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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2505 del 6 luglio 1976
«L'obbligo della resa dei conti tra coeredi, per quanto riguarda i frutti dei beni dall'apertura della successione, e la stessa esigenza di imputare alla quota di ciascun condividente le somme di cui egli sia debitore verso gli altri coeredi,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2355 del 14 maggio 1978
«La prelazione del creditore ipotecario, ritualmente ammesso al passivo fallimentare, si estende automaticamente, e, quindi, anche in difetto di un'espressa istanza in tal senso del creditore medesimo, ai frutti civili prodotti dall'immobile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3449 del 26 maggio 1980
«La richiesta in appello di danni e frutti, in via eccezionale consentita dall'art. 345 c.p.c. limitatamente a quelli successivi alla sentenza impugnata, è ammissibile soltanto se sia stata proposta in primo grado una domanda per danni e frutti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3453 del 7 giugno 1982
«Poiché oggetto della vendita forzata è il bene che è stato assoggettato a pignoramento, il principio secondo cui l'identificazione di tale bene va effettuata in base agli elementi obiettivi contenuti nel decreto di trasferimento di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5720 del 13 novembre 1984
«Tra coeredi, la resa dei conti, oltre che operazione inserita nel procedimento divisorio e quindi strumentalizzata al fine di calcolare nella ripartizione dei frutti le eventuali eccedenze attive o passive della gestione e di definire...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2453 del 26 febbraio 1993
«La cointestazione di una cassetta di sicurezza a più persone origina una presunzione iuris tantum di appartenenza alle stesse, in parti e quote uguali, di tutto quanto in essa contenuto, in modo che la prova contraria, per alcuni dei beni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15358 del 1 dicembre 2000
«In tema di risoluzione del contratto per inadempimento, l'obbligo di restituire la somma ricevuta a titolo di anticipo del corrispettivo ha natura di debito di valuta, e non di valore, insensibile, come tale, al fenomeno della svalutazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9099 del 7 luglio 2000
«La contabilità presentata dall'amministratore del condominio non è necessario che sia redatta con forme rigorose, analoghe a quelle prescritte per i bilanci delle società, ma deve essere idonea a rendere intellegibili ai condomini le voci di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13630 del 5 novembre 2001
«In caso di occupazione senza titolo di un cespite immobiliare altrui, il danno per il proprietario usurpato è in re ipsa, ricollegandosi al semplice fatto della perdita della disponibilità del bene da parte del dominus ed all'impossibilità per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24510 del 21 novembre 2011
«Il promissario acquirente di un immobile, che, immesso nel possesso all'atto della firma del preliminare, si renda inadempiente per l'obbligazione del prezzo, da versarsi prima del definitivo, e provochi la risoluzione del contratto preliminare, è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26841 del 14 dicembre 2011
«L'identificazione dei beni trasferiti a conclusione di un'espropriazione immobiliare deve essere compiuta in base alle indicazioni del decreto di trasferimento di cui all'art. 586 c.p.c., cui vanno aggiunti quei beni ai quali gli effetti del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14765 del 30 giugno 2014
«Nella vendita forzata, l'applicabilità delle norme del contratto di vendita, non incompatibili con la natura dell'espropriazione forzata, riguarda anche l'art. 1477 cod. civ., concernente l'obbligo di consegna della cosa da parte del venditore,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20868 del 15 ottobre 2015
«La domanda di corresponsione degli interessi non accompagnata da alcuna particolare qualificazione va intesa come rivolta al conseguimento soltanto degli interessi corrispettivi, i quali, come quelli compensativi, sono dovuti indipendentemente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24755 del 4 dicembre 2015
«All'attore in riduzione che sia reintegrato nella quota di legittima in natura - com'è necessario, salve le eccezioni ex art. 560, commi 2 e 3, c.c. - spettano "pro quota" i frutti dei beni ereditari dall'apertura della successione, dovendo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2992 del 4 aprile 1981
«Per la sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 635 n. 5 c.p. occorre che le piante oggetto del danneggiamento siano state poste in opera dall'uomo e siano fruttifere, escludendosi le vegetazioni spontanee, a meno che le stesse non siano parte...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12340 del 13 settembre 1990
«È ravvisabile il delitto di tentata estorsione nel caso in cui l'agente tenga un comportamento minaccioso, tale da incutere timore, attuato con la volontà di costringere un venditore concorrente — nella specie degli stessi prodotti ortofrutticoli...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5078 del 21 maggio 1996
«Nell'ipotesi di furto di frutti commesso asportando la parte della pianta a cui sono attaccati, non ricorre l'aggravante dell'uso di violenza sulla cosa prevista dall'art. 625 n. 2 c.p. quando, in relazione al tipo di frutto (nella specie fichi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28336 del 23 giugno 2004
«Risponde del reato di abuso di ufficio il sindaco, in concorso con gli amministratori dell'istituto bancario, concessionario del servizio unico di tesoreria del Comune, che consente di mantenere in deposito presso quest'ultimo i fondi straordinari...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2713 del 23 gennaio 2012
«Per la sussistenza della circostanza aggravante di cui all'art 635, secondo comma, n. 5, c.p. occorre la concorrenza di due requisiti: la natura fruttifera delle piante danneggiate e la pluralità delle stesse, ricorrendo altrimenti la fattispecie...»
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Commissione Tributaria Provinciale Di Cuneo, Sez. II, sentenza n. 127 del 12 marzo 2018
«E’ obbligo incondizionato la compilazione del quadro RW in presenza di investimenti all’estero, ancorché infruttiferi nel periodo d’imposta, non potendo essere sostituito tale adempimento dalle comunicazioni effettuate dagli intermediari...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9059 del 21 giugno 2002
«In materia di contratto di locazione di immobile urbano, l’obbligo del locatore di corrispondere al conduttore gli interessi legali sul deposito cauzionale versato da quest’ultimo (obbligo stabilito non soltanto dall’art. 11 legge n. 392 del 1978,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 979 del 27 gennaio 1995
«L’obbligo del locatore di un immobile urbano, di corrispondere al conduttore gli interessi legali sul deposito cauzionale versato da quest’ultimo - obbligo stabilito non soltanto dall’art. 11 L. n. 392 del 1978 (norma applicabile anche ai...»
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Commissione Tributaria Regionale Per La Lombardia, sentenza n. 288 del 24 gennaio 2018
«I versamenti qualificati dalle società facenti parte del gruppo societario quali prestiti infruttiferi non sono esclusi dall’applicazione della disciplina di cui all’art. 76, comma 5, del d.p.r. n. 917/1986 allora vigente: la dazione di danaro da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7320 del 19 marzo 2008
«In tema di espropriazioni, qualora alla dichiarazione di pubblica utilità segua l'occupazione dell'area, ma non la realizzazione dell'opera pubblica, non si è in presenza della cosiddetta occupazione appropriativa, atteso che a tal fine non è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5609 del 8 giugno 1998
«Con riguardo ad espropriazione per pubblica utilità regolata dalla L. n. 2359 del 1865, l'art. 27, comma 3, della legge medesima (prevedente che il conduttore del fondo espropriato è fatto indenne dal proprietario "o può esperire...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2616 del 20 aprile 1985
«Per il caso di espropriazione di fondo rustico concesso in affitto, l'indennità aggiuntiva, riconosciuta in favore dell'affittuario dall'art. 17 della L. 22 ottobre 1971 n. 865, è rivolta a compensarlo del sacrificio derivante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4270 del 22 giugno 1983
«In tema d'espropriazione per pubblica utilità, l'affittuario del fondo espropriato ha non solo il diritto di pretendere dal proprietario già indennizzato la corresponsione della parte d'indennità che gli spetta, ma anche quello di agire...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19834 del 9 maggio 2019
«Ai fini della configurabilità del reato di circonvenzione di persone incapaci sono necessarie le seguenti condizioni: a) l'instaurazione di un rapporto squilibrato fra vittima ed agente, in cui quest'ultimo abbia la possibilità di manipolare la...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 897 del 27 febbraio 2017
«In sede di risarcimento dei danni derivati dall'occupazione di un terreno da parte della P.A., non è richiesta la prova rigorosa della proprietà (c.d. "probatio diabolica"), atteso che oggetto della pretesa azionata è non già il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22029 del 11 settembre 2018
«Il custode giudiziale, quale amministratore dei beni pignorati, agisce in giudizio esclusivamente per assicurarne la conservazione e la piena fruibilità nell'interesse dei soli creditori procedenti, allo scopo dell'espropriazione, con la...»