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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4621 del 26 aprile 1991
«Anche con riguardo ad opposizione a decreto ingiuntivo, l'originaria carenza di autorizzazione del sindaco a stare in giudizio in rappresentanza del comune, resa dal competente organo collegiale (per i Comuni della Sicilia, la giunta municipale,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5219 del 21 aprile 2000
«La notificazione a più parti dell'atto di opposizione a decreto ingiuntivo presso un unico procuratore, eseguita mediante consegna di una sola copia, non è inesistente, ma nulla e il relativo vizio può essere sanato, con efficacia ex tunc, con la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8718 del 27 giugno 2000
«In tema di procedimento per ingiunzione, per effetto dell'opposizione non si verifica alcuna inversione della posizione sostanziale delle parti nel giudizio contenzioso, nel senso che il creditore mantiene la veste di attore, l'opponente quella di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11313 del 30 dicembre 1994
«La tempestiva conoscenza dell'ingiunzione di pagamento (quantunque non validamente notificata), la quale vale a precludere l'opposizione tardiva, sussiste solo nel caso di tempestiva conoscenza dell'atto nella sua globalità, non essendo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4176 del 15 maggio 1990
«Qualora un ente pubblico abbia acquistato il godimento di un immobile mediante un contratto di locazione, l'avvenuta destinazione del bene (con provvedimento contestuale o successivo alla stipulazione del contratto) a sede di pubblico ufficio non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5621 del 17 settembre 1983
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale delle norme che attribuiscono al locatore la facoltà di ottenere il rilascio dell'immobile allo spirare della locazione, ancorché non adduca alcuna giustificazione socialmente e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16252 del 3 agosto 2005
«Con riguardo ad opposizione proposta dopo la convalida di licenza o di sfratto ai sensi dell'art. 668 c.p.c., la impossibilità a comparire dell'intimato (o, se questo si sia costituito, del suo difensore) per forza maggiore può anche dipendere da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10594 del 23 aprile 2008
«Con riguardo ad opposizione proposta dopo la convalida di licenza o di sfratto ai sensi dell'art. 668 c.p.c., la impossibilità a comparire dell'intimato (o, se questo si sia costituito, del suo difensore ) per forza maggiore può anche dipendere da...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1158 del 16 febbraio 1984
«Con riguardo alla cessione di un'area in favore del comune, prevista da una convenzione di lottizzazione successivamente divenuta irrealizzabile per contrasto con nuovi strumenti urbanistici, deve escludersi che il privato, a tutela del proprio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3119 del 27 giugno 1989
«Nel caso in cui più persone abbiano prestato fideiussione per un medesimo debitore e per un medesimo debito, non configura periculum in mora idoneo a giustificare la concessione del sequestro conservativo in favore del fideiussore che, avendo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 148 del 23 gennaio 1970
«Il sequestro conservativo e l'azione revocatoria hanno la caratteristica comune di essere mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale del creditore, implicando l'inefficacia nei confronti di costui degli eventuali atti dispositivi posti in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1491 del 12 febbraio 1988
«Con riguardo al pregiudizio che assuma derivare all'acquedotto municipale ed all'ambiente da una discarica di rifiuti realizzata dal privato, deve riconoscersi al comune la facoltà di adire il giudice ordinario, anche con istanza di accertamento...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 443 del 21 gennaio 1988
«La giurisdizione del giudice ordinario, su istanza di istruzione preventiva ai sensi degli artt. 692 e ss. c.p.c., postula che si tratti di attività istruttoria riconducibile alla tutela, nell'instaurando giudizio di merito, di una posizione che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1795 del 29 gennaio 2007
«Nelle azioni possessorie, l'eccezione feci sed iure feci sollevata dal convenuto che deduca di essere compossessore della cosa rende necessario l'esame del titolo, per stabilire, sia pure ad colorandam possessionem l'esistenza e l'estensione del...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 16957 del 4 agosto 2011
«Ai fini dell'individuazione del tribunale competente per territorio sulla domanda di separazione personale dei coniugi, tale luogo deve essere identificato con l'ultima residenza comune dei coniugi, non potendosi ricorrere al foro subordinato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2293 del 29 agosto 1994
«In materia di estradizione tra lo Stato italiano ed il Regno del Belgio la Convenzione bilaterale sottoscritta a Roma il 15 gennaio 1875 che disciplina i relativi rapporti non contempla i reati fiscali per cui deve escludersi che la frode fiscale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11055 del 2 dicembre 1993
«...minaccia nei confronti di un candidato alla carica di consigliere comunale, al fine di costringerlo a ritirare la candidatura, con la prospettazione del rigetto della domanda di assunzione, dallo stesso presentata, quale giardiniere del Comune).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6784 del 6 giugno 1992
«Gli associati per delinquere non possono ritenersi, per ciò solo, autori o concorrenti nei delitti commessi in esecuzione del comune programma di delinquenza, richiedendo la riferibilità del reato-fine dell'associato, anche a titolo di concorso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5533 del 20 maggio 1991
«In materia contravvenzionale — pur avendo il vigente codice penale accolto una concezione naturalistica dell'elemento soggettivo del reato, non esigendo né la coscienza dell'antigiuridicità della condotta né l'intenzione di violare la legge — non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10314 del 22 ottobre 1986
«Il caso fortuito consiste in quell'avvenimento imprevisto ed imprevedibile che si inserisce d'improvviso nell'azione del soggetto e non può in alcun modo, nemmeno a titolo di colpa, farsi risalire all'attività psichica dell'agente, per cui esso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7527 del 2 luglio 1994
«In tema di tutela delle acque dall'inquinamento, è invocabile la forza maggiore impeditiva della possibilità ad adempiere, nel caso in cui non si riesca a reperire risorse finanziarie per l'esecuzione dei lavori, in una situazione non prevedibile...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1278 del 3 febbraio 1994
«In tema di falso nummario, la grossolanità idonea ad integrare gli estremi del reato impossibile (art. 49 c.p.) ricorre solo quando il falso sia riconoscibile ictu oculi dalla generalità dei consociati espressa dall'uomo qualunque di comune...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8999 del 3 ottobre 1997
«I presupposti essenziali della legittima difesa — scriminante ammessa nei confronti di tutti i diritti, personali e patrimoniali — sono costituiti da un'aggressione ingiusta e da una reazione legittima; mentre la prima deve concretarsi in un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8492 del 17 ottobre 1983
«L'abitualità ritenuta dal giudice può essere desunta oltre che dai precedenti penali dell'imputato, anche da tutte le circostanze che secondo la comune esperienza, recepita dall'art. 133 c.p., sono indicative di un determinato tenore di vita...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8593 del 3 agosto 1988
«La nota con cui il Ministro di grazia e giustizia comunica all'autorità giudiziaria competente che non intende promuovere procedimento penale contro un cittadino italiano per un reato da questi commesso all'estero in danno di cittadino straniero...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5856 del 19 giugno 1986
«È costituzionalmente legittima la presunzione di pericolosità sociale e cioè l'obbligatorietà ed automatica applicazione della misura di sicurezza quando si sia in presenza di condizioni, le quali consentono di far ritenere, sulla base di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 329 del 22 febbraio 1974
«Nella sua accezione più comune, il segreto è quello stato di fatto, per cui una notizia è conosciuta solo da una persona o da una ristrettissima cerchia di persone, e la garanzia giuridica si attua col divieto di portare la notizia a conoscenza di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1072 del 17 gennaio 2007
«L'art. 270 sexies c.p. rinvia, quanto alla definizione delle condotte terroristiche o commesse con finalità di terrorismo, agli strumenti internazionali vincolanti per l'Italia, e, in tal modo, introduce un meccanismo idoneo ad assicurare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3486 del 20 giugno 2000
«Il reato di cui all'art. 270 bis c.p. (associazioni con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico), è un reato di pericolo presunto, per la cui configurabilità occorre, tuttavia, l'esistenza di una struttura organizzata, con un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12625 del 16 marzo 2004
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 278 c.p., sollevata in riferimento agli artt. 21, 24, 25 e 111 della Costituzione, in quanto la norma incrimina l'offesa ad un bene giuridico di rilevanza...»