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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2328 del 31 maggio 1995
«In tema di estradizione, il sequestro del corpo del reato e delle cose pertinenti a reato, eseguito in via di urgenza dalla polizia giudiziaria in danno delle persone nei confronti delle quali sia stata presentata domanda di arresto provvisorio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2519 del 25 settembre 2000
«Ne consegue che, in virtù del principio di tassatività delle nullità, l'aggiunta della menzione di un titolo di reato diverso, il cui inserimento, nel corpo del decreto, sia agevolmente riconoscibile come dovuto ad errore casuale, determina una...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32931 del 29 luglio 2004
«Ne consegue che il malore improvviso non è ascrivibile alla categoria del caso fortuito, di cui all'art. 45 c.p., giacché questo presuppone pur sempre un'azione umana cosciente e volontaria, mentre il malore improvviso esclude tali connotazioni di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7425 del 18 giugno 1987
«Il generico divieto di atti dispositivi del proprio corpo che importino una diminuzione permanente dell'integrità fisica non esclude l'efficacia scriminante del consenso in ordine a specifici atti dispositivi di volta in volta ritenuti leciti dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8018 del 12 settembre 1985
«Per la sussistenza del delitto di cui all'art. 256 c.p. le notizie debbono concernere la sicurezza o altro interesse politico, interno o internazionale dello Stato, onde non ogni notizia, la cui divulgazione sia vietata dall'autorità competente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5864 del 19 maggio 1978
«Il diritto di critica e di libera manifestazione del pensiero supera il suo limite giuridico costituito dal rispetto del prestigio delle istituzioni repubblicane e decanta, quindi, nell'abuso del diritto e cioè nel fatto-reato costituente il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8952 del 10 agosto 1987
«Il reato di cui all'art. 306 c.p. ha natura strumentale rispetto ai delitti indicati nell'art. 302 stesso codice, dato che la «banda armata» «si forma» proprio «per commetterli». L'esistenza del fine specifico e la formazione della banda armata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38119 del 25 giugno 2009
«In tema di rifiuto o ritardo di obbedienza, la qualifica di agente della forza pubblica, che deve possedere l'autore del reato, presuppone che questi sia investito di un potere di coercizione diretta su persone o cose ai fini della tutela...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3828 del 31 gennaio 2006
«Integra il delitto di cui all'art. 338 c.p. (violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario) la minaccia, pure contenuta in un'espressione allusiva, che sia in concreto idonea ad incutere il timore di subire un danno...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2810 del 17 marzo 1995
«Ad integrare il reato di minaccia ad un corpo giudiziario è sufficiente che la minaccia venga indirizzata nei confronti del collegio o di taluni suoi componenti al fine di alterare il normale svolgimento delle funzioni, ma non è necessario che in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6879 del 9 giugno 1998
«Ne consegue che, mentre sono perseguibili d'ufficio i reati il cui scopo è di tutelare il vincolo del sequestro disposto dal magistrato nel corso di un procedimento penale o dalla pubblica amministrazione nell'esercizio dei suoi poteri di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2804 del 25 gennaio 2007
«Qualora l'oltraggio ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario venga consumato, come prevede l'art. 342, comma secondo c.p., con uno scritto diretto al Corpo, alla rappresentanza o al collegio, non è necessario che esso avvenga al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4159 del 4 aprile 2000
«In tema di oltraggio a un corpo politico, amministrativo o giudiziario, è necessario che l'espressione oltraggiosa avvenga «al cospetto del corpo», e quindi sia rivolta a uno dei predetti consessi costituiti in collegio per l'esercizio delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7498 del 24 giugno 1998
«Ai fini della sussistenza del reato di oltraggio a un corpo politico, amministrativo o giudiziario, di cui all'art. 342 c.p., è necessario che l'espressione oltraggiosa sia rivolta ad uno dei predetti consessi al «cospetto del corpo», cioè nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 660 del 29 gennaio 1997
«Se, invece, dette espressioni sono rivolte a persone facenti parte dell'organo, cioè a singoli membri di esso, la condotta può integrare, ricorrendone gli altri elementi costitutivi, solo il reato di cui all'art. 341 c.p. (Oltraggio a un pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 46826 del 21 dicembre 2005
«È configurabile il reato di usurpazione di funzioni pubbliche, concorrente con quello di truffa, nel caso di soggetto il quale, presentandosi presso esercizi commerciali con la falsa qualifica di appartenente al corpo della Guardia di Finanza e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4819 del 11 maggio 1993
«Ai fini della sussistenza del reato di violazione della pubblica custodia di cose (art. 351 c.p.), la qualificazione di cosa «particolarmente custodita» concerne, per l'identità della ratio legis, tutte le categorie di beni menzionate nella...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45291 del 14 dicembre 2005
«In tema di simulazione di reato (art. 367 c.p.), la denuncia all'Autorità nella quale si affermi falsamente un delitto mai avvenuto costituisce corpo di reato che, in quanto tale, deve essere sottoposto a sequestro ed acquisito agli atti del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43193 del 4 novembre 2004
«Nell'ambito di un procedimento per falsa testimonianza, è legittima l'acquisizione al fascicolo dibattimentale, a norma dell'art. 431 c.p.p., del verbale di sommarie informazioni rese ai carabinieri per verificare il contenuto delle dichiarazioni...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17050 del 11 aprile 2003
«L'elemento psicologico del reato di vilipendio di cadavere consiste nel dolo generico, ed è integrato quando l'agente sia consapevole che la condotta posta in essere è idonea ad offendere il sentimento di pietà verso i defunti ed è vietata da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11327 del 10 dicembre 1993
«Perché possa integrarsi il reato di occultamento di cadavere non è necessario che la condotta sia posta in essere quando il corpo è già privo di vita ma occorre solo che essa sia intenzionalmente diretta a realizzare l'occultamento del cadavere;...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16295 del 27 aprile 2010
«Se, per contro, detto pericolo sorge o se segue l'incendio, il delitto contro il patrimonio diventa più propriamente un delitto contro la pubblica incolumità, e trovano applicazione, rispettivamente, gli articoli 423 e 424 c.p. (Nella specie, in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6403 del 3 maggio 1990
«L'omicidio preterintenzionale si differenzia da quello previsto dall'art. 586 c.p. (morte come conseguenza di altro delitto) perché nel primo delitto l'attività del colpevole è diretta a realizzare un fatto che, ove non si verificasse la morte,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2280 del 28 gennaio 1993
«È possibile riconoscere il nesso della continuazione fra reati già giudicati ed altri da giudicare, a condizione che: 1) quest'ultimo sia stato commesso prima del passaggio in giudicato della sentenza di condanna alla quale si intende collegarlo;...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4325 del 20 gennaio 1998
«Il delitto di falso ideologico (art. 479 c.p.) è astrattamente configurabile anche negli atti dispositivi, allorché l'attestazione di sussistenza di una determinata situazione di fatto non sia conforme a verità e pertanto è ipotizzabile anche con...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25881 del 9 giugno 2004
«Integra il reato di uso di atto falso (art. 489 c.p.) l'utilizzo, mediante presentazione ai funzionari del competente dipartimento trasporti, di documenti stranieri contraffatti per ottenere l'immatricolazione in Italia di veicoli i cui dati di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6622 del 12 febbraio 2008
«Nell'applicazione dell'indulto (nella specie, di quello elargito con legge 31 luglio 2006 n. 241), è illegittimo il frazionamento, all'interno dello stesso reato aggravato, della pena complessivamente inflitta per esso, al fine di scorporarne la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4986 del 9 febbraio 2004
«Nell'ipotesi di sequestro del corpo di reato la confisca è obbligatoria, con la conseguenza che, qualora essa non sia stata disposta dal giudice della cognizione, deve provvedere il giudice dell'esecuzione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32006 del 28 settembre 2006
«La circostanza aggravante di aver adoperato sevizie o di aver agito con crudeltà verso la persona ricorre quando le modalità della condotta esecutiva di un delitto rendono evidente la volontà di infliggere alla vittima un patimento ulteriore...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46107 del 1 dicembre 2009
«In tema di diffamazione, le critiche di scarsa professionalità e inadeguatezza pubblicamente rivolte a un pubblico ufficiale, sempre che non abbiano modalità e contenuti insultanti, esprimono giudizi di valore attingenti l'agire pubblico del...»