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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13431 del 1 giugno 2010
«In tema di risarcimento del danno, i postumi d'invalidità personale di piccola entità (c.d. micropermanente) - in quanto non superiori al 10 per cento - non incidendo sulla capacità del danneggiato di produrre reddito, non hanno rilevanza sul...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 26972 del 11 novembre 2008
«Il danno non patrimoniale da lesione della salute costituisce una categoria ampia ed omnicomprensiva, nella cui liquidazione il giudice deve tenere conto di tutti i pregiudizi concretamente patiti dalla vittima, ma senza duplicare il risarcimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14852 del 27 giugno 2007
«Il danno alla vita di relazione, consistente nella impossibilità o difficoltà per il danneggiato di reintegrarsi nei rapporti sociali e di mantenerli ad un livello normale, è risarcibile quale danno non patrimoniale all'interno della categoria non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 755 del 23 gennaio 1995
«È censurabile l'affermazione del giudice di merito — in sede di liquidazione del danno alla persona (nella specie, del danno subito da una bambina) — che la perdita totale della capigliatura non incide in astratto sulla capacità lavorativa e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11761 del 19 maggio 2006
«Nell'accezione generica di danno esistenziale, che non costituisce una specifica categoria di pregiudizio autonomamente risarcibile, confluiscono ipotesi non necessariamente previste per legge ed assume rilievo la situazione di danno non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6895 del 21 maggio 2001
«I postumi di carattere estetico, conseguenti ad un fatto lesivo della persona (nella specie, alterazione della armonica fisionomia del viso), in quanto incidenti in modo negativo sulla vita di relazione, possono ricevere un autonomo trattamento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4980 del 8 marzo 2006
«A norma dell'art. 2043 c.c., ai prossimi congiunti di un soggetto, deceduto in conseguenza del fatto illecito addebitabile ad un terzo (come nel caso di morte del lavoratore dovuta ad infortunio sul lavoro imputabile al datore di lavoro), compete...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8828 del 31 maggio 2003
«Il danno non patrimoniale da uccisione del congiunto non coincide con la lesione dell'interesse protetto, ma, in quanto danno-conseguenza, consiste in una perdita, ossia nella privazione di un valore (non economico, ma) personale, costituito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10898 del 25 luglio 2002
«In tema di risarcimento del danno patrimoniale conseguente alla morte dei genitori, qualora i figli, a seguito di detto evento, siano stati accolti dai nonni e questi abbiano provveduto alle spese di mantenimento, istruzione ed educazione dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1646 del 14 febbraio 2000
«In tema di liquidazione del danno patrimoniale in favore dei genitori di un soggetto deceduto, qualora venga dedotto non già il generale pregiudizio inerente alla perdita della futura assistenza economica, che i genitori hanno ordinariamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12756 del 17 novembre 1999
«I genitori di persona minore di età, deceduta in conseguenza dell'altrui atto illecito, ai fini della liquidazione del danno patrimoniale futuro hanno l'onere di allegare e provare, anche per mezzo di presunzioni semplici, che il figlio deceduto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10629 del 26 ottobre 1998
«In tema di diritto al risarcimento del danno che spetta ai congiunti di persona deceduta a causa dell'altrui fatto illecito, la perdita da parte dei familiari di una serie di prestazioni economicamente valutabili attinenti alla cura e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2816 del 23 aprile 1983
«In tema di liquidazione del danno patrimoniale in favore dei genitori per la morte del figlio, l'apprezzamento del giudice del merito deve fondarsi su prove o quanto meno su elementi presuntivi correlati alla personalità della vittima e non su...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6651 del 6 dicembre 1982
«La risarcibilità del danno non patrimoniale, a norma dell'art. 2059 c.c., in relazione all'art. 185 c.p., non richiede che il fatto illecito integri in concreto un reato, ed un reato punibile, per concorso di tutti gli elementi a tal fine...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5120 del 3 marzo 2011
«...così causando al contribuente medesimo un pregiudizio patrimoniale rappresentato dalle spese sostenute per essersi rivolto al detto professionista e per essere stato costretto a recarsi più volte a colloquio presso gli uffici dell'amministrazione.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13021 del 23 dicembre 1997
«Il diritto del privato al risarcimento del danno patrimoniale conseguenziale ad un atto amministrativo illegittimo, previo annullamento di esso da parte del giudice amministrativo, non postula la prova della colpa della pubblica amministrazione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10482 del 1 giugno 2004
«Con riguardo all'art. 2054, primo e secondo comma c.c., il danno non patrimoniale di cui all'art. 2059 (salvo che per il danno non patrimoniale da lesione di valori della persona umana costituzionalmente garantiti) è risarcibile a condizione che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4754 del 9 marzo 2004
«I prossimi congiunti di persona deceduta a causa di un fatto illecito sono titolari iure hereditatis del diritto di agire quali eredi e nei limiti della relativa quota, per ottenere il risarcimento del danno biologico e di quello patrimoniale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10527 del 13 maggio 2011
«In tema di liquidazione del danno non patrimoniale, al fine di stabilire se il risarcimento sia stato duplicato ovvero sia stato erroneamente sottostimato, rileva non il "nome" assegnato dal giudicante al pregiudizio lamentato dall'attore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6750 del 24 marzo 2011
«Sebbene il danno non patrimoniale costituisca una categoria unitaria, le cui diverse sottocategorie hanno una funzione solo descrittiva, è erronea la sentenza di merito, la quale a tali sottocategorie abbia fatto riferimento, ma solo se,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12593 del 24 maggio 2010
«Il danno non patrimoniale derivante dalla lesione dell'integrità fisica del lavoratore, identificato nella sommatoria di danno biologico
(all'integrità fisica) e danno morale (consistente nella sofferenza per l'ingiuria fisica subita), non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20684 del 25 settembre 2009
«Ai fini del risarcimento del danno non patrimoniale, ai sensi dell'art. 2059 c.c., l'inesistenza di una pronuncia del giudice penale, nei termini in cui ha efficacia di giudicato nel processo civile in virtù degli artt. 651 e 652 c.p.p.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8703 del 9 aprile 2009
«In tema di responsabilità per fatto illecito, rientra tra i principi informatori della materia, ai quali è tenuto ad uniformarsi il giudice di pace nel giudizio di equità, quello di cui al disposto dell'art. 2059 c.c. il quale, secondo una lettura...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25157 del 14 ottobre 2008
«Pertanto, quando tali diritti siano lesi ed abbiano provocato un pregiudizio non patrimoniale (altrimenti detto «danno morale), uno ed unitario è il danno ed uno e unitario deve essere il risarcimento, ferma restando la necessità che il giudice di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22020 del 19 ottobre 2007
«La risarcibilità del danno non patrimoniale a norma dell'art. 2059 c.c., in relazione all'art. 185 c.p., non richiede che il fatto illecito integri in concreto un reato, essendo sufficiente che il fatto stesso sia astrattamente preveduto come tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 729 del 15 gennaio 2005
«Il risarcimento del danno non patrimoniale non richiede che la responsabilità dell'autore del fatto illecito sia stata accertata in un procedimento penale, in quanto l'interpretazione conforme a Costituzione dell'art. 2059 c.c. (Corte cost.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4359 del 3 marzo 2004
«Non è ostativo al risarcimento del danno non patrimoniale il fatto che la responsabilità dell'autore del fatto illecito non sia stata accertata in concreto in un procedimento penale, in quanto — come affermato da Corte cost. con sentenza n. 233...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17429 del 18 novembre 2003
«Nel giudizio di equità da parte del giudice di pace, venendo in gioco una equità cosiddetta formativa o sostitutiva della norma di diritto sostanziale, non opera la limitazione del risarcimento del danno non patrimoniale ai soli casi determinati...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 458 del 13 gennaio 2009
«...della vittima come danno morale e non come danno biologico terminale, attesane l'inidoneità - essendo stato l'intervallo di tempo tra il sinistro e la morte di tre giorni ad integrare gli estremi di quella fattispecie di danno non patrimoniale).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28423 del 28 novembre 2008
«Il danno non patrimoniale derivante dalla perdita di un prossimo congiunto non si identifica con la sofferenza psichica transeunte, ma comprende tutti i pregiudizi non patrimoniali derivati dal fatto illecito. Ne consegue che la liquidazione di un...»