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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15788 del 29 marzo 2017
«Non integra il delitto di appropriazione indebita la condotta di colui che trattenga un bene altrui legittimamente detenuto in ragione di un pregresso rapporto obbligatorio, a meno che egli non compia sulla cosa atti di disposizione che rivelino...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40870 del 7 settembre 2017
«Il delitto di appropriazione indebita è reato istantaneo che si consuma con la prima condotta appropriativa, e cioè nel momento in cui l'agente compia un atto di dominio sulla cosa con la volontà espressa o implicita di tenere questa come propria....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 17110 del 11 luglio 2017
«In tema di espropriazione per pubblica utilità, sussiste la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, ai sensi dell’art. 133, comma 1, lett. g), dell’all. 1 al d.lgs. n. 104 del 2010, allorquando il comportamento della P.A., cui si...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14781 del 14 giugno 2017
«In caso di discordanza fra la data di consegna emergente dalla relata di notifica apposta sull’atto restituito al notificante e quella riportata sulla copia consegnata al destinatario, si verifica un conflitto tra due atti pubblici, dotati di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5785 del 8 marzo 2017
«In tema di ricorso per cassazione, l’omesso esame di fatti rilevanti ai fini dell’applicazione delle norme regolatrici del processo (nella specie, il decorso del termine per la proposizione dell’opposizione ex art. 617 c.p.c.) non è riconducibile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17049 del 11 luglio 2017
«L’ordinanza di convalida dello sfratto per morosità ha efficacia di cosa giudicata sostanziale su ogni questione in merito alla risoluzione del contratto ed al possesso di fatto della cosa locata, ma non preclude, nell'autonomia dei rispettivi e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16000 del 18 giugno 2018
«Per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 25 del 3 febbraio 1992, che ha dichiarato l'illegittimità, per contrasto con gli artt. 3 e 24 Cost., dell'art. 705 c.p.c., nella parte in cui subordina la proposizione del giudizio petitorio...»
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Cassazione penale, Sez. VII, ordinanza n. 2851 del 23 gennaio 2018
«In caso di reato permanente, quando è ignoto il luogo in cui ha avuto inizio l'azione criminosa, il giudice competente per territorio può essere individuato in relazione al luogo in cui è avvenuta una parte dell'azione, utilizzando i criteri...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18172 del 11 aprile 2017
«In tema di riparazione per ingiusta detenzione, pur essendo onere dell'interessato, secondo i principi civilistici, dimostrare i fatti posti a base della domanda, e cioè la sofferta custodia cautelare e la sopravvenuta assoluzione, deve tuttavia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 107 del 7 gennaio 2016
«L'elemento psicologico della molestia possessoria consiste nella volontarietà del fatto che determina la diminuzione del godimento del bene da parte del possessore e nella consapevolezza che esso è oggettivamente idoneo a modificarne o limitarne...»
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Tribunale civile Roma, Sez. V, sentenza n. 4852 del 8 febbraio 2006
«Nel vigore dell’art. 1 L. n. 431/98 (il quale per il contratto di locazione richiede la forma scritta ad substantiam), deve ritenersi che in caso di assenza di un contratto scritto ove - tuttavia - esista un documento scritto con la firma di una...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 21940 del 10 settembre 2018
«In tema di azione di rivendicazione, ai fini della "probatio diabolica" gravante sull'attore, tenuto a provare la proprietà risalendo, anche attraverso i propri danti causa, fino all'acquisto a titolo originario, ovvero dimostrando il compimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 20715 del 13 agosto 2018
«In tema di accessione nel possesso, di cui all'art. 1146, comma 2, c.c., affinché operi il trapasso del possesso dall'uno all'altro dei successivi possessori e il successore a titolo particolare possa unire al proprio il possesso del dante causa,...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 23850 del 2 ottobre 2018
«L'azione di reintegrazione è idonea ad interrompere il possesso "ad usucapionem", non rilevando l'esito dell'azione medesima, ma la volontà di riacquistare il possesso mediante un atto idoneo ad instaurare il giudizio.»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 27170 del 26 ottobre 2018
«Ai fini della configurabilità del riconoscimento del diritto del proprietario da parte del possessore, idoneo a interrompere il termine utile per il verificarsi dell'usucapione, ai sensi degli artt. 1165 e 2944 c.c., non è sufficiente un mero atto...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 21457 del 31 agosto 2018
«Lo spoglio costituisce atto illecito che lede il diritto del possessore alla conservazione della disponibilità della cosa e obbliga chi lo commette al risarcimento del danno, sicché la relativa condotta materiale deve essere sorretta da dolo o...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 24967 del 10 ottobre 2018
«Devono considerarsi autori morali dello spoglio e, quindi, legittimati passivi alla domanda di reintegra unitamente all'autore materiale, il mandante e colui che "ex post", pur senza autorizzarlo, abbia utilizzato consapevolmente a proprio...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 32364 del 13 dicembre 2018
«Le azioni possessorie nei confronti della pubblica amministrazione (e di chi agisca per conto di essa) sono esperibili davanti al giudice ordinario solo quando il comportamento della medesima non si ricolleghi ad un formale provvedimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26787 del 23 ottobre 2018
«In tema di azioni a difesa del possesso, è configurabile la molestia possessoria ove la condotta comporti una modifica dello stato dei luoghi, idonea a determinare una condizione di potenziale pericolo al possesso altrui e a produrre...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 20581 del 7 agosto 2018
«Poiché il possessore di un fondo ha il potere di usarne e goderne secondo la sua normale destinazione, qualunque intervento del vicino titolare di una servitù di passo su parte di tale fondo, diretto a limitare tale uso e godimento oltre il...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 20726 del 13 agosto 2018
«La riduzione in pristino, cui è diretta l'azione di manutenzione, può consistere non già nella mera riproduzione della situazione dei luoghi modificata o alterata da una determinata azione lesiva dell'altrui possesso, ma anche nell'esecuzione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23855 del 2 ottobre 2018
«In tema di azione di manutenzione del possesso, affinché un soggetto possa qualificarsi come autore morale della turbativa, occorre che egli, pur non avendo autorizzato la condotta illecita, ne abbia tratto vantaggio (criterio del "cui prodest") e...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 20840 del 21 agosto 2018
«In tema di "leasing" traslativo, in caso di risoluzione per inadempimento dell'utilizzatore, la clausola penale che attribuisca al concedente, oltre all'intero importo del finanziamento, anche la proprietà e il possesso del bene è manifestamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 25887 del 16 ottobre 2018
«In caso di cessazione del contratto di comodato per morte del comodante o del comodatario e di mantenimento del potere di fatto sulla cosa da parte di quest'ultimo o dei suoi eredi, il rapporto, in assenza di richiesta di rilascio da parte del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 31835 del 12 luglio 2018
«È abnorme, sotto il profilo funzionale, il provvedimento con cui il giudice ordini, ai fini dell'eventuale contestazione di ulteriori ipotesi di reato, la trasmissione degli atti al pubblico ministero, ai sensi dell'art. 521, comma 2, cod. proc....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 399 del 6 febbraio 1969
«Il terzo possessore di buona fede di un assegno bancario, pervenutogli a seguito di una serie continua di girate, che giungano sino a lui, è abilitato ad esercitare il diritto incorporato nel titolo ed ad ottenere il pagamento della valuta sino al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1106 del 17 aprile 1971
«Anche nei casi preveduti dall'art. 704 c.p.c. il pretore conserva, a norma del secondo comma dello stesso articolo, il potere di dare i provvedimenti urgenti. Per stabilire se si verifichi o meno in concreto una ipotesi di deroga alla competenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 389 del 11 febbraio 1974
«Il giudice del petitorio, al fine di ritenere inammissibile la domanda proposta davanti a lui dalla parte preventivamente convenuta in giudizio possessorio, deve accertare soltanto il fatto della pendenza e della preesistenza di quest'ultimo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1701 del 3 maggio 1975
«La norma dell'art. 125 c.p.c. che prevede la possibilità di rilasciare la procura al difensore in data posteriore alla notificazione dell'atto, purché anteriormente alla costituzione della parte rappresentata non può trovare applicazione nei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3959 del 28 ottobre 1976
«Ha natura ricettizia la dichiarazione del committente di accettare senza riserve l'opera appaltata. Pertanto essa non produce effetti se non venga comunicata all'appaltatore od a persona da lui incaricata a riceverla. Ai fini dell'accertamento...»