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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 35488 del 24 settembre 2007
«Il delitto di falsa attestazione del privato di cui all'art. 483 c.p. può concorrere — quando la falsa dichiarazione sia prevista di per sé come reato — con quello della falsità per induzione in errore del pubblico ufficiale nella redazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45208 del 18 dicembre 2001
«La condotta di chi, previa presentazione di una falsa denuncia di smarrimento di una carta d'identità intestata ad altro soggetto, ottenga poi il rilascio di un duplicato della medesima, recante la propria fotografia ed i propri connotati fisici,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 56 del 6 gennaio 1981
«Deve considerarsi atto pubblico e non semplice certificazione amministrativa la nota riepilogativa dei vaglia ordinari (Mod. XIV), in cui sono progressivamente indicati il giorno di emissione, l'importo, l'ammontare della tassa riscossa e il...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 10478 del 6 dicembre 1996
«Costituisce falso in certificazione e non in atto pubblico l'attestazione fatta dal sindaco della mancata annotazione di determinati avvenimenti (nel caso di specie l'avvenuta annotazione della pubblicazione e della restituzione della copia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 844 del 1 febbraio 1993
«Il medico convenzionato che, nel redigere un documento attestante la continuazione di una malattia, apponga una data di rilascio diversa dalla data effettiva, commette il reato di cui all'art. 480 c.p. (falsità ideologica commessa dal pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8385 del 6 giugno 1990
«La carta d'identità valida per l'espatrio è un documento contenente tanto la certificazione dell'identità della persona a cui è intestata, quanto una autorizzazione amministrativa ad espatriare, la cui falsificazione è punibile non a norma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3058 del 13 marzo 1987
«La funzione del timbro apposto su lettera raccomandata — e del relativo talloncino — è quella di attestare l'esistenza di un atto pubblico, ossia la registrazione sul modello 28E di una lettera da inviare per raccomandata. Ne consegue che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8303 del 9 marzo 2006
«In tema del reato di falsità ideologica in certificato commesso da persona esercente un servizio di pubblica necessità, il direttore dei lavori che attesti la conformità degli interventi edilizi nella certificazione presentata per il rilascio di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10121 del 28 novembre 1979
«Commette il delitto di falso in certificazione amministrativa, ai sensi degli artt. 48 e 482 c.p., il privato che nel richiedere una licenza di costruzione esibisce a corredo della domanda una falsa planimetria indicante una superficie del suolo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40650 del 12 dicembre 2006
«Integra il delitto di uso di atto falso (489 c.p.), la condotta del cittadino straniero che esibisca agli organi di polizia, in occasione di controlli effettuati in Italia, il passaporto falsificato nella data di scadenza e nel codice di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4193 del 7 maggio 1985
«La soppressione, distruzione o occultamento, da parte di privati, di targhe automobilistiche — ossia di documenti a contenuto meramente dichiarativo, con i quali si attestano, ai fini dell'immediata individuazione di ciascun autoveicolo, i dati di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2072 del 19 gennaio 2012
«Integra il delitto di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, la condotta di colui che attesta falsamente, in una dichiarazione sostitutiva di certificazione ex art. 2 L. 4 aprile 1968, n. 15, il diritto al riconoscimento dei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24866 del 21 giugno 2011
«Integra il delitto di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.), la condotta di colui che, in sede di autocertificazione indirizzata al Consiglio superiore della magistratura e preordinata ad ottenere la nomina a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42291 del 22 dicembre 2006
«È punibile ai sensi dell'art. 483 c.p., in forza del richiamo contenuto nell'art. 21 L. 7 agosto 1990 n. 241, la produzione, a sostegno di una richiesta di iscrizione nel registro degli esercenti il commercio, di un'autocertificazione falsamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19327 del 29 settembre 2015
«In tema di separazione personale tra coniugi, l'audizione del minore infradodicenne capace di discernimento - direttamente da parte del giudice ovvero, su mandato di questi, di un consulente o del personale dei servizi sociali - costituisce...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13299 del 19 novembre 1999
«In tema di falsità materiale in atto pubblico, si realizza concorso apparente di norme tra le disposizioni degli artt. 469 c.p. (contraffazione delle impronte di pubblica autenticazione e certificazione) e 476 stesso codice (falsità materiale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47889 del 2 dicembre 2013
«La dimostrazione di fatti o circostanze favorevoli alla parte privata dichiarante non può essere fornita in sede processuale mediante autocertificazione. (Fattispecie in materia di prova della sussistenza delle condizioni per la riabilitazione).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7269 del 27 febbraio 2006
«In tema di riabilitazione, la dimostrazione, spettante al condannato e idonea a prevalere sull'onere all'adempimento stabilito dall'art. 179, ultimo comma n. 2, c.p., di non avere potuto adempiere le obbligazioni civili nascenti dal reato, deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3002 del 11 giugno 1999
«In tema di riabilitazione, qualora il condannato non abbia adempiuto alle obbligazioni civili derivanti dal reato, spetta a lui dimostrare di essersi trovato nell'impossibilità di farlo. Tale dimostrazione deve basarsi su elementi oggettivi, non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6400 del 23 dicembre 1996
«La dimostrazione, da parte del condannato, di non aver potuto adempiere le obbligazioni civili nascenti dal reato, idonea a prevalere sull'onere all'adempimento indicato dall'art. 179, ultimo comma, n. 2, c.p., come presupposto necessario per la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27981 del 15 luglio 2011
«Commette il delitto di peculato il portalettere che si impossessi di un vaglia postale di cui abbia la disponibilità per ragioni del suo servizio, riscuotendone successivamente l'importo, atteso che lo stesso assume nel caso di specie la qualifica...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18081 del 12 maggio 2010
«Integra il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316 ter c.p.) - e non quello di cui all'art. 483 c.p. (falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico) - la condotta di colui che presenti ad un istituto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4072 del 7 aprile 1994
«Il delitto di corruzione (art. 318 c.p.) non è configurabile nel caso di donativi soltanto se questi, per la loro modicità, escludono la ipotizzabilità di corrispettivo dell'atto di ufficio, previo giudizio di proporzione tra il dono e l'atto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7509 del 26 giugno 1992
«Il mandato di pagamento non appartiene alla competenza esclusiva e diretta del capo dell'amministrazione comunale ovvero di chi è legittimamente autorizzato a sostituirlo, ma rientra anche nelle funzioni del segretario del comune, che concorre...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3565 del 14 marzo 1990
«In tema di omissione di atti d'ufficio, legittimamente il sindaco di un comune rifiuta il rilascio della certificazione di abitabilità, relativamente ad un complesso residenziale, qualora risultino insufficienze in ordine alla depurazione delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35836 del 1 ottobre 2007
«Il medico convenzionato con l'A.S.L. riveste la qualifica di pubblico ufficiale, e non quella di incaricato di pubblico servizio, in quanto svolge la sua attività per mezzo di poteri pubblicistici di certificazione, che si estrinsecano nella...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7241 del 24 giugno 1992
«L'art. 4 L. 7 febbraio 1992, n. 181, modificando l'art. 357 c.p., ha stabilito che è pubblica la funzione amministrativa disciplinata da norme di diritto pubblico e caratterizzata dalla formazione e dalla manifestazione della volontà della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43359 del 6 dicembre 2010
«In tema di falsità ideologica in atto pubblico, l'operatore comunale della viabilità riveste la qualifica di pubblico ufficiale, in quanto, avendo il potere di elevare contravvenzioni per infrazioni al traffico di veicoli, è altresì del potere di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28086 del 15 luglio 2011
«In tema di reati di falso, il titolare dell'agenzia automobilistica che gestisce il cosiddetto "sportello telematico dell'automobilista" (STA) - il quale, ex art. 4 D.P.R. n. 358 del 2000, deve verificare, ai fini del rilascio della carta di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35839 del 18 settembre 2008
«È configurabile il reato previsto dall'art. 479 c.p. in relazione alla formazione di carte di circolazione ad opera di un dipendente della Motorizzazione civile, addetto ad altro servizio di certificazione, attraverso l'accesso al sistema...»