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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21003 del 1 agosto 2008
«In tema di spazi destinati a parcheggi privati, in complessi condominiali di nuova costruzione, il susseguirsi d'interventi legislativi incidenti sulla limitazione dell'autonomia privata in ordine alle dimensioni minime di tali spazi e al regime...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19349 del 4 ottobre 2005
«Ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 821, secondo comma, e 1129 c.c., il diritto alla restituzione dei frutti nasce limitato dalle spese sostenute per la relativa produzione, sicché il restituente può dedurle senza necessità di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3665 del 14 febbraio 2011
«Dalla applicazione diretta degli artt. 2, 9 e 42 Cost. si ricava il principio della tutela della personalità umana e del suo corretto svolgimento, nell'ambito dello Stato sociale, anche in relazione al "paesaggio", con specifico riferimento non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17737 del 30 luglio 2009
«Mentre il lido del mare è quella porzione di riva a contatto diretto con le acque del mare da cui resta normalmente coperta per le ordinarie mareggiate, sicché ne riesce impossibile ogni altro uso che non sia quello marittimo, la spiaggia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13834 del 28 giugno 2005
«Ai fini dell'individuazione dei terreni ricompresi nel demanio per la loro contiguità a corsi d'acqua pubblici, opera il principio per cui l'estensione dell'alveo, suscettibile di detta ricomprensione, deve essere determinata con riferimento alle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6337 del 5 luglio 1994
«Al fine di determinare l'appartenenza di una strada al demanio comunale, costituiscono indici di riferimento, oltre che l'uso pubblico, cioè l'uso da parte di un numero indeterminato di persone (il quale, isolatamente considerato, potrebbe...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 354 del 10 gennaio 2011
«Un'area privata può ritenersi assoggettata a servitù pubblica di passaggio, allorché sussista non solo l'uso generalizzato del passaggio da parte di una collettività indeterminata di individui, considerati "uti cives" in quanto portatori di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3010 del 8 maggio 1981
«Poiché gli atti emulativi, vietati dall'art. 833 c.c., sono caratterizzati, oltre che dall'elemento oggettivo del danno e della molestia altrui, anche dall' animus nocendi , consistente nell'esclusivo scopo di nuocere o molestare i terzi senza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20979 del 5 ottobre 2007
«La questione di legittimità costituzionale dell'art. 842 c.c., in quanto consenta l'esercizio della caccia nei fondi appartenenti a privati proprietari (salvo che il fondo sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge sulla caccia), e dell'art. 15...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28234 del 26 novembre 2008
«In tema di accesso al fondo altrui per l'esecuzione di interventi edilizi (nella specie realizzazione di una canna fumaria), ai fini della verifica delle condizioni di cui all'art. 843 c.c., la valutazione comparativa dei contrapposti interessi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5564 del 8 marzo 2010
«In tema di immissioni, l'art. 844, secondo comma, c.c., nella parte in cui prevede la valutazione, da parte del giudice, del contemperamento delle esigenze della produzione con le ragioni della proprietà, considerando eventualmente la priorità di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 161 del 10 gennaio 1996
«In materia di immissioni dannose (nella specie di natura olfattiva) il criterio del preuso cui fa riferimento l'art. 844, comma 2, c.c. ha carattere sussidiario e facoltativo, sicché il giudice del merito nella valutazione della normale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 26009 del 30 ottobre 2008
«In tema di contributi consortili, allorquando la cartella esattoriale emessa per la riscossione dei contributi medesimi sia motivata con riferimento ad un "piano di classifica" approvato dalla competente autorità regionale, è onere del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5116 del 29 aprile 1998
«In tema di distinzione tra i reati di corruzione e concussione, elemento determinante è l'atteggiamento delle volontà rispettive del pubblico ufficiale e del privato e conseguentemente del tipo di rapporto che si instaura tra i due soggetti. Nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24387 del 1 dicembre 2010
«La realizzazione di opere in violazione di norme recepite dagli strumenti urbanistici locali, diverse da quelle in materia di distanze, non comportano immediato e contestuale danno per i vicini, il cui diritto al risarcimento presuppone...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1513 del 23 febbraio 1999
«La realizzazione di opere (nella specie, garage con parete appoggiata al muro di cinta appartenente al proprietario del fondo confinante) in violazione di norme di tutela ambientale, recepite negli strumenti urbanistici, anche se non contrastanti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2975 del 20 marzo 1998
«La costruzione del confinante realizzata in violazione delle norme sulle distanze implica una sorta di asservimento de facto in pregiudizio del vicino, al quale spetta conseguentemente il risarcimento del danno rimesso, in difetto di precise...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1437 del 21 dicembre 1999
«Costituisce costruzione anche un manufatto privo di pareti ma realizzante una determinata volumetria, e pertanto la misura delle distanze legali per verificare se il relativo obbligo è stato rispettato deve esser effettuata assumendo come punto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19350 del 4 ottobre 2005
«Mentre ai fini dell'osservanza delle norme sulle distanze legali stabilite dall'art. 873 c.c. e dalle disposizioni dei regolamenti locali da esso richiamate, deve farsi riferimento alle costruzioni che, essendo erette sopra il suolo, ne sporgano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5892 del 15 febbraio 1995
«Ai fini della individuazione del magistrato di sorveglianza territorialmente competente a provvedere sulla richiesta di conversione della pena pecuniaria per insolvibilità del condannato, deve in ogni caso farsi riferimento al luogo di residenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2463 del 27 marzo 1990
«Con riferimento all'art. 879, secondo comma c.c., secondo cui alle costruzioni eseguite a confine con piazze e vie pubbliche non si applicano le norme sulle distanze di cui all'art. 873 stesso codice, la qualifica «pubblica» di una via o piazza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12582 del 6 dicembre 1995
«Il rinvio dell'art. 873 c.c. alle norme dei regolamenti edilizi comunali attiene esclusivamente alle distanze fra le costruzioni e si estende a tutta la disciplina predisposta nella materia da quelle fonti, sia che la distanza venga stabilita in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13170 del 25 ottobre 2001
«Il principio dell'inoperatività, nel condominio, della normativa sulle distanze legali, se può valere con riferimento alle opere eseguite sulle parti comuni e sempre che si tratti di uso normale di queste ultime, non si estende invece ai rapporti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17089 del 27 luglio 2006
«In tema di distanze tra costruzioni su fondi finitimi, ai sensi dell'articolo 873 c.c., con riferimento alla determinazione del relativo calcolo, poiché il balcone, estendendo in superficie il volume edificatorio, costituisce corpo di fabbrica, e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12964 del 31 maggio 2006
«In tema di limiti legali della proprietà, qualora la concreta determinazione della distanza tra costruzioni sia riferita all'altezza dei fabbricati, il relativo computo comporta il riferimento all'intera estensione in elevazione della costruzione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6058 del 17 marzo 2006
«In virtù dell'assimilabilità al piano regolatore generale operata dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 23 del 20 marzo 1978 il programma di fabbricazione, avendo natura di atto normativo regolatore a carattere generale e, quindi, cogente,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6351 del 22 giugno 1990
«La disciplina delle distanze nelle costruzioni del codice civile impone al legislatore locale di non stabilire in ogni caso distanze inferiori ai tre metri, salva restando la facoltà per i regolamenti locali, purché sia rispettato l'anzidetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 115 del 11 gennaio 1982
«Il proprietario del fondo contiguo che chieda la comunione forzosa del muro sul confine a norma dell'art. 874 c.c. mentre può limitarsi a chiedere la comunione per una certa altezza, non può - nell'ipotesi di fondi a dislivello - escludere che la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5204 del 27 febbraio 2008
«Le disposizioni di legge e regolamentari tra le quali, fra l'altro, il codice della strada ed il relativo regolamento di esecuzione, cui rinvia l'art. 879, comma secondo, c.c. per il caso delle costruzioni «in confine con le piazze e le vie...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5261 del 10 marzo 2006
«In tema di presunzione di comunione del muro divisorio tra edifici prevista dall'art. 880 c.c., i limiti di operatività di detta presunzione sono determinati dallo stesso articolo (secondo periodo del primo comma) facendo espresso riferimento «al...»