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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3895 del 26 gennaio 2018
«Il giudice del procedimento di riparazione per ingiusta detenzione può rivalutare fatti emersi nel processo penale, ivi accertati e non esclusi dal giudice di merito, ma ciò al solo fine di decidere sulla sussistenza del diritto alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 23605 del 28 settembre 2018
«È legittimo il licenziamento disciplinare dell'impiegato di banca che, nell'istruire la pratica di concessione di un fido, appone firme apocrife del cliente e modifica un elemento essenziale dell'accordo contrattuale, quale la scadenza,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1976 del 12 ottobre 1976
«Le mansioni di operaio e quelle impiegatizie d'ordine, pur potendo queste ultime concretarsi anche in attività materiali (non manuali, ma strettamente esecutive) e le prime anche in attività intellettive (ma non integrative o sostitutive di quelle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2180 del 13 aprile 1981
«Al fine di negare la validità della notificazione a persona giuridica, eseguita con consegna di copia dell'atto a mani di soggetto rinvenuto presso la sede di detta destinataria e qualificatosi come «impiegato» della medesima, non è sufficiente la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4691 del 21 luglio 1981
«La notificazione a società munita di personalità giuridica, mediante consegna di copia dell'atto ad «impiegato» rinvenuto nella sede sociale, e previo riscontro dell'assenza del legale rappresentante, deve presumersi legittima, fino a prova...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4095 del 22 aprile 1998
«Il contratto di sale and lease back si configura come un'operazione negoziale complessa, frequentemente applicata nella pratica degli affari poiché risponde all'esigenza degli operatori economici di ottenere, con immediatezza, liquidità, mediante...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3645 del 13 aprile 1999
«I giudizi di valore compiuti ai fini della qualificazione di un comportamento ai sensi di norme «elastiche» che indichino solo parametri generali presuppongono da parte del giudice un'attività di integrazione giuridica della norma, a cui viene...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4521 del 5 maggio 1999
«Fra i rapporti di c.d. parasubordinazione, le cui controversie sono attribuite dall'art. 409 n. 3 c.p.c. alla competenza del giudice del lavoro, sono inclusi i rapporti aventi ad oggetto prestazioni riconducibili allo schema generale del lavoro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1715 del 7 febbraio 2001
«Per stabilire se il contratto di leasing è di godimento o traslativo, occorre individuare la volontà delle parti al momento della conclusione di esso, accertando se il canone è stato pattuito come corrispettivo dell'utilizzazione del bene, ovvero...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4505 del 28 marzo 2001
«La rinunzia alla domanda, che può essere anche tacita, come nel caso di riconoscimento della infondatezza dell'azione, accompagnato dalla dichiarazione di non voler insistere nella medesima, determina la cessazione della materia del contendere.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6906 del 21 maggio 2001
«Deve esser disposta la rinnovazione della notifica, ai sensi dell'art. 291 c.p.c., dell'atto di riassunzione del giudizio dinanzi al giudice di rinvio — da fare personalmente, ai sensi dell'art. 392 c.p.c. — nei confronti di un condominio rimasto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12191 del 2 luglio 2004
«È inammissibile il regolamento preventivo proposto in altra causa tra le stesse parti, fondata sul medesimo rapporto giuridico per il quale la Suprema Corte ha già regolato la giurisdizione. (Fattispecie relativa ad azioni promosse dal pubblico...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16266 del 19 agosto 2004
«Una procura alle liti rilasciata con atto separato aggiunto all'atto giudiziale e sottoscritta con crocesegno non è suscettibile di autenticazione da parte di un impiegato comunale, sia perché la sottoscrizione, essendo indispensabile ai fini...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3767 del 25 febbraio 2004
«Ai fini della validità della notifica, in caso di contrasto tra i dati risultanti dalla copia di relata allegata all'originale e i dati risultanti dalla copia consegnata al destinatario, occorre far riferimento alle risultanze ricavabili dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8064 del 27 aprile 2004
«Ai fini della valutazione in ordine al diritto al riconoscimento della qualifica di Dirigente, occorre che le mansioni in concreto svolte dal dipendente siano coordinate e non subordinate a quelle dei Dirigenti, essendo caratterizzata la figura...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2934 del 7 febbraio 2008
«L'art. 514, primo comma n. 4 (numero, peraltro, abrogato dall'art. 3, primo comma, della legge 24 febbraio 2006, n. 52, a decorrere dal 1° marzo 2006), c.p.c., che sancisce l'impignorabilità dei beni strumentali indispensabili per l'esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9385 del 27 aprile 2011
«In tema di azione revocatoria ordinaria, esercitata dal curatore fallimentare ai sensi dell'art. 66 legge fall., e nella specie avente ad oggetto la vendita di un immobile da parte del fallito, la prova, invocata dall'acquirente e relativa alla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5685 del 20 marzo 2015
«In tema di privilegio generale sui mobili, l'art. 2751 bis, primo comma, n. 5, cod. civ., come sostituito dall'art. 36 del d.l. 9 febbraio 2012, n. 5, convertito dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, laddove accorda il privilegio ai crediti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6609 del 27 giugno 1985
«Colui che detiene materialmente una cosa per ragioni di custodia, senza poterne disporre in alcun modo, come si verifica nel caso di un impiegato di Istituto di credito, che è semplice detentore dei moduli e dei libretti di assegni, a lui affidati...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7152 del 22 luglio 1993
«In relazione ai termini per impugnare, la sentenza del giudizio abbreviato è assimilata a quella dibattimentale e, conseguentemente, tali termini decorrono dai diversi momenti specificati nelle lett. b), c) e d) del comma secondo dell'art. 585...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10858 del 19 dicembre 1996
«La natura mafiosa di un'associazione per delinquere non è determinata dagli scopi che essa si prefigge, bensì dal metodo impiegato, con il ricorso sistematico all'intimidazione e all'imposizione di un atteggiamento omertoso, perciò è possibile...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 467 del 30 marzo 1999
«Il reato di peculato e quello di furto sono strutturalmente diversi quanto ad elementi costitutivi. Infatti nel furto l'impossessamento della cosa altrui avviene invito domino, vale a dire, attraverso la sottrazione della res a chi la detiene; nel...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5391 del 5 febbraio 2003
«È configurabile il reato di falsità ideologica, previsto dall'art. 479 c.p., nella condotta del pubblico impiegato che inserisca la scheda magnetica (c.d. badge) di un altro dipendente nell'apposita apparecchiatura elettronica predisposta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1777 del 17 gennaio 2006
«Ai fini della configurabilità del delitto di corruzione previsto dall'art. 319 c.p., rileva anche la violazione del dovere di cui all'art. 13, comma quinto D.P.R. 10 gennaio 1957, n. 3, che impone al pubblico impiegato di trattare gli affari...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31413 del 21 settembre 2006
«È configurabile il reato di violenza privata, consumata o tentata, a carico di datori di lavoro i quali costringano o cerchino di costringere taluni lavoratori dipendenti ad accettare una novazione del rapporto di lavoro comportante un loro...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39046 del 23 ottobre 2007
«L'aggravante di avere commesso il delitto di tentata estorsione avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416 bis c.p. ovvero al fine di agevolare l'attività delle associazioni di cui al suddetto art. 416 bis c.p. (art. 7 D.L. n. 151 del...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1736 del 17 aprile 2007
«Il principio di proporzionalità, che investe lo stesso fondamento dei provvedimenti limitativi delle sfere giuridiche del cittadino (specie quelle di ordine fondamentale) e non solo la graduazione della sanzione, assume nell'ordinamento interno lo...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 37 del 11 dicembre 2012
«L'art. 13, comma 2, c.p.a., che prevede tra l'altro il criterio del "foro speciale del pubblico impiego" o della sede di servizio tra quelli individuati per fissare la competenza territoriale inderogabile, non può essere interpretato alla lettera...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12012 del 8 agosto 2002
«In materia di risarcimento danni per responsabilità civile conseguente ad un infortunio sportivo, qualora siano derivate lesioni personali ad un partecipante all'attività a seguito di un fatto posto in essere da un altro partecipante, il criterio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10759 del 1 febbraio 2018
«Non è configurabile il delitto di corruzione per atto di ufficio - secondo la disciplina vigente prima delle modifiche introdotte dalla legge 6 novembre 2012, n. 190 all'art. 320 cod. pen. - nei confronti del dipendente della Società Autostrade...»