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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4132 del 15 gennaio 1997
«...e strumentalizza l'ufficio o il servizio, a proprio vantaggio non patrimoniale oppure a vantaggio patrimoniale altrui, con atti e comportamenti diretti oggettivamente a superare, frustrare o alterare le finalità funzionali perseguite dalla norma.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9523 del 22 ottobre 1997
«Tale è il rapporto tra truffa e furto aggravato dall'uso del mezzo fraudolento, che sotto il profilo della condotta appartengono a generi o categorie diversi e trovano collocazione in distinti capi del titolo del codice penale dedicato ai delitti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22521 del 20 ottobre 2006
«A seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 204 del 2004 (applicabile anche ai giudizi in corso) - con la quale è stata dichiarata (anche) la parziale illegittimità costituzionale dell'art. 34 del D.L.vo 31 marzo 1998, n. 80 (nel testo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2672 del 19 aprile 1983
«Ai fini della concessione del sequestro conservativo, e della sua convalida, ricorre il requisito del fumus boni iuris quando sia accertata, con un'indagine sommaria, la probabile esistenza del credito, restando riservata al giudizio di merito...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36595 del 22 settembre 2009
«Integra la distrazione, rilevante ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 216 L. fall. (bancarotta fraudolenta patrimoniale), la condotta di colui che, in qualità di presidente del consiglio di amministrazione e amministratore...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7730 del 28 luglio 1986
«In tema di truffa, il profitto, a differenza del danno che deve avere sempre natura patrimoniale, può non avere carattere economico, potendo consistere anche nel soddisfacimento di qualsiasi interesse, sia pure soltanto psicologico o morale.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9032 del 23 ottobre 1984
«...da parte dell'acquirente, da una serie di artifici, di raggiri e di messe in scena, idonei ad ottenere la credibilità da parte dell'altro contraente, sì da indurlo in errore sulla consistenza patrimoniale ed economica della controparte.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21112 del 19 giugno 2006
«Non è configurabile il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316 ter c.p.), né quello di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.), bensì eventualmente quello di truffa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21307 del 7 giugno 2005
«È configurabile il delitto di truffa aggravata ai danni dello Stato (art. 640, comma secondo, n. 1, c.p.) qualora il soggetto ricorra all'espediente della simulata qualità di esportatore abituale — mediante l'artificiosa costituzione del c.d....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3132 del 9 novembre 1995
«La truffa commessa nei confronti dell'Enel mediante manomissione del contatore al fine di alterare la misurazione del consumo di energia, in quanto attuata nei confronti di un soggetto privato (società per azioni) è perseguibile a querela di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8707 del 4 agosto 1992
«...1990, n. 75, che prevede la concessione dell'amnistia per il delitto di truffa di cui all'art. 640, secondo comma, c.p. sempre che non ricorra la circostanza aggravante prevista dall'art. 61 n. 7 c.p. (danno patrimoniale di rilevante gravità).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3625 del 21 marzo 1988
«... Di conseguenza l'azione tesa ad evitare l'applicazione di una sanzione pecuniaria da parte dello Stato non rientra nello schema giuridico di cui all'art. 640 c.p. per l'assenza assoluta, al momento dell'azione, di un rapporto patrimoniale in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 134 del 12 gennaio 1990
«La circostanza aggravante del danno patrimoniale di rilevante gravità, di cui all'art. 61, n. 7 c.p., è compatibile con il reato di truffa in danno dell'Aima, di cui all'art. 2, L. 23 dicembre 1986, n. 898.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40343 del 23 ottobre 2003
«Ne consegue che, nell'ipotesi di tentata truffa ai danni della pubblica amministrazione, è irrilevante la circostanza che gli artifici e raggiri siano posti in essere all'interno di una fase procedimentale non conclusa, ad esempio perché ancora...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 548 del 16 gennaio 1988
«L'aggravante di aver cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità può ritenersi sussistente anche nel caso di delitto tentato, qualora il giudice abbia accertato che il danno patrimoniale cagionato alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9991 del 22 novembre 1983
«Il profitto a cui fa riferimento l'art. 643 c.p., anche se tale norma non lo dice espressamente, dev'essere ingiusto, in quanto, diversamente, non vi può essere frode patrimoniale; sicché il delitto dev'essere escluso quando nulla è stato frodato...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 13330 del 11 ottobre 1989
«In tema di ricettazione di assegni, ai fini dell'applicazione dell'attenuante della speciale tenuità del danno patrimoniale cagionato alla persona offesa si deve tener conto dell'importo risultante dal titolo solo se il reato di ricettazione abbia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2 del 4 gennaio 1995
«Invero la criminosità e la pericolosità che impongono la confisca non costituiscono un carattere della cosa in sé, ma derivano dalla relazione fra questa e l'agente, per cui, quand'anche la cosa non possa definirsi, come nel caso del danaro,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22146 del 29 ottobre 2010
«In tema di presupposti dimensionali per l'esonero dalla fallibilità dell'imprenditore commerciale, nella valutazione del capitale investito, ai fini del riconoscimento della qualifica di piccolo imprenditore, trovano applicazione i principi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4738 del 23 marzo 2012
«In tema di presupposti per la dichiarazione di fallimento, agli effetti dell'art. 1, comma secondo, lett. a), legge fall., nel testo modificato dal d.l.vo 9 gennaio 2006, n. 5, applicabile "ratione temporis", nella nozione di investimenti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1997 del 11 febbraio 2003
«La dichiarazione di fallimento trova il suo presupposto, dal punto di vista obiettivo, nello stato d'insolvenza del debitore, il cui riscontro prescinde da ogni indagine sull'effettiva esistenza dei crediti fatti valere nei confronti del debitore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7886 del 5 aprile 2006
«Nelle società di persone, l'unificazione della collettività dei soci (che si manifesta con l'attribuzione alla società di un nome, di una sede, di un'amministrazione e di una rappresentanza) e l'autonomia patrimoniale del complesso dei beni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2117 del 16 febbraio 1990
«...di per sé, il «danno grave alla persona» di cui al primo comma dell'art. 54 c.p., bensì soltanto conseguenze d'ordine civilistico e, quindi, afferenti esclusivamente alla sfera patrimoniale, come tale non tutelata da siffatta scriminante.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27648 del 20 dicembre 2011
«...senza corrispettivo, all'esecuzione dell'opera intellettuale non costituisce, di per sé, un danno emergente risarcibile, in quanto esso è, al più, valutabile come danno non patrimoniale, che in tal caso non è suscettibile di risarcimento.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3924 del 17 aprile 1998
«La domanda di «regolarizzazione» della posizione contributiva proposta nei confronti di un datore di lavoro dichiarato fallito appartiene, come le altre domande aventi contenuto patrimoniale, alla competenza del tribunale fallimentare, e va fatta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1650 del 2 marzo 1990
«Il diritto del curatore del fallimento ad essere compensato per l'attività svolta ha contenuto patrimoniale e natura non personale, non rientrando fra le posizioni soggettive esercitabili soltanto dal titolare. Ne consegue che al creditore del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3115 del 20 maggio 1982
«...il suo contenuto patrimoniale, non rientra tra i beni ed i diritti di natura strettamente personale esclusi dall'esecuzione concorsuale ai sensi dell'art. 46 n. 1 legge fallimentare, ed è anch'esso acquisito alla massa attiva del fallimento.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 268 del 16 gennaio 1982
«...le rate stesse configurano prestazioni autonome, venute ad esistenza dopo il fallimento, quanto nella facoltà degli organi della procedura di opporre al coniuge creditore l'intervenuta modifica della situazione patrimoniale del coniuge obbligato.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6538 del 18 marzo 2010
«Pertanto, nell'ipotesi di estinzione da parte del terzo, poi fallito, di un'obbligazione preesistente cui egli sia estraneo, l'atto solutorio può dirsi gratuito, ai predetti effetti solo quando dall'operazione - sia essa a struttura semplice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6665 del 15 maggio 2001
«Il coniuge del fallito che è stato partecipe della convenzione matrimoniale costitutiva del fondo patrimoniale è parte necessaria nel processo d'appello instaurato contro la sentenza che, a seguito dell'azione esercitata dal curatore ex art. 64 L....»