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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24025 del 9 novembre 2006
«Con riferimento ad azione di manutenzione esperita dopo l'entrata in vigore del D.L.vo n. 80 del 1998, ma prima delle modifiche introdotte dall'art. 7 legge n. 205 del 2000, relativa all'imposizione arbitraria di una servitù di linea elettrica...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21930 del 15 ottobre 2009
«Non viola il principio di corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato il giudice di merito che a fronte della domanda di accertamento del diritto di proprietà su di un immobile, riconosca invece il diritto di superficie, costituendo questo un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 404 del 26 gennaio 1985
«Allorquando viene proposta l'azione di regolamento di confini la determinazione del confine può comportare l'attribuzione a una delle parti di una zona occupata dall'altra, con la conseguenza che la richiesta di tale attribuzione non incide...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9877 del 27 luglio 2000
«In tema di responsabilità professionale, la valutazione dell'inadempimento del professionista (tenuto all'adempimento di obbligazioni di mezzi e non di risultato) va fatta esclusivamente con riferimento alla violazione dei doveri inerenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7857 del 26 marzo 2008
«Il notaio che abbia rogato la compravendita di un immobile non ancora accatastato, in cui le parti abbiano chiesto di avvalersi delle disposizioni previste dal D.L. 14 marzo 1988, n. 70 (convertito in legge 13 maggio 1988, n. 154), ai fini della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13252 del 6 giugno 2006
«Allorquando venga proposta l'opposizione a decreto ingiuntivo intempestivamente e sia seguita da costituzione tempestiva oppure venga proposta tempestivamente, ma sia seguita da una costituzione tardiva dell'opponente, non sussiste la possibilità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 848 del 11 marzo 1976
«Il negozio con il quale il debitore autorizzato dal creditore al soddisfo rateale del debito, in corrispondenza di analoghi pagamenti rateali a lui dovuti da una banca conferisce a quest'ultima l'incarico di versare le somme spettantegli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5141 del 3 marzo 2011
«In tema di amministrazione straordinaria di grande impresa in crisi (per la disciplina regolata dalla legge n. 95 del 1979), l'ammissione al passivo in prededuzione del credito per trattamento di fine rapporto del lavoratore dipendente, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12014 del 11 novembre 1991
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile inerente alla circolazione di veicoli, il «regresso» dell'impresa designata, che abbia risarcito il danno nei casi previsti dall'art. 19 primo comma lett. a) e b) della L. 24...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2000 del 22 febbraio 2001
«In tema di interpretazione di un atto di costituzione in mora, la sua natura di atto giuridico in senso stretto (nonché recettizio) non consente l'applicabilità diretta ed immediata dei principi sui vizi del volere e della capacità dettati in tema...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4791 del 1 marzo 2007
«A norma dell'art. 2043 c.c., ai prossimi congiunti di un soggetto in giovane età, deceduto in conseguenza del fatto illecito addebitabile ad un terzo (come nel caso di morte conseguente a sinistro stradale fondato su responsabilità altrui),...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8520 del 5 aprile 2007
«Il risarcimento del danno da fatto illecito costituisce debito di valore e, in caso di ritardato pagamento di esso, gli interessi non costituiscono un autonomo diritto del creditore, ma svolgono una funzione compensativa tendente a reintegrare il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1215 del 23 gennaio 2006
«In caso di lesioni personali con postumi invalidanti permanenti, ove il danno patrimoniale futuro (costituisca esso danno emergente, come per le spese mediche non ancora sostenute, ovvero lucro cessante da perdita o riduzione della capacità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 491 del 18 gennaio 2000
«Sulle somme di danaro liquidate a titolo di risarcimento danni decorrono gli interessi di pieno diritto fino al saldo e pertanto il giudice non può limitarne l'attribuzione al giorno della sentenza.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2809 del 10 marzo 1995
«Qualora il giudice di primo grado nel liquidare un debito di valore non abbia provveduto a riconoscere sulla relativa somma gli interessi compensativi, totalmente o anche solo parzialmente (come nel caso in cui li abbia riconosciuti dalla data...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3888 del 29 giugno 1985
«Gli interessi compensativi sulle somme di denaro liquidate a titolo di risarcimento del danno costituiscono una componente del danno stesso e della relativa domanda e possono, quindi, essere assegnati dal giudice anche d'ufficio. Conseguentemente,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3931 del 18 febbraio 2010
«Qualora la liquidazione del danno da fatto illecito extracontrattuale sia effettuata con riferimento ai valori monetari esistenti alla data della liquidazione, non occorre tener conto della svalutazione verificatasi a partire dal giorno...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10300 del 27 luglio 2001
«In tema di risarcimento del danno da fatto illecito extracontrattuale, liquidato per equivalente e rivalutato fino alla data della decisione definitiva, è dovuto altresì il danno da ritardo, che può essere liquidato con criteri presuntivi ed...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1712 del 17 febbraio 1995
«Qualora la liquidazione del danno da fatto illecito extracontrattuale sia effettuata «per equivalente» con riferimento, cioè, al valore del bene perduto dal danneggiato all'epoca del fatto illecito, e tale valore venga poi espresso in termini...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14311 del 20 dicembre 1999
«Poiché gli interessi corrispettivi e quelli moratori possono essere attribuiti solo se la parte ne faccia richiesta, qualora tale richiesta venga formulata per la prima volta nel giudizio di appello, essi devono essere fatti decorrere dalla data...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24584 del 20 novembre 2006
«Nessuna preclusione all'attribuzione del maggior danno ex art. 1224, secondo comma, c.c. può derivare dalla condanna, inflitta da una precedente sentenza, agli interessi legali dalla decisione al saldo, in base al principio per cui nessuna...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4321 del 4 maggio 1994
«Nel caso di obbligazioni pecuniarie, l'attribuzione del risarcimento del maggior danno (art. 1224, secondo comma, c.c.) presuppone che il creditore deduca che un pagamento tempestivo lo avrebbe messo in grado di evitare e ridurre gli effetti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1443 del 30 gennaio 2003
«La liquidazione equitativa del lucro cessante, ai sensi degli artt. 2056 e 1226 c.c., richiede comunque la prova, anche presuntiva, circa la certezza della sua reale esistenza, prova in difetto della quale non vi è spazio per alcuna forma di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3794 del 15 febbraio 2008
«Il pegno di un libretto di deposito bancario al portatore, costituito a favore della banca depositaria che lo ha emesso, si configura come pegno irregolare soltanto allorché sia conferita espressamente alla banca la facoltà di disporre del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23725 del 16 settembre 2008
«Il danno non patrimoniale da perdita del rapporto parentale, in quanto ontologicamente diverso dal danno morale soggettivo contingente, può essere riconosciuto a favore dei congiunti unitamente a quest'ultimo, senza che ciò implichi, di per sé,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17162 del 3 dicembre 2002
«In materia fallimentare, proposta domanda di concordato preventivo è vietata la cessione dei crediti se stipulata per estinguere debiti anteriori (potendo in caso di violazione di tale divieto farsi luogo a dichiarazione di fallimento ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3421 del 2 agosto 1977
«La cessione di credito può essere stipulata a scopo di garanzia o anche per realizzare effetti minori di quello tipico del trasferimento della titolarità del credito ceduto dal cedente al cessionario, come l'attribuzione a quest'ultimo della mera...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7999 del 21 maggio 2003
«L'attribuzione in favore del contribuente degli interessi sugli interessi scaduti, conseguenti a rimborso di imposte indebitamente versate, da parte dell'Amministrazione finanziaria, secondo la previsione di cui all'art. 1283 c.c., postula una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3170 del 27 giugno 1978
«Il cosiddetto patto di opzione è un vero e proprio contratto, nel quale il consenso attualmente manifestato dalle parti si esplica effettualmente nell'attribuzione al «favorito» di un potere di decisione rispetto alla conclusione di un contratto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14478 del 19 giugno 2009
«In tema di lavoro pubblico privatizzato, ove la P.A. abbia manifestato la volontà di provvedere alla copertura di posti di una determinata qualifica attraverso il sistema del concorso interno ed abbia, a questo fine, pubblicato un bando che...»