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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30137 del 17 luglio 2003
«L'art. 274, comma 1 lett. a) del D.L.vo n. 267/2000, abrogando l'art. 106 del T.U. comunale e provinciale, approvato con R.D. n. 383/1934, non ha reso penalmente sanzionabile ai sensi dell'art. 650 c.p. le inosservanze di provvedimenti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4900 del 18 novembre 2003
«Ai fini della sussistenza del delitto di distribuzione o divulgazione di materiale pornografico realizzato mediante lo sfruttamento di minori degli anni diciotto (art. 600 ter, comma 3, c.p.) occorre che il materiale sia inserito in un sito...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15476 del 24 febbraio 2004
«Le dichiarazioni rese innanzi alla polizia giudiziaria da una persona non sottoposta ad indagini, ed aventi carattere autoindiziante, non sono utilizzabili contro chi le ha rese, ma sono pienamente utilizzabili contro i terzi. Pertanto la qualità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19119 del 23 aprile 2004
«In tema di furto di energia elettrica, ai fini della sussistenza dello stato di flagranza, non si richiede che l'agente sia sorpreso nell'atto di manomettere il contatore dei consumi, assumendo invece rilievo l'effettivo utilizzo dell'energia,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23804 del 24 maggio 2004
«In tema di corruzione propria, l'espressione «atto di ufficio» non è sinonimo di atto amministrativo ma designa ogni comportamento del pubblico ufficiale posto in essere nello svolgimento del suo incarico e contrario ai doveri del pubblico ufficio...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2622 del 26 gennaio 2004
«In tema di reato di corruzione propria, non è necessario individuare lo specifico atto contrario ai doveri d'ufficio, sussistendo la fattispecie anche quando, pur rispondendo ogni singolo atto ai requisiti di legge, nell'insieme del servizio reso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 34405 del 27 settembre 2005
«In materia di reati sessuali, vi è continuità normativa tra la vecchia disciplina e quella vigente non solo in riferimento al delitto di violenza sessuale ma anche in relazione alla disposizione che stabilisce la procedibilità di ufficio di tali...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44281 del 5 dicembre 2005
«Il divieto di applicazione della sospensione condizionale della pena per più di due volte non ricorre nel caso in cui l'imputato abbia in precedenza riportato due condanne a pena sospesa per reato depenalizzato da una legge successiva, giacché tra...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46179 del 19 dicembre 2005
«Ai sensi dell'art. 56, comma terzo, c.p., per aversi desistenza volontaria dall'azione delittuosa occorre che la determinazione del soggetto agente sia stata libera e non coartata e, cioè, che la prevalenza dei motivi di desistenza su quelli di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1038 del 12 gennaio 2006
«Ai fini del riconoscimento del vizio totale o parziale di mente, il disturbo della personalità, di consistenza, intensità e gravità, tale da incidere sulla capacità di intendere e volere, a differenza delle anomalie del carattere, può essere preso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29581 del 4 settembre 2006
«Sono estranee all'ambito delle dichiarazioni indizianti ed al relativo regime di inutilizzabilità le dichiarazioni rese da persona sentita come testimone, che realizzino esse stesse il fatto tipico di un determinato reato. (Nella specie l'imputato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 33596 del 6 ottobre 2006
«Nell'ambito della novella introdotta con la L. n. 46 del 2006, che ha reso inappellabili le sentenze di proscioglimento, la disciplina transitoria della citata legge, che ne prevede l'applicazione ai procedimenti in corso, trova un limite...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35967 del 26 ottobre 2006
«Non può essere applicata al convivente more uxorio resosi responsabile di favoreggiamento personale nei confronti dell'altro convivente la causa di non punibilità operante per il coniuge, ai sensi del combinato disposto degli artt. 384, primo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7261 del 27 febbraio 2006
«In sede di esecuzione, il provvedimento applicativo dell'indulto, erroneamente emesso in fase di cognizione, può essere revocato, salvo che risulti che il giudice della cognizione abbia, almeno implicitamente, preso in esame la causa di revoca e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 30130 del 20 luglio 2009
«Integra la condotta di invasione di terreni, che si connota per il requisito dell'arbitrarietà e non per il profilo di violenza che può anche mancare, l'utilizzazione dei manufatti abusivi su quei terreni realizzati, pur se alla realizzazione il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3427 del 26 gennaio 2009
«Non è punibile per il delitto di falsa testimonianza, in forza dell'esimente prevista dall'art. 384, comma primo, c.p., il testimone che abbia reso false dichiarazioni al fine di sottrarsi al pericolo di essere incriminato per un reato in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46637 del 3 dicembre 2009
«Ai fini della sussistenza del reato di inosservanza dei provvedimenti dell'autorità, è necessario che il provvedimento stesso sia stato previamente reso noto al soggetto inottemperante e la relativa prova grava sull'accusa. (Fattispecie nella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33518 del 13 settembre 2010
«In tema di riconoscimento della continuazione in sede esecutiva, lo "status" di tossicodipendente può essere preso in considerazione per giustificare l'unicità del disegno criminoso con riferimento ai reati che siano collegati e dipendenti dallo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41312 del 22 novembre 2010
«In tema di sequestro di persona a scopo di estorsione, non è configurabile l'attenuante prevista dal quinto comma dell'art. 630 c.p., qualora la condotta, pur collaborativa ai fini dell'individuazione dei correi tenuta dal concorrente, non possa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8242 del 2 marzo 2010
«L'intervento di una causa estintiva della pena inflitta per uno dei reati non fa venir meno l'interesse dell'imputato alla dichiarazione in sede esecutiva della continuazione tra gli stessi. (La Corte ha precisato che lo scopo può essere quello di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31345 del 5 agosto 2011
«In tema di associazione di tipo mafioso, ai fini della configurabilità del concorso "esterno" nel reato non è sufficiente il fatto che l'imputato abbia preso in consegna e custodito un'arma di pertinenza dell'organizzazione e destinata...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9455 del 9 marzo 2011
«Il giudice, ove la richiesta concordata di applicazione della pena sia subordinata alla concessione della sospensione condizionale, è tenuto a pronunziarsi sulla concedibilità o meno del beneficio, ratificando in caso positivo l'accordo delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26701 del 19 giugno 2013
«In tema di misure alternative, in presenza di una condanna per più reati in continuazione nell'ambito dei quali vi sia un reato ostativo alla concessione dei benefici penitenziari, il condannato ha diritto alla scissione del vincolo e a far...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43901 del 25 ottobre 2013
«La prova della partecipazione di un imprenditore ad una associazione per delinquere di stampo mafioso non può essere desunta dal solo fatto che egli si sia reso disponibile a fungere da formale intestatario di una impresa, o di sue quote, a favore...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42964 del 26 ottobre 2015
«Ai fini della configurabilità del delitto di pornografia minorile, il carattere pedopornografico del "materiale prodotto" non presuppone necessariamente un'interazione consapevole fra l'autore della condotta e il minore presentato, ben potendo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45278 del 12 novembre 2015
«In tema di notificazioni, non è necessario procedere all'invio della raccomandata all'estero, secondo le modalità e con il contenuto indicati dall'art. 169, comma primo, cod. proc. pen., quando l'indagato, che risulti avere residenza o dimora...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 50061 del 21 dicembre 2015
«L'interrogatorio reso all'udienza di convalida dell'arresto, in esito alla quale è disposta una misura cautelare coercitiva nei confronti dell'indagato, non rientra tra gli atti da trasmettere al tribunale della libertà a pena della perdita di...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 550 del 26 maggio 2011
«Il divieto di partecipazione ad una gara per l'esecuzione di appalti di lavori pubblici per gli affidatari di incarichi di progettazione delle medesime opere è espressione di un principio di trasparenza, imparzialità e parità di trattamento ed ha...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19231 del 29 settembre 2015
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale - per violazione dell’art. 3 Cost., sotto il profilo della disparità di trattamento tra locazione rinnovata tacitamente ed esplicitamente - dell’art. 14, comma 5, della l. n....»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1299 del 2 marzo 2018
«L'art. 80, comma 5, lett. c), d.lg. 18 aprile 2016, n. 50 non comporta una preclusione automatica della valutazione discrezionale da parte della stazione appaltante della gravità di inadempienze che, pur non immediatamente riconducibili a quelle...»