 671 del 22 gennaio 1997
«La continenza disciplinata dall'art. 39 c.p.c. presuppone la pendenza di due cause, di cui una continente, davanti a giudici diversi, per cui essa si pone come uno dei criteri di spostamento della competenza di una delle due cause. Quando, invece,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2709 del 27 marzo 1996
«La continenza di cause ricorre anche nell'ipotesi di controversie instaurate con domande contrapposte, relative al medesimo rapporto negoziale, come nel caso in cui le parti del contratto di appalto agiscano in distinti giudizi davanti a giudici...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9409 del 11 novembre 1994
«A norma dell'art. 366 c.p.c., il ricorso per cassazione deve essere proposto, a pena d'inammissibilità, con unico atto avente i requisiti di forma e di contenuto indicati in detta disposizione, con la conseguenza che è inammissibile un nuovo atto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9659 del 19 agosto 1992
«L'art. 39 c.p.c., disponendo la trattazione delle cause pendenti, ancorché identiche, davanti a giudici diversi, da parte del giudice preventivamente adito, che sia competente «anche» per la causa proposta successivamente, presuppone che lo stesso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8026 del 8 agosto 1990
«Fra la controversia promossa dal datore di lavoro per l'accertamento della legittimità del licenziamento del lavoratore e quella successivamente instaurata da quest'ultimo per la dichiarazione dell'illegittimità dello stesso licenziamento e la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26977 del 20 dicembre 2007
«Né la litispendenza nè la continenza di cause possono configurarsi tra un procedimento per l'adozione di provvedimenti d'urgenza a norma dell'art. 700 c.p.c. ed un giudizio ordinario di merito, in quanto l'insuscettibilità dei richiamati...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6453 del 29 ottobre 1983
«La riunione di due o più cause pendenti davanti allo stesso giudice può essere disposta non solo se ricorra una vera e propria ipotesi di connessione di cui all'art. 40 c.p.c., ma anche per ragioni di opportunità ed il relativo provvedimento, in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15779 del 14 dicembre 2000
«Una causa connessa per una delle ipotesi previste dagli artt. 31, 32, 34, 35 e 36 c.p.c. con una causa di opposizione allo stato passivo può trasmigrare dinanzi al giudice competente a decidere quest'ultima sia perché in tali casi la diversità del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16945 del 25 luglio 2006
«Nell'ipotesi in cui siano proposte al giudice di pace una domanda principale da decidere secondo equità e una domanda riconvenzionale da decidere secondo diritto, ove tra le stesse esista connessione, nel senso che i fatti all'origine delle due...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5477 del 14 marzo 2006
«La pronuncia del giudice di appello che, decidendo nel merito, abbia altresì statuito — anche implicitamente — sulla questione di competenza, va impugnata con il rimedio del regolamento di competenza di cui all'art. 43 del codice di rito tutte le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2458 del 4 marzo 2000
«Il regolamento facoltativo di competenza (ex art. 43 c.p.c.), proposto dalla parte nei confronti della sentenza del pretore del lavoro, che abbia deciso nel merito la causa affermando la propria competenza per materia (competenza che la parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17028 del 20 luglio 2010
«La sentenza con la quale il giudice decida il merito della causa senza motivare l'eccezione d'incompetenza proposta da una delle parti contiene una statuizione implicita di affermazione della propria competenza. Ne consegue che la parte la quale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22948 del 30 ottobre 2007
«Quando il giudice di appello pronunci sentenza con la quale, in via pregiudiziale, risolva questioni inerenti l'ammissibilità dell'appello e, quindi, risolvendo una questione di competenza di cui pure sia stato investito con l'appello, dichiari...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4189 del 16 luglio 1985
«La sentenza che, a fronte di una domanda proposta contro due convenuti per la loro condanna in solido, dichiari il difetto di legittimazione passiva dell'uno, integra una pronuncia anche «nel merito della causa», secondo la previsione dell'art. 43...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 112 del 7 gennaio 1983
«Le sentenze che statuiscono sulla competenza — salvo quanto stabilito per le decisioni della Corte di cassazione in sede di regolamento — non sono mai suscettibili di passare in cosa giudicata in senso sostanziale. Invero, la decisione sulla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 803 del 20 novembre 1999
«In tema di procedimento dinanzi al giudice di pace, e alla stregua dell'art. 46 c.p.c. (norma che non può ritenersi implicitamente abrogata in seguito alla nuova disciplina introdotta dalla L. n. 374 del 1991), le sentenze del giudice di pace non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8061 del 31 marzo 2007
«Ai fini della legittimità dell'esecuzione forzata, è sufficiente che il titolo esecutivo sussista quando l'azione esecutiva è minacciata o iniziata e che la sua validità ed efficacia permangano durante tutto il corso della fase esecutiva, sino al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9512 del 8 settembre 1999
«L'art. 48 c.p.c., il quale prevede la sospensione dei «processi» in relazione ai quali è richiesto il regolamento di competenza al fine di impedire che la causa sia decisa da un giudice eventualmente incompetente, si riferisce unicamente a quei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5782 del 3 novembre 1982
«Nell'esecuzione per rilascio di immobili la descrizione sommaria dei beni di cui si chiede il rilascio, con l'indicazione della loro ubicazione quale elemento essenziale di identificazione, che, ai sensi dell'art. 605 c.p.c., deve essere contenuta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4838 del 30 maggio 1997
«La dichiarazione di inammissibilità del ricorso per regolamento di competenza, costituendo una pronunzia ancorché indiretta sulla competenza, va adottata con sentenza a norma dell'art. 49 c.p.c., disposizione speciale prevalente su quella di cui...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4933 del 23 aprile 1992
«Nel caso di regolamento di competenza che sia assegnato alle Sezioni Unite della Corte di cassazione, per essere stata rilevata ex officio una questione di giurisdizione, la relativa decisione va pronunciata con sentenza in camera di consiglio...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 10811 del 7 giugno 2004
«La proposizione dell'istanza di regolamento necessario di competenza avverso una sentenza pronunciata esclusivamente sulla competenza e sulle spese determina l'obbligo, per la Corte di cassazione investita della questione, di statuire, in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8985 del 5 luglio 2000
«In sede di regolamento di competenza, la decisione della Corte di cassazione è limitata alla statuizione sulla competenza, senza toccare il merito della causa, e non comporta la verifica e la soluzione di altre questioni di natura processuale e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10232 del 4 agosto 2000
«La proposizione dell'istanza di regolamento necessario di competenza avverso una sentenza pronunciata esclusivamente sulla competenza e sulle spese determina l'obbligo, per la Corte di Cassazione investita della questione, di statuire, in...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 6691 del 15 marzo 2013
«La disciplina della "translatio iudicii", di cui all'art. 59 della legge 18 giugno 2009, n. 69, riguarda esclusivamente la decisione delle questioni di giurisdizione e non trova applicazione con riferimento alle questioni di competenza; ne...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6206 del 18 novembre 1982
«Il termine per la riassunzione della causa, ai sensi dell'art. 50 c.p.c., decorre dalla data di comunicazione della sentenza, che abbia dichiarato l'incompetenza, o, in mancanza, da quella della notificazione, ma non già dal momento del passaggio...»